Prima della trama di Una vita perfetta di Danielle Steel, ecco alcuni dati sul nuovo libro dell’apprezzatissima scrittrice statunitense: il volume di 372 pagine sarà pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer il 20 settembre 2016 con un prezzo di copertina di 19,90 euro per la versione cartacea (16,92 per chi acquista in preordine sulle principali librerie online italiane), mentre per le versioni in formato mobi, epub e pdf di Una vita perfetta il prezzo sarà pari a 9,99 euro.
Trama di Una vita perfetta, nuovo libro di Danielle Steel
La trama di Una vita perfetta vede protagonista la quarantasettenne Blaise McCarthy, noto personaggio dell’informazione televisiva statunitense. Blaise è abituata a intervistare uomini estremamente potenti senza lasciare che le loro figure influenzino il proprio operato di giornalista; è madre (single) di Salima, una ragazza non vedente.
Dopo una tragedia la scuola di Salima chiude e lei e l’educatore Simon si trasferiscono nell’appartamento di Blaise, stravolgendole la vita. La giornalista sarà costretta a fare i conti con i problemi irrisolti tra lei e Salima, così come con i sentimenti che inizia a provare per il suo educatore. Non solo: di colpo la posizione di Blaise si trova appesa a un filo: una giovane giornalista viene assunta per prendere il suo posto. La vita di Blaise potrebbe non essere più perfetta come un tempo, ma i nuovi risvolti, nondimeno, potrebbero renderla più vera.
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Una vita perfetta di Danielle Steel: anteprima del libro
MANCAVANO ancora due ore al discorso del deputato Patrick Olden, quando una folla di studenti iniziò a radunarsi davanti al Royce Hall Auditorium dell’Università della California a Los Angeles, in attesa dell’apertura delle porte. Olden era stato invitato da un intraprendente docente specializzato in servizi pubblici e educazione civica; al suo intervento potevano assistere tutti, matricole e non. Avuta conferma della presenza del noto politico, l’organizzatore aveva informato i rappresentanti più in vista del settore delle scienze politiche, così ci si aspettava il tutto esaurito. Era stata prevista l’affluenza di circa duemila studenti, ma a giudicare dal numero di persone in attesa, la stima era al ribasso. Olden era un personaggio molto popolare, di matrice progressista, interessato a temi che riguardavano i più svantaggiati e le minoranze. Aveva quattro figli ed era sposato con il suo primo amore. Lo ammiravano tutti. Gli studenti erano elettrizzati all’idea di sentirlo parlare.
La folla entrò con ordine quando finalmente furono aperte le porte in quella calda e assolata giornata di ottobre. L’intervento di Olden sarebbe iniziato alle undici, poi erano previste le domande del pubblico. Terminato il discorso, il deputato avrebbe pranzato con il rettore, e nel pomeriggio avrebbe ripreso l’aereo per Washington. La sua presenza all’università era stata un colpo da maestro. Non si trattava di un semplice intervento d’inaugurazione dell’anno accademico o di un discorso per la celebrazione delle lauree in giurisprudenza, ma un’occasione d’incontro che elettrizzava i partecipanti. Olden era riuscito a organizzarsi, tenendo conto degli impegni del giorno precedente, che prevedevano un appuntamento con il governatore e una cena in suo onore culminata con il conferimento di un’onorificenza, segno di quanto fosse stimato.
Il figlio maggiore di Olden frequentava quella stessa università, e quella mattina avevano fatto colazione insieme. Il deputato si presentò sul palco una decina di minuti dopo, e salì sul podio con il volto illuminato da un caldo sorriso. Squadrò la folla, che nel frattempo aveva preso posto e aspettava in un silenzio perfetto. Gli studenti che non avevano trovato posto a sedere, si erano accomodati a terra, a gambe incrociate, ai lati dell’auditorium, mentre altri erano rimasti in piedi addossati alla parete del fondo. Lo ascoltarono attentissimi mentre parlava del concetto di governo e di quali sarebbero state le loro responsabilità se avessero deciso di intraprendere la carriera politica. Olden ricordò i tempi in cui lui stesso era all’università e spiegò nei dettagli ciò che stava cercando di fare all’interno delle commissioni nelle quali era impegnato. In tono serio e sincero aggiunse che aveva già avuto successo con parecchi progetti di legge da lui presentati nei tre anni precedenti; era chiaro che non si stava vantando e non aveva alcun intento propagandistico o elettorale. Alla fine dell’intervento, l’intero uditorio scoppiò in un fragoroso applauso. Olden guardò gli studenti con espressione compiaciuta, consapevole di essere per loro un modello da imitare. Il professore che lo aveva invitato aprì lo spazio dedicato alle domande e decine di mani scattarono verso l’alto.
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