Nuova vittoria per la piattaforma Google Books, che consente di scaricare libri completi non più protetti da diritti d’autore e di leggere le anteprime di molti libri contemporanei. Dopo la sentenza del 2013 arriva la decisione, in questi giorni, della Corte d’Appello di New York: Google Books è un servizio pubblico realizzato nel rispetto delle leggi sui diritti d’autore e la proprietà intellettuale.
L’Authors Guild ha proseguito la sua battaglia contro Google Books dopo la sentenza del 2013 in cui le accuse a Big G erano state ritenute infondate, e in questi giorni è arrivata una nuova batosta: gli autori non possono imputare alla piattaforma libri di Google lesioni dei propri diritti.
Per chi non conosce Google News, invitiamo ad approfondire le possibilità di download di libri completi nel nostro articolo su I Malavoglia di Verga in ePub e Pdf, per chi invece si stesse chiedendo perché l’Authors Guild stia attaccando la piattaforma Google Books, la risposta è che – al di là dalla presunta violazione di diritti – secondo gli autori interessati Google Books influisce negativamente sulle vendite dei testi, in particolar modo per la possibilità data ai lettori di consultare ampie anteprime dei volumi di proprio interesse.
Come riportato da Repubblica, il colosso del web è di tutt’altra opinione: la piattaforma contribuisce ad aumentare le vendite di libri, permettendo ai lettori di dare un’occhiata ai volumi prima di acquistarli, e di scoprire libri potenzialmente interessanti sfogliando le tantissime anteprime disponibili in piattaforma.
Il direttore esecutivo della Guild, Mary Rasenberger, si è detta sconsolata dall’incapacità della Corte di riconoscere gli effetti deleteri di Google Books sulle entrate degli autori, e ormai è scontato che lo scontro legale non terminerà qui. Per il momento, tuttavia, non ci sono dubbi: Google sta vincendo.
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