Ultime news sulle pensioni in Italia: l’idea del sottosegretario Nannicini per ridurre il cuneo fiscale, analizzata dalla UIL, comporterebbe delle perdite sulle pensioni future fino a 412 euro al mese. La proposta di limare il cuneo tramite la riduzione dei contributi pensionistici del 6% (metà dei quali a carico dei datori e l’altra metà a carico dei cittadini) comporterebbe, secondo lo studio presentato da Domenico Proetti della UIL, tagli sugli assegni pensionistici futuri che potrebbero toccare punte del 18 per cento.
Secondo quanto affermato dal segretario UIL, ipotizzando una pensione conseguita con un totale di 35 anni di contribuzione, si andrebbero a perdere 298 euro al mese, cifre che salgono ulteriormente se si ipotizza una pensione conseguita con 43 anni di contributi: in questo caso il taglio sull’assegno futuro sarebbe di 412 euro mensili, per una riduzione annuale complessiva di 5356 euro.
L’ipotesi di recente portata avanti da Nannicini di abbassare il costo del lavoro del 6 per cento portando la contribuzione al 27 per cento, per tanto, avrebbe ricadute considerevoli sulle pensioni future, stando ai dati appena forniti dalla UIL. Occorre tuttavia precisare che con la riduzione del cuneo fiscale ipotizzata da Nannicini non tutto il denaro verrebbe convogliato nella busta paga dei lavorati, in quanto una percentuale del tutto verrebbe diretta a dei fondi previdenziali complementari, il che tuttavia apre nuovi fronti di discussione se si considerano le polemiche degli scorsi mesi per il brusco innalzamento delle tasse sui questo genere di fondi pensione, passate dall’11,5 al 20 per cento.
Le ultime news sulle pensioni in Italia relative all’intervento di Nannicini non sono quindi delle migliori, ma è bene ricordare che la proposta del taglio del cuneo fiscale resta al momento un’ipotesi e che sulla sua effettiva attuazione i dubbi sono senz’altro notevoli. La UIL ha colto l’occasione per chiedere nuovamente l’allargamento del bonus da 80 euro di Renzi alla categoria dei pensionati, ma appare difficile che il bonus possa essere esteso nel 2016 o 2017 a una platea così ampia di soggetti.
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