Festa della Befana 2016, ecco frasi d’auguri e divertenti, sms e status Facebook e Whatsapp da inviare e utilizzare il prossimo 6 gennaio. Tante frasi che possono essere modificate e personalizzate per adattarsi meglio al destinatario.
Tante frasi di auguri per la Befana 2016: iniziamo con delle frasi spiritose, poi alcune battute adatte ai biglietti per le calze o i regali, alcune frasi di auguri più formali, e poi ancora citazioni, filastrocche e poesie per la Befana. In fondo, per concludere, alcuni cenni storici sulla festa dell’Epifania.
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Befana 2016, frasi di auguri divertenti per sms, status e bigliettini
Gli auguri con frasi divertenti per la Befana sono un classico, e nel 2016 senza dubbio voleranno sms e email spiritose, e saranno scritti innumerevoli bigliettini al riguardo. Ecco qualche idea tratta da Sms-pronti.com: “Scusa ma ho urgentemente bisogno di un favore. Mi potresti inviare una tua foto? I miei amici non credono che io conosca la befana”, “È di certo cosa strana incontrare la befana, incontrarla in pieno giorno e con tanta gente intorno. Ma la cosa molto bella è che sei tu, cara stella! Auguri!”, “Non perdere tanto tempo per la maschera, basta un aggiustata ai capelli e via!”, tra ragazze “Ci vediamo al deposito… il carbone lo porto io, i dolci portali tu.. sii puntuale…”. “Affare d’oro… vendo scopa, modificata con specchietti, bauletto porta sacco e navigatore incluso… prezzo stracciato x cessazione attività causa sciatica avanzata… solo interessate, no perditempo”.
Aggiungiamo un altro paio di frasi di auguri per la Befana divertenti e goliardiche: “Condizioni meteo nuvole questa notte, vola con prudenza!”, “Oggi è il giorno della Befana, mentre altri si travestono, tu finalmente puoi toglierti la maschera!”. “So che questa è una giornata particolare per te, volevo solo raccomandarti di non prendere freddo, di fare attenzione ai volatili e agli aerei e di controllare bene la scopa prima di metterti in viaggio!”.
Ecco delle idee con frasi per la Befana 2016 adatte a sms, email, o, se generalizzate, a status Facebook e Whatsapp: “Auguri per una gioiosa Epifania: che la Befana possa portarti solo dolci e tanto affetto”. O ancora, adatta a essere abbinata alla calza: “Tanti dolci per la bambina più dolce che ci sia. Tanti auguri di Buona Epifania”. Una frase di auguri per la Befana 2016 per il proprio compagno o la propria compagna: “L’Epifania tutte le feste si porta via, ma con te ogni giorno è una festa. Tanti auguri, tesoro mio”. Altre frasi di auguri per la Befana 2016 da abbinare a calze o altri regali: “Un pensiero in occasione dell’Epifania, per ricordare tutti i bei momenti passati insieme durante queste feste e per augurarti il meglio per questo 2016”.
Frasi di auguri per la Befana più formali: “I migliori auguri per una felice festa dell’Epifania e un ottimo 2016. Con affetto, [nome]”. “Tanti auguri per una gioiosa festa dell’Epifania e un 2016 sereno e ricco di soddisfazioni. Con stima e affetto, [nome]”.
Befana 2016, frasi, filastrocche tradizionali citazioni da libri
Della classica filastrocca sulla Befana che inizia con “La Befana vien di notte” esistono molte versioni. Tra le più famose abbiamo:
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col vestito alla romana:
Viva viva la Befana!
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
le calzette a la romana
tira giu’ la cappellana.
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana:
Viva, viva la Befana!
Per i biglietti di auguri della Befana 2016, per i cartoncini annessi alle calze o in altre situazioni, ecco altre due filastrocche per l’occasione tratte da Filastrocche.it:
Zitti, zitti bimbi buoni,
presto, presto giù a dormire:
la Befana è per venire
col suo sacco pien di doni.
La Befana è una vecchina
che discende dalla luna
sulla scopa di saggina
non appena il ciclo imbruna.
