Nel mio paese è successo un fatto strano di Andrea Vitali è in uscita il 28 gennaio 2016 per Salani. L’amato autore italiano torna dopo il successo de La verità della suora storta con un romanzo”in una piccola e uggiosa cittadina” dove un evento del tutto eccezionale causa lo scompiglio tra i cittadini.
Trama di Nel mio paese è successo un fatto strano di Andrea Vitali, in uscita il 28-1-2016
Possiamo dire che il riassunto della trama di Nel mio paese è successo un fatto strano già fa presagire il divertimento della lettura: d’un tratto in una piccola cittadina un evento eccezionale irrompe spazzando via il grigiore della quotidianità: di colpo i calendari si svuotano e gli orologi non funzionano più. Gli abitanti della cittadina tentano di rimettere ordine nel caos dopo che uno dei fattori portanti della vita quotidiana di ognuno (la cognizione del tempo) viene a mancare. Una situazione perfetta per la scrittura immediata e divertente di Vitali.
Nel mio paese è successo un fatto strano di Andrea Vitali: un estratto dal nuovo libro
Dalle mie parti una volta capitò un fatto strano di cui fui proprio io ad accorgermi per primo e il bello è che all’inizio né la mia mamma né il mio papà vollero credermi.
Forse fu perché dalle mie parti era ormai diventata un’abitudine non accorgersi più di niente, e quando dico niente voglio dire proprio niente niente. I giorni passavano tutti uguali uno all’altro, senza nessuna differenza. Si considerava talmente normale andare a scuola o a lavorare, ma anche bere, mangiare, giocare o dormire, che nessuno trovava più alcuna gioia nel fare ciascuna di queste cose e tante altre.
Era normale, appunto. Così non si faceva più caso a niente. Come le stagioni che passavano, per esempio, normali anche loro.
Se nevicava, era normale.
Se c’era un bel sole, era normale.
Se era domenica era normale, visto che il giorno prima era sabato e poi sarebbe arrivato il lunedì.
Se facevi notare qualcosa a qualcuno, come ad esempio un bell’albero che si stava colorando d’autunno, ti rispondeva con un colpo di spalle.
«È autunno, è normale ».
Nascere era normale.
Be’, lo so anch’io che nascere e` normale, ma da noi era
talmente normale che non si usava più essere contenti se in una casa arrivava una bambina o un bambino. Nessuna festa, nessun sorriso, era normale, appunto, come morire, e così quando qualcuno moriva nessuno piangeva o si dispiaceva, proprio perché era normale.
Tutta quella normalità aveva eliminato le stranezze dalla nostra vita, nel senso che anche se capitava qualcosa di strano era normale, perché era normale che in tutta quella normalità ogni tanto qualcosa di strano capitasse.
Fino a quella sera in cui mi accorsi che qualcosa di veramente strano stava succedendo, qualcosa che pur potendo essere normale nella sua stranezza era talmente strano che rischiava di non essere cosı` normale.
Capitò la sera in cui dal lago comincio` a salire una nebbia che non avevo mai visto prima.
Il fatto strano comunque non fu quella nebbia anche se, come ho detto, era abbastanza inusuale. Avevo dieci anni e di nebbia vera e propria non ne avevo mai vista prima, se mai un poco di foschia ma nulla di piu`.
Be’, non posso dire che non fosse bella, che non avesse un suo fascino, quello delle novita`, delle cose che non avevo mai visto prima. Me ne accorsi subito dopo essermi messo sotto le coperte, dopo aver detto le preghiere, spenta la luce, come mi aveva detto di fare la mamma, e averla subito riaccesa dopo che era uscita dalla mia camera, perché volevo andare avanti a leggere un certo libro di avventure che mi piaceva molto.
Mi alzai per prendere il volume e non vidi piu` il lago.
« O bella! » dissi tra me.
Non era possibile che fosse sparito e infatti non lo era. Ma era coperto da una cosa che sembrava una lana leggera leggera oppure zucchero filato e devo dire che non era un brutto vedere, tanto che dimenticai di prendere il libro
per stare a guardare quello spettacolo che non era solo strano ma anche… come dire, vivo.
Sì, proprio.
Vivo.
Si muoveva.
mi ha stufato non è stato un bel libro