Rainbow Republic di Fabio Canino uscirà il prossimo 26 gennaio 2016 per Mondadori nella collana Biblioteca umoristica; il romanzo satirico dell’attore, scrittore e conduttore radiofonico e televisivo è lungo 252 pagine e sarà proposto da Mondadori con un prezzo di copertina di 19 euro, mentre in ePub, Pdf, formato Kindle, Rainbow Republic avrà un costo di 9,99 euro.
Rainbow Republic di Fabio Canino: la trama del nuovo romanzo
Il romanzo di Canino immagina cosa accadrebbe se la Grecia, abbattuta dal default economico, venisse man mano occupata da membri della comunità gay provenienti da tutto il globo. Uno stato che non solo diviene la terra promessa di gay, lesbiche e trans, ma che viene forgiato sulla base delle preferenze degli occupanti fino a divenire un’autentica repubblica gay. La moneta viene ribattezzata dragma, viene creata la polizia del Buongusto, vengono decisi sgravi fiscali per i locali pubblici con musica anni ottanta… L’autore crea un quadro colorato e divertente, ma quello che davvero conta è la parità dei diritti, autentica base della neonata repubblica arcobaleno, un criterio che, applicato seriamente, porta la nuova Grecia a divenire una potenza economica mondiale. A narrare il tutto ai lettori ci penserà il giornalista Ulisse Amedei, che ha il compito di raccontare agli italiani (ovvero a chi vive nella “Repubblica Italo-Vaticana”, le bizzarrie e le meraviglie della nuova Grecia.
Rainbow Republic di Fabio Canino: un estratto dal romanzo in uscita il 26 gennaio
Atene, 28 giugno
Se fossimo in un film, la musica dei titoli di testa sfumerebbe per lasciarci sentire le grida di gioia che riempiono una piazza gremita di gente, nel centro di Atene. L’obiettivo lentamente si restringerebbe su uno dei partecipanti: Ulisse Amedei, giornalista italiano venuto in visita in Grecia per prendere parte alla Giornata mondiale per i diritti Lgbt, qui diventata festa nazionale.
Se poi potessimo leggere nella sua mente, scopriremmo che in questo momento lui sta pensando a una sola cosa: “Un paradiso non è un paradiso senza amore. E quanto amore c’è, adesso, in questa piazza, in mezzo a questo tripudio di colori e musica?”.
Dovunque si gira, Ulisse se ne sente circondato. I suoi contorni sono luminosi, e gli scaldano il cuore.
Eccolo, per esempio, nello sguardo di due ragazzi che si sono appena staccati un bacio, nel sorriso entusiasta di una bambina mano nella mano con le sue due mamme, nello sfilare di una drag queen dallo sguardo da diva. O ancora nell’espressione serena di una di quelle che vengono definite «famiglie tradizionali»: una mamma, un papà e un ragazzino di suppergiù dodici anni.
Oggi ad Atene si festeggia la Giornata nazionale dei diritti Lgbt, i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.
Sì, così avrebbe scritto in uno dei suoi articoli fino a qualche giorno fa. Adesso invece, non appena farà ritorno in albergo e lo schermo bianco del computer gli chiederà di essere riempito di parole, scriverà qualcos’altro: che quella è la festa di tutti, che i diritti Lgbt sono i diritti di tutti, che non esiste civiltà senza diritti. E che gli amori sono tutti uguali e tutti diversi. Proprio lui, per cui fino a questo momento la cosa più gay erano gli strani amori della Pausini.
Ma soprattutto scriverà che se gay significa «gaio», oggi lui è estremamente gaio, anche lui, oggi, è gay.-
Certo, gli piacciono ancora le donne – e sempre e solo le donne. Questo lo scriverebbe anche col sangue. Ma come non essere contagiati da quella grande, immensa festa?
Un ragazzo gli si avvicina. Ha un berretto rosso in testa, gli occhi accesi e speranzosi e ha un arcobaleno dipinto su entrambe le guance.
«Vuoi?» dice mostrando a Ulisse un aggeggino.
Il giornalista fa un’espressione strana. Che diavolo è?
Ma il ragazzo, senza aspettare la sua risposta, glielo passa su entrambe le guance, e poi corre via con un sorriso che va da orecchio a orecchio, bellissimo.
Ulisse si gira verso una vetrina e si vede: un quasi cinquantenne italiano con due piccoli arcobaleni dipinti sul volto.
Sorride. In fondo, quei colori gli donano.
È vero, per quanto lo si possa respingere, quando l’arcobaleno fa capolino, alla fine conquista tutti.
Non bisogna avere paura dei colori. Del resto il mondo è a colori, non in bianco e nero: ogni colore è un profumo, ogni colore è una musica, e non si può rinunciare ai colori, ai profumi e alla musica.
Sarebbe come rinunciare alla vita stessa.
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