“La Legge dell’Amore” è il nuovo libro di Cristina Vaira, cantante, cantautrice e produttrice musicale premiata a livello internazionale, e recentemente riconosciuta, con la sua band Jandro & Cristina, per il singolo “Libertà, Libertad!” al Global Voices Film Festival 2021, presentato dalle Nazioni Unite.
Si tratta di una favola delicata e poetica, una storia di fantasia che è allo stesso tempo un viaggio metaforico in cui si racconta delle insidie di sentimenti come la paura, il senso di colpa e il rancore, che allontanano pericolosamente l’essere umano dall’equilibrio fisico, mentale e spirituale, oltre che dall’amore.
L’autrice ha intrapreso da anni un cammino di esplorazione interiore e di crescita personale insieme al marito, l’artista Jandro Cisneros, e in quest’opera cerca di veicolare quelle importanti verità che sono diventate parte integrante della loro vita privata e professionale.
Attraverso la toccante storia di Stella Alma, la protagonista dell’opera, l’autrice ci sprona ad accettare le nostre colpe del passato, non permettendo loro di imprigionarci ma lasciandole andare; il perdono è la chiave che permetterà alla protagonista di compiere la sua missione, così come può consentire a noi di essere liberi e di donare libertà.
Stella Alma è la Direttrice della Grande Biblioteca, il cuore di un Sistema perfetto e allo stesso tempo fragile: il corpo umano; nella biblioteca vi sono alti scaffali di legno pregiato, dove centinaia di libri si muovono da un ripiano all’altro con ordine e armonia, rispettando la Legge dell’Amore. Ogni libro rappresenta un’emozione o un sentimento, e le copertine hanno un colore diverso a seconda di ciò che manifestano. A causa della costante mutabilità delle emozioni e dei sentimenti provati dal Sistema, però, il moto dei libri necessita di essere regolato: è Stella a occuparsi di gestire quella vivace e disordinata esplosione di colori, con una bacchetta ereditata dal padre, che utilizzava come un direttore d’orchestra – «Il nostro compito è mantenere costante l’equilibrio.
La nostra musica, le nostre interpretazioni del moto, il nostro controllo della bacchetta, tutto ciò ha un grande e importante obiettivo: regolare l’equilibrio delle emozioni nella Grande Biblioteca».
L’armonia è però rotta da un evento che provoca un profondo e incessante dolore in Stella: le emozioni negative prendono il sopravvento e alla protagonista non resta che partire per un viaggio verso luoghi mai esplorati, alla ricerca del celeberrimo Capitan Coscienza e di una cura per la malattia che ha colpito non solo la Grande Biblioteca ma anche l’intero Sistema, che ha perso la sua integrità e le connessioni tra le sue parti. Sarà un’avventura straordinaria che la condurrà a una difficile ma liberatoria consapevolezza, e che le farà raggiungere quella pace necessaria per accettare il passato, e godere pienamente del momento presente.
La legge dell’Amore è un romanzo avvincente e a tratti introspettivo, sull’importanza della ricerca della verità che guarisce la mente e lo spirito. L’opera di Cristina Vaira richiama alla mente il racconto fantastico di Jorge Louis Borges, La Biblioteca di Babele, apparso dapprima nel 1941 nella raccolta Il giardino dei sentieri che si biforcano e poi nel 1944 all’interno del volume Finzioni, il quale, come il libro di Vaira sembra suggerire al lettore la visione dell’universo come una grande biblioteca. Proprio perché nella Biblioteca esistono tutti i possibili libri e tutte le verità e le falsità che vi si riescono a scrivere, la prospettiva della Biblioteca è incommensurabile con quella della specie umana.
Recensione a cura di Annalina Grasso
Annalina Grasso è una giornalista pubblicista nata a Benevento. Si è laureata in Lettere moderne all’Università Federico II di Napoli con una tesi su Giacomo Debenedetti interprete di Marcel Proust e si è specializzata in filologia moderna a indirizzo linguistico presso la medesima università, con particolare interesse verso la storia della lingua italiana. Ha frequentato un corso di laurea magistrale in Editoria e scrittura presso l’Università Tor Vergata di Roma, un breve corso di studi umanistici alla Sorbona e ad Harvard (incentrati soprattutto sulla Divina Commedia), un corso di media social communication alla Ninja Academy di Milano e un master in arte e organizzazione di eventi culturali (specialmente mostre d’arte). Da anni si occupa di cinema, arte e letteratura e nel 2014 ha fondato il magazine culturale online ‘900letterario, che dirige. Le sue ricerche e studi sono volti alla divulgazione di opere letterarie e cinematografiche meno conosciute.
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