Una mattina di ottobre di Virginia Baily è in uscita il 14 gennaio 2016 per Nord; il romanzo, lungo 416 pagine, sarà pubblicato da Nord con un prezzo di copertina di 16,90 euro, mentre per la versione in ePub, pdf o formato Kindle, Una mattina di ottobre avrà un costo di 9,99 euro.
Contenuti
Una mattina di ottobre di Virginia Baily, la trama del romanzo
Una mattina di ottobre, un estratto dal primo capitolo del romanzo di Virginia Baily
Roma, ottobre 1943
Una giovane donna cammina spedita lungo una via di Roma. È stretta nel cappotto, la testa avvolta in una sciarpa. A tracolla ha un’ampia borsa di stoffa. Dentro la borsa più piccola, che porta al braccio, ci sono poche lire e i documenti: la carta d’identità e la tessera annonaria.
Chiara Ravello, nubile, recita la prima, riportando anche l’indirizzo di residenza: via dei Cappellari 147. La donna non ha con sé un ombrello da opporre alla pioggia che viene giù dal cielo cupo, un rovescio incessante che continuerà per ore, come se fosse complice degli eventi del giorno.
Una volta ricevuta la telefonata («La mamma sta male», aveva detto Gennaro), le ci era voluto un quarto d’ora per uscire di casa. Considerata la fretta, e il fatto che la sorella Cecilia l’avesse seguita per tutta la casa, intralciandola con le sue stupide domande, è quasi un miracolo che sia vestita decentemente.
«Chi era al telefono?» (Dalla porta del bagno, mentre lei si lavava in faccia.) «Perché ti vesti? Sono appena le sei meno un quarto.» (Mentre prendeva le calze dalla traversa davanti alla stufa e le tirava su, ancora umide e riluttanti, sulle gambe gelide.)
La pioggia aveva impregnato l’appartamento; in cucina aleggiava come una nebbiolina indistinta.
«Non puoi uscire senza una sottoveste.» (Questo, mentre infilava la testa nel vestito di lana rossa e stringeva la cinta.) Poi, come riscuotendosi dal torpore: «Ti faccio il caffè?»
Finalmente, mentre Cecilia risciacquava la pentola nel lavello, Chiara aveva avuto un istante per pensare al da farsi: indossare il cappotto e la sciarpa, recuperare quella borsa in più, nel caso in cui ci fosse stato qualcosa da mettere in salvo; considerare l’idea di prendere la bicicletta e scartarla, perché ci avrebbe messo troppo a portarla giù per le scale e avrebbe fatto prima a piedi. Il bar di Gennaro, in via del Portico d’Ottavia, distava meno di un chilometro.
Sulla porta della cucina, si era girata per dire che stava uscendo e aveva visto Cecilia immobile, la caffettiera vuota che le penzolava in mano, la bocca aperta. E aveva capito che doveva essersi improvvisamente ricordata che di caffè non ne avevano più, a casa.
Mancava da oltre due mesi, ormai. Il ricordo aveva poi rimestato quanto portava con sé quella consapevolezza: le bombe, le morti, l’occupazione nazista, tutto ciò che nella testa di Chiara andava sotto l’etichetta collettiva di «macerie».
Recensione Una mattina di ottobre di Virginia Baily: l’articolo su The Guardian
La recensione di Una mattina di ottobre (Early One Morning) apparsa su The Guardian e firmata da Samantha Harvey è senz’altro positiva. Viene definita un’opera sicura, una “grande, generosa, immersiva” narrazione. Samantha Harvey conclude la sua recensione come segue: “Dissolvenza, scomparsa e perdita sono tematiche chiave, ma non c’è nulla di capriccioso o melanconico, nonostante la chiara consapevolezza dell’assenza della madre di Daniele. È un romanzo sorprendentemente spiritoso, in cui i personaggi sono teneramente presi in giro o prendono in giro sé stessi. […] Anche se la narrazione conduce i personaggi a perdere così tanto, si riafferma contro quelle perdite con veemenza e speranza”. Per chi volesse leggere l’interessante recensione rimandiamo all’articolo completo presente su The Guardian.
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