Vi state chiedendo se si scrive apposto o a posto? Bene, chiariamo quando una grafia è corretta e quando no. Talvolta si incappa in questo errore perché, molto semplicemente, non si conosce la forma giusta, altre volte perché non si fa caso a una questione fondamentale: le due grafie indicano due cose diverse. La prima un verbo, la seconda una locuzione.
Come si scrive apposto? Il verbo al participio passato
Si scrive apposto e non a posto quando intendiamo il participio passato del verbo apporre. In questo caso la lingua italiana ammette solo ed esclusivamente la grafia apposto, dato che stiamo parlando di una singola parola. Facciamo alcuni esempi per capirci meglio.
- La firma che ho apposto è assolutamente autentica, ve lo posso garantire.
- Ho apposto il mio sigillo sul retro della busta.
In questi casi la forma staccata a posto è sempre sbagliata.
Si scrive apposto o a posto? La locuzione
Come si scrive, apposto o a posto, nel caso ci si riferisca alla locuzione? Se vogliamo dire: “Tutto a posto?”, domandando a qualcuno se le cose vanno “bene”, “nel verso giusto”, useremo la grafia staccata. Ecco una serie di esempi in cui stiamo utilizzando la locuzione e quindi dobbiamo utilizzare la forma staccata:
- Rimetti le cose a posto, sciagurato!
- Dici che hai messo la testa a posto, ma continui a combinare un guaio dopo l’altro.
- Tra me e Silvia è tutto a posto, abbiamo fatto pace.
Ricapitolando: si scrive apposto quando si intende il participio passato del verbo apporre, si scrive a posto quando si intende la locuzione. Ecco un esempio corretto che comprende entrambe le grafie: “Ho apposto la firma mancante sul documento, è tutto a posto adesso”.
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