Come si scrive, buongiorno o buon giorno? Buonanotte o buona notte? Tra formule di saluto e sostantivi la questione in alcuni casi non è semplicissima, ma negli altri sì. Seguiteci e il discorso diventerà subito chiaro.
Iniziamo col vedere come si scrive buongiorno/buon giorno e buonanotte/buona notte nel caso della formula di saluto, poi vedremo quali sono le grafie ammesse nella lingua italiana quando i termini vengono utilizzati come sostantivi o come interiezioni.
Formula di saluto: buongiorno e buon giorno sono grafie ritenute entrambe corrette. Si può scegliere una forma oppure l’altra a piacimento, dato che sono considerate equivalenti. Attenzione, tuttavia: stiamo parlando della formula di saluto. Ecco alcuni esempi:
- Buongiorno, tesoro.
- Buon giorno miei cari discepoli!
Si scrive buonanotte o buona notte in entrambi i modi: finché si tratta della formula di augurio il discorso non cambia.
- Buonanotte mio piccolo amico!
- Buona notte, papà.
Casi particolari: ecco quello a cui bisogna fare davvero attenzione. Viene accettata solo ed esclusivamente la grafia unita se i termini hanno valore di sostantivo. Quindi, nei seguenti esempi, occorre obbligatoriamente usare la grafia unita.
- Hai dato la buonanotte alla piccola?
- Il buongiorno si vede dal mattino.
- Ho augurato il buongiorno al capo e lui mi ha guardato storto.
Altro caso particolare: quando buonanotte e buongiorno hanno valore di interiezione devono essere scritti con la grafia unita. Un paio di esempi chiariranno il concetto:
- Ora lascio perdere tutto e buonanotte!
- Eh, buonanotte… Io e te proprio non ci capiamo.
- Buongiorno! Finalmente ci sei arrivato…
Ricapitoliamo: se usati come formula di saluto/augurio, buongiorno e buonanotte possono essere scritti uniti o con grafia separata. Nel caso abbiano valore di sostantivo o di interiezione è obbligatorio utilizzare la scrizione continua.
Quanto abbiamo spiegato finora su come si scrive buon giorno e buona notte, vale anche per capire come si scrive buona sera o buonasera a seconda dei casi.
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