L’undicesimo giorno della falena” è un romanzo di formazione, rivolto soprattutto agli adolescenti, scritto dalla sociologa romana, classe 1976, Eva Forte e pubblicato da La Ragnatela Editore nel 2022.
Si tratta di viaggio emozionale e introspettivo che fa un po’ da contraltare ai romanzi adolescenziali di successo negli scorsi decenni, di Federico Moccia. Nel caso di Eva Forte, il mondo complesso di adolescenti romanzi, è affrontato con profondità.
L’autrice infatti, dopo i romanzi dal titolo “Due”, e “In Equilibrio”, e “Dieci amanti in cucina”, che hanno messo in luce la sua predilezione per i gialli, presenta l’adolescenza raccontando un gruppo di ragazzi degli anni 90 in uno dei quartieri più misteriosi di Roma. La storia si articola a partire da un brutto incidente in motorino che porta Cecilia, la protagonista e voce narrante, ad affrontare diversi giorni di coma.
La ragazza parla di se in questi termini:
«Ho diciassette anni. Quell’età in cui ti sembra di essere padrona del mondo. Ogni giornata è diversa, viva, piena di speranze per il futuro. Quell’età in cui ancora credi di poter cambiare le cose, di rendere tutto più bello grazie ai tuoi ideali. Così mi sento, come se il futuro fosse oggi, non domani. Sul mio diario scrivo solo i compiti e le date più importanti. Poi arriva l’imprevedibile ed è impossibile sapere cosa accadrà. Ora è un po’ così, va tutto veloce: i rumori, le persone che mi circondano senza che io possa capire cosa stiano facendo, il passato, la voglia di chiamare la mia amica, non la sento più vicino a me. Non sento più quel cuore che sembrava le stesse uscendo fuori dal petto. Ho solo sete. Tanta sete. Arriva il silenzio».
Eva Forte coglie una delle caratteristiche principali dell’essere giovani: l’inconsapevolezza. Quella che fa sentire Cecilia invincibile, forte, e sempre giovane.
Quello di Eva Forte è un romanzo delicato e lento, che fotografa una calda e sonnolenta Roma negli anni 90 nel suo tratto meno visibile, come quello dell’animo giovanile che resta ignoto per molti aspetti alla protagonista. Sfogliando le pagine del romanzo, il lettore può assaporare la semplicità e la genuinità di un gruppo di ragazzi di quartiere, ragazzi dei licei di zona come l’Avogadro e il Giulio Cesare che si incontrano a Villa Borghese, ma anche i problemi legati alla droga che girava in quegli anni, e che si confondeva con le prime cotte e innamoramenti.
L’undicesimo giorno della falena” riserva anche colpi di scena e momenti di grande commozione in uno dei romanzi più belli di questo 2022, in virtù dell’abilità dell’autrice romana di rendere universale la figura di Cecilia, in ogni luogo e in ogni tempo.
Eva Forte, tuttavia non vuole rinunciare alla passione per gli intrighi e racconta una storia che prende una svolta imprevista e che rende possibile la messa in discussione della protagonista, alle prese con una vicenda intricata che coinvolge un suo amico.
L’autrice ad un certo punto della storia, in modo abbastanza lineare, fa convergere in un solo punto i destini di tutti i personaggi coinvolti, che dovranno affrontare una volta per tutte le loro perdite, i loro fantasmi, le loro incertezze, nonché conoscere l’aspetto più oscuro della vita, l’imponderabile, e accettare di conseguenza l’inevitabile mentre osservano la falena volare via. Perché crescere, maturare significa in primis accogliere le sventure e gli imprevista che la vita ci mette davanti. In certi passaggi Eva Forse sembra richiamare alla memoria una frase di Proust sull’adolescenza e al senso a volte ingannevole della pienezza di ogni attimo vissuto:
“Forse non ci sono giorni della nostra adolescenza vissuti con altrettanta pienezza di quelli che abbiamo creduto di trascorrere senza averli vissuti, quelli passati in compagnia del libro prediletto.”
In tal senso “L’undicesimo giorno della falena può essere davvero un ottimo compagno di viaggio di un adolescente.
La peculiarità pià affascinante del romanzo di Eva Forte, che conosce bene, da brava sociologa, le dinamiche relazionali tra giovanissimi, sta nella possibilità di leggere diversi spin-off dopo aver terminato il libro; sono infatti state pubblicate sui canali social della casa editrice e dell’autrice stessa altre storie collegate alla narrazione principale.
L’intento è quello di incuriosire sempre di più il lettore, sfidandolo ad immaginare altre trame, storie parallele, spronando la propria fantasia e concependo il romanzo come una sorta si serie tv, best seller in ebook su Amazon.
«Sento qualcosa sbattere sul vetro della finestra. È una falena. Oggi è il suo undicesimo giorno di vita. Nella stanza ora è tornato il silenzio».
Recensione a cura di Annalina Grasso
Annalina Grasso è una giornalista pubblicista nata a Benevento. Si è laureata in Lettere moderne all’Università Federico II di Napoli con una tesi su Giacomo Debenedetti interprete di Marcel Proust e si è specializzata in filologia moderna a indirizzo linguistico presso la medesima università, con particolare interesse verso la storia della lingua italiana. Ha frequentato un corso di laurea magistrale in Editoria e scrittura presso l’Università Tor Vergata di Roma, un breve corso di studi umanistici alla Sorbona e ad Harvard (incentrati soprattutto sulla Divina Commedia), un corso di media social communication alla Ninja Academy di Milano e un master in arte e organizzazione di eventi culturali (specialmente mostre d’arte). Da anni si occupa di cinema, arte e letteratura e nel 2014 ha fondato il magazine culturale online ‘900letterario, che dirige. Le sue ricerche e studi sono volti alla divulgazione di opere letterarie e cinematografiche meno conosciute.
Lascia un commento