Dopo l’enorme successo di vendite di Io prima di te e Dopo di te, Jojo Moyes torna con Notturno di cuori (Night Music, 2008). Il romanzo sarà pubblicato per la prima volta in Italia il 20 giugno 2017 da Mondadori, con un prezzo di copertina di 12,50 euro. Per le versioni digitali nei formati mobi, epub e pdf, il costo sarà invece di 6,99 euro. Ricordiamo che ordinando online il romanzo prima del giorno di uscita beneficiare di uno sconto del 15%.
Contenuti
Notturno di cuori: riassunto della trama
La vita della talentuosa violinista Isabel conosce una svolta drammatica con la morte improvvisa del marito, dopo la quale si ritrova, peraltro, piena di debiti. Isabel si ritrova costretta a trasferirsi in una casa malconcia nel Norfolk, dove dovrà affrontare ulteriori, inedite difficoltà. Nel momento più difficile Isabel riuscirà, nonostante tutto, a trovare dentro di sé la forza per reagire e a suonare ancora gli accordi più segreti del suo cuore.
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Un estratto dal primo capitolo del romanzo
Laura McCarthy chiuse la porta di servizio, scavalcò il cane addormentato che sbavava pacifico sulla ghiaia e attraversò a passo svelto il giardino fino al cancelletto sul retro. Tenendo il vassoio in equilibrio su un braccio, lo aprì e si infilò agilmente nel varco. Entrò nel bosco e scese al torrente che, essendo tarda estate, era di nuovo asciutto.
Bastarono due passi per superare le assi di legno che Matt aveva gettato sull’alveo l’anno prima. A breve sarebbe piovuto e le assi sarebbero tornate scivolose e traditrici. Parecchie volte, l’anno prima, aveva perso l’equilibrio mentre attraversava, e questo dopo che l’intero contenuto del vassoio era già finito nell’acqua a deliziare lo stomaco di creature invisibili. Risalì dall’altra parte con il terriccio umido appiccicato alle suole e proseguì verso la radura.
Fuori dall’ombra, il sole del crepuscolo era ancora caldo e immergeva la valle in una luce morbida e carica di pollini. In lontananza scorse un usignolo maggiore e sentì il chiacchiericcio inconfondibile e irritante di un gruppo di storni, che si alzarono in volo e tornarono a posarsi in un bosco ceduo a qualche distanza. Sistemò il coperchio di uno dei piatti, diffondendo inavvertitamente un intenso profumo di pomodoro che la indusse ad affrettare il passo verso la villa.
Non era sempre stata così vecchia, così inesorabilmente lugubre. Il padre di Matt gli aveva raccontato storie di battute di caccia sui prati, di serate estive in cui la musica si diffondeva dai gazebo bianchi e coppie eleganti si appollaiavano sui muretti di pietra, bevendo punch tra risate che si smorzavano nel folto della foresta. Matt ricordava un’epoca in cui le scuderie erano piene di cavalli lucidi, alcuni mantenuti all’unico scopo di far divertire gli ospiti del weekend, e c’era una rimessa per imbarcazioni sulla riva del lago per chi amava remare. Un tempo le raccontava spesso queste storie; era il suo modo per stabilire un’affinità con la casa di famiglia di lei, per sottintendere che il loro futuro insieme sarebbe stato all’altezza di quello che si era lasciata alle spalle. Forse era un modo per immaginare quello che poteva succedere. Laura sapeva esattamente come sarebbe stata la casa se fosse dipeso da lei: non c’era una finestra che non avesse addobbato con il pensiero, un centimetro di pavimento 1
Laura McCarthy chiuse la porta di servizio, scavalcò il cane addormentato che sbavava pacifico sulla ghiaia e attraversò a passo svelto il giardino fino al cancelletto sul retro. Tenendo il vassoio in equilibrio su un braccio, lo aprì e si infilò agilmente nel varco. Entrò nel bosco e scese al torrente che, essendo tarda estate, era di nuovo asciutto.
