Simone Bulleri recensisce I sapori della felicità, la raccolta di racconti autobiografici di Luca Uria Mulloni edita nel 2017.
Edito da Luca Uria Mulloni nel 2017 • Pagine: 100 • Compra su Amazon
'I Sapori della Felicità' è una raccolta di racconti autobiografici dove ricordi, emozioni, e sapori legati alla tradizione gastronomica si intrecciano: la cucina, le emozioni legate ad un piatto o ad un sapore, sono un ottimo filo conduttore per riscoprire i ricordi. Non un libro di cucina quindi, ma soprattutto un libro di emozioni, trascritte come fossero ricette, dove effettivamente le ricette sigillano ciascun capitolo.
Recensione
Luca Uria, goriziano di nascita, pisano d’adozione, ci invita, con questo suo libro d’esordio, a viaggiare nella memoria emotiva personale, la quale si manifesta in godibili racconti autobiografici, a tratti ironici a volte addirittura poetici, e in ben descritte e succulenti ricette di cucina. Scopriamo infatti, grazie a una scrittura coinvolgente, le formule culinarie che hanno accompagnato la vita dell’autore dalla prima infanzia (i piatti della nonna, i dolci della mamma) fino all’età adulta; lo scrittore è oggi infatti un bravissimo informatico quarantenne con una verace passione per la cucina. ‘ I sapori della felicità’ è dunque un bel libro, affabulatorio, felicemente scritto in prima persona, nel quale le parole, accuratamente estratte dal diario intimo di Luca, evocano sapori e profumi della tradizione italiana (con particolare attenzione al nordest), stati d’animo e, insomma, un genuino appetito per quello che c’è di buono nella vita.
I dieci capitoli, costituenti la struttura del libro, sono inoltre impreziositi da ricercate massime di vita, segno evidente di un animo che seppur profondamente pratico, non si nega però le squisitezze dell’intelletto. I buongustai sono avvisati, anche i paladini del ‘No glutine’, che troveranno in questo libro un’accoglienza speciale! Dopo questa lettura non potranno non desiderare di trovarsi ‘la sera a casa di Luca’, mentre spadella i suoi risi e bisi, o sforna la fugassa ligure, o – vertigine della lista!- lessa con amorosa cura quel sublime piatto della sua tradizione chiamato Musèt e brovade. Insomma, il libro di Luca è una rinnovata conferma di quanto la cucina abbia molto più a che fare col cuore che con lo stomaco.
Recensione inviata da Simone Bulleri