In questo articolo illustreremo la definizione di sineddoche e ne chiariremo il significato con degli esempi letterari e quotidiani; la sineddoche è infatti una figura retorica molto diffusa tanto in letteratura quanto nel linguaggio di tutti i giorni.
Contenuti
Definizione
La sineddoche è una figura retorica in cui si usa un termine di significato più ampio oppure meno ampio di quello proprio, come nei casi in cui si usa il nome della parte per il nome del tutto (o viceversa), il nome della specie per il nome del genere (o viceversa), il singolare per il plurale (o viceversa), il nome del contenitore per il nome del contenuto (o viceversa), il nome della materia per l’oggetto.
La differenza tra sineddoche e metonimia
È importante notare che nella sineddoche la relazione tra i due termini è di natura quantitativa, mentre nella metonimia la relazione è di tipo qualitativo.
Esempi
Ecco una nutrita serie di esempi che aiuteranno a chiarire quanto enunciato nella definizione di sineddoche e a comprendere meglio tutte le potenzialità di questa figura retorica:
- Quegli stivali di coccodrillo sono bruttissimi! → Il tutto (coccodrillo) viene utilizzato per indicare la parte (pelle di coccodrillo)
- “…E se da lunge i miei tetti saluto…” (Ugo Foscolo, In morte del fratello Giovanni) → La parte (tetti) viene utilizzata per indicare il tutto (case).
- Avremo bisogno di molte braccia per portare a termine il lavoro. → La parte (braccia) viene utilizzata per indicare il tutto (uomini).
- Marco è un patito delle quattro ruote. → La parte (quattro ruote) viene utilizzata per indicare il tutto (automobili).
- “Pensa a mettere in salvo la pelle!” → La parte (pelle) viene utilizzata per indicare il tutto (la tua persona).
- Si tolse il diamante dal dito e si guardò allo specchio. → Il nome della materia (diamante) viene usato per indicare il nome dell’oggetto (anello con diamante).
- I cavalieri si spinsero al galoppo con l’acciaio in pugno. → Il nome della materia (acciaio) viene usato per indicare il nome dell’oggetto (spada).
- “Tieni Sheila lontano da me. Lo sai che detesto i felini”. → Il nome di una sottofamiglia (felini) viene utilizzato per indicare una sottospecie (gatti).
- Mio marito è abituato a bere un bicchiere o due prima di andare a dormire. → Il nome del contenitore (bicchiere) viene usato per indicare il contenuto (bevanda alcolica).
- Ti spiacerebbe passarmi quelle due birre? → Il nome del contenuto (birra) viene usato per indicare il contenitore (bottiglie di birra).
- L’italiano in genere è molto affabile. → Singolare (italiano) usato per indicare il plurale (italiani).
- Il televisore che sta producendo la Panasonic è straordinario. → Singolare (televisore) usato per indicare il plurale (televisori).
- In quel momento si aprirono i cieli e venne giù un acquazzone. → Plurale (cieli) usato per indicare il singolare (cielo).
- La Gazzetta dello Sport mi ha contattato per un intervista → Il nome di un ente (la Gazzetta dello Sport) viene usato per indicare un rappresentante dello stesso (un giornalista della Gazzetta dello Sport).
- “Mille baci, mia cara”. → Un numero determinato (mille) viene usato per indicare un numero indeterminato (tanti).
Etimologia
Il termine sineddoche nasce dal greco συνεκδοχή passando per il latino synecdŏche, che in italiano può essere tradotto come «comprendere insieme».
molto buona la definizione, ottimi gli esempi
Chiarezza espositiva esemplare, dovizia di esempi esemplare
Non conoscevo il significato di sineddoche. Ora si