E si accosta pian pianino
alle calze e alle scarpette
messe in fila sul camino
e, ridendo, mette e mette…
Fuori soffia tramontana
e vien giù la neve bianca,
ma pei bimbi la Befana
non ha freddo e non si stanca.
È arrivata la Befana
coi balocchi pei bambini;
rimboccata ha la sottana
ed è scesa nei camini.
Ha trovato scarponcini
e calzini trasparenti,
li ha riempiti con dolcini
per far bimbi assai contenti.
Ogni cosa ha poi lasciato
con sveltezza e cuor contento:
nessun bimbo s’è svegliato
proprio allora in quel momento.
Risalita nei camini
è scappata in grande fretta.
La sognavano i bambini,
quella povera vecchietta!
Aggiungiamo poi una citazione per la Befana 2016 firmata Gianni Rodari:
Mi hanno detto, cara Befana, che tu riempi la calza di lana, che tutti i bimbi, se stanno buoni, da te ricevono ricchi doni. Io buono sono sempre stato ma un dono mai me l’hai portato. Anche quest’anno nel calendario tu passi proprio in perfetto orario, ma ho paura, poveretto, che tu viaggi in treno diretto: un treno che salta tante stazioni dove ci sono bimbi buoni. Io questa lettera ti ho mandato per farti prendere l’accelerato! O cara Befana, prendi un trenino che fermi a casa d’ogni bambino, che fermi alle case dei poveretti con tanti doni e tanti confetti.
Ecco una bella poesia per la Befana di Piero Calamandrei:
Vien da lontano, per le vie nevose,
lascia giù, al cancello del giardino,
il somarello, e tra le sue calzette
una ne sceglie per ciascun bambino
e gliela porta: e sal dritta e sicura
per ogni stanza, sia pur chiusa e scura.
In ogni stanza di bambini buoni
entra pian piano, e il loro sonno spia:
e ai piedi del lettino lascia i suoi doni.
Per concludere, una citazione dedicata ai Re Magi firmata Heinrich Heine:
I tre santi Re Magi d’Oriente
chiedevano fermandosi in ogni città:
“O donne, o fanciulle, sapreste dirci
la strada per Betlemme dove va?”
Né giovani né vecchi lo sapevano
e essi riprendevano il tragitto,
ma una cometa dalla chioma d’oro
or li guidava come una lanterna.
La stella sulla capanna di Giuseppe
alfine si fermò e i santi tre re Magi
alla soglia si poterono affacciar;
muggiva il bue, piangeva il bambinello,
e i Re Magi cominciarono a cantar.
Befana 2016, oltre le frasi di auguri: perché si festeggia?
La Befana 2016 oltre gli auguri, le filastrocche e le frasi divertenti: ecco alcuni cenni storici sulla festività. La festa dell’Epifania è una ricorrenza cristiana che giunge il 6 gennaio (secondo il calendario gregoriano), la traduzione letterale di Epifania, dal greco epifàino, vuol dire mi rendo manifesto, quindi manifestazione, apparizione. Nella tradizione fa quindi riferimento al manifestarsi di Gesù ai Re Magi. La figure della Befana si innesta sulle radici cristiane della festività in modo incerto, essendo una figura antica e popolare con diverse sfaccettature. Senza dubbio uno dei legami più forti è il suo portare doni ai bambini, che richiama i doni offerti dai Re Magi a Gesù Bambino.
La festa dell’Epifania ha il suo fulcro nella tradizione cristiana occidentale, nel rimembrare la prima apparizione di Gesù (per estensione) all’intera umanità. I Re Magi della tradizione sono astronomi e sacerdoti zoroastriani che giunsero dall’Oriente a Gerusalemme seguendo un”astro” per adorare e portare doni al bambin Gesù. Il racconto di questo episodio, contenuto nel Vangelo di Matteo, ha conosciuto una straordinaria popolarità artistica, ispirando innumerevoli opere e diversi capolavori in Italia come altrove.
Di seguito la traduzione di uno dei passaggi più noti contenuti nel Vangelo di Matteo (2), relativo all’adorazione dei Magi:
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: “Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo”. Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono (προσεκύνησαν prosekynēsan). Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro (χρυσὸν chryson), incenso (λίβανον libanon) e mirra (σμύρναν smyrnan). Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.