La via del male di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling, è in uscita in Italia per Salani il prossimo 9 giugno. Il nuovo romanzo della serie di Cormoran Strike, lungo 608 pagine, sarà presentato con un prezzo di copertina di 18,60 euro, mentre le versioni Pdf, mobi, ePub di La via del male saranno in vendita al costo di 9,99 euro.
La via del male: trama del nuovo libro di Robert Galbraith
Robin Ellacott riceve un orrido pacco contenente la gamba amputata di una donna. A chi potrebbe appartenere l’arto e chi potrebbe averlo spedito a Robin? Cormoran Strike, capo della ragazza, ritiene che vi siano quattro persone da lui incontrate in passato capaci di una simile atrocità.
Il detective è inoltre convinto che il principale sospettato della polizia sia in realtà innocente. Cormoran e Robin indagano sugli altri, potenziali responsabili, ma presto una serie di nuovi, brutali omicidi sta per essere perpetrata…
La via del male è il terzo volume del ciclo di Cormoran Strike composto da
- Il richiamo del cuculo
- Il baco da seta
- La via del male
I romanzi di Strike scritti da J.K. Rowling sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith hanno trovato ottima accoglienza da parte della critica. La via del male non fa eccezione: vi rimandiamo a un nostro precedente articolo per leggere la recensione di Jake Kerridge su The Telegraph.
Un estratto da La via del male
Non era riuscito a togliere tutto il sangue. Una linea scura come una parentesi gli era rimasta sotto l’unghia mediana della mano sinistra. Si accinse a raschiarla via, anche se non gli dispiaceva vederla: un memento dei piaceri del giorno prima. Dopo un minuto passato inutilmente a grattare, si mise l’unghia insanguinata in bocca e succhiò. Il sapore ferrigno gli ricordò l’odore della fiumana che si era riversata brutalmente sulle piastrelle del pavimento, schizzando sui muri, infradiciandogli i jeans e trasformando i teli di spugna color pesca del bagno – soffici, asciutti e piegati con cura – in stracci zuppi di sangue.
Quella mattina i colori sembravano più accesi, il mondo un posto bellissimo. Lui si sentiva sereno e su di giri, come se l’avesse assimilata, come se la vita di lei si fosse trasfusa nel suo corpo. Ti appartenevano, una volta che le avevi ammazzate: era un modo di possedere al di là del sesso. Anche sapere che faccia avevano nel momento della morte era un tipo di intimità che andava al di là di tutto ciò che due corpi vivi potessero sperimentare.
Con un fremito di eccitazione pensò che nessuno sapeva cos’aveva fatto, né cos’aveva in mente di fare dopo. Si succhiò il medio, pacifico come non mai, appoggiandosi al muro scaldato dal tiepido sole d’aprile, gli occhi sulla casa di fronte.
Non era una bella casa. Banale. Un posto in cui vivere comunque più bello dell’appartamentino in cui il giorno prima gli indumenti induriti dal sangue erano finiti nei sacchi neri della spazzatura in attesa dell’inceneritore, e dove i suoi coltelli scintillanti, lavati con la candeggina, se ne stavano infilati dietro il tubo a gomito sotto il lavello della cucina.
Quella casa aveva un piccolo giardino sul davanti, una cancellata nera e un prato che chiedeva d’essere falciato. Due porte d’ingresso bianche erano state unite in una singola, e ciò faceva intuire che l’edificio a tre piani era stato trasformato in due appartamenti sovrapposti. Una ragazza di nome Robin Ellacott viveva nell’appartamento al piano terra. Sebbene si fosse dato un gran daffare per scoprirne il vero nome, dentro di sé la chiamava la Segretaria. L’aveva appena vista passare davanti al bovindo, facilmente riconoscibile dai capelli splendenti.
Guardare la Segretaria era un di più, un piacevole extra. Avendo ancora qualche ora a disposizione, aveva deciso di andare lì a guardarsela un po’. Oggi era giorno di riposo, fra le glorie di ieri e di domani, tra la soddisfazione di quanto era già stato fatto e l’eccitazione per ciò che sarebbe successo dopo.
La porta di destra si aprì inaspettatamente e la Segretaria uscì in compagnia di un uomo.
Sempre appoggiato al muro caldo, lui girò la testa verso il fondo della strada offrendo loro il profilo, in modo da dare l’impressione di uno che aspetta un amico. Nessuno dei due gli badò. Imboccarono la strada fianco a fianco. Dopo aver concesso loro un minuto di vantaggio, decise di seguirli.
La ragazza indossava dei jeans, un giubbotto leggero e scarpe senza tacco. I suoi folti e lunghi capelli apparivano leggermente fulvi, ora che la vedeva alla luce del sole. Gli parve di cogliere una leggera tensione fra i due, che non si parlavano.
Lui era bravo a capire le persone. Aveva capito e ammaliato la ragazza che era morta il giorno precedente fra i teli color pesca intrisi di sangue.
Per ulteriori informazioni sull’autrice e l’utilizzo dello pseudonimo rimandiamo alla pagina di Wikipedia dedicata a Robert Galbraith.