Bastarono due passi per superare le assi di legno che Matt aveva gettato sull’alveo l’anno prima. A breve sarebbe piovuto e le assi sarebbero tornate scivolose e traditrici. Parecchie volte, l’anno prima, aveva perso l’equilibrio mentre attraversava, e questo dopo che l’intero contenuto del vassoio era già finito nell’acqua a deliziare lo stomaco di creature invisibili. Risalì dall’altra parte con il terriccio umido appiccicato alle suole e proseguì verso la radura.
Fuori dall’ombra, il sole del crepuscolo era ancora caldo e immergeva la valle in una luce morbida e carica di pollini. In lontananza scorse un usignolo maggiore e sentì il chiacchiericcio inconfondibile e irritante di un gruppo di storni, che si alzarono in volo e tornarono a posarsi in un bosco ceduo a qualche distanza. Sistemò il coperchio di uno dei piatti, diffondendo inavvertitamente un intenso profumo di pomodoro che la indusse ad affrettare il passo verso la villa.
Non era sempre stata così vecchia, così inesorabilmente lugubre. Il padre di Matt gli aveva raccontato storie di battute di caccia sui prati, di serate estive in cui la musica si diffondeva dai gazebo bianchi e coppie eleganti si appollaiavano sui muretti di pietra, bevendo punch tra risate che si smorzavano nel folto della foresta. Matt ricordava un’epoca in cui le scuderie erano piene di cavalli lucidi, alcuni mantenuti all’unico scopo di far divertire gli ospiti del weekend, e c’era una rimessa per imbarcazioni sulla riva del lago per chi amava remare. Un tempo le raccontava spesso queste storie; era il suo modo per stabilire un’affinità con la casa di famiglia di lei, per sottintendere che il loro futuro insieme sarebbe stato all’altezza di quello che si era lasciata alle spalle. Forse era un modo per immaginare quello che poteva succedere. Laura sapeva esattamente come sarebbe stata la casa se fosse dipeso da lei: non c’era una finestra che non avesse addobbato con il pensiero, un centimetro di pavimento che non avesse rivestito con la fantasia. Sapeva quale vista sul lago offriva ogni singola finestra rivolta a est.
Si fermò alla porta laterale e, come d’abitudine, cercò la chiave in tasca. Un tempo chiudevano a chiave tutti i giorni, ma ormai non aveva molto senso; tutti lì intorno sapevano che non c’era nulla da rubare. La casa aveva continui cedimenti, si scrostava della vernice come se non avesse più tempo né voglia di dar prova del suo grandioso passato. Al pianterreno c’erano diverse finestre senza vetro, chiuse alla meglio con pezzi di legno scompagnati. La ghiaia del vialetto era rada e coperta di ortiche che si strusciavano malevole contro gli stinchi.
«Signor Pottisworth, sono io… Laura.»
Aspettò finché non giunse un grugnito dal piano superiore. Era bene allertare il vecchio del suo arrivo: la trave sopra la porta era tempestata dei colpi di tutte le volte in cui se ne era dimenticata. Per fortuna, aveva commentato suo marito, la vecchia carogna ci aveva sempre visto poco.
«Le ho portato la cena.»
Jojo Moyes: bibliografia
Pauline Sara Jo Moyes detta Jojo è una giornalista e romanziera inglese. Moyes ha raggiunto la notorietà con Io prima di te, romanzo che ha conosciuto un ampio successo anche nel nostro paese dopo l’uscita al cinema del film di Thea Sharrock con Emilia Clarke. In Italia sono stati pubblicati i seguenti libri della scrittrice:
- Innamorarsi in un giorno di pioggia
- Per rivederti ancora
- Silver Bay
- Una corsa nel vento
- L’ultima lettera d’amore
- Io prima di te
- Luna di miele a Parigi (novella ora inclusa in La ragazza che hai lasciato)
- La ragazza che hai lasciato
- Una più uno
- Un weekend da sogno
- Dopo di te
A cui si aggiunge adesso Notturno di cuori. Quasi tutti i volumi sono editi in Italia da Mondadori, tranne L’ultima lettera d’amore, pubblicato da Elliot.
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