La casa editrice QuiEdit di Verona ha pubblicato, nel corso del 2017, un interessante volume di Donato Sarcinella e Giuliano Bergamaschi intitolato La didattica dell’allenare nelle scienze motorie. Il volume è preceduto da una prefazione di Ferdinando De Giorgi, ex CT della nazionale polacca di pallavolo, ora allenatore del Klub Sportowy Jastrzębski Węgiel.
Gli autori del saggio sono il professore dell’Università di Verona Giuliano Bergamaschi e il noto docente di counseling Donato Sarcinella.
Contenuti e struttura del libro
Il volume, che conta un totale di 196 pagine, si presenta con un’impaginazione semplice e ariosa, che facilita chi vuole sottolineare e prendere appunti direttamente sul testo. Nel volume i due autori esaminano e interpretano il ruolo della didattica in ambito sportivo come mediazione di significato secondo una prospettiva filosofico-pedagogica, ma anche sulla base delle esperienze vissute direttamente nel settore dello sport. Questa interessante premessa si svolge, in La didattica dell’allenare nelle scienze motorie, in sei macrosezioni intitolate:
- Insegnare
- Allenare
- Saper allenare
- Motivare
- Faticare
- Avere fiducia
sezioni che danno un’idea chiara delle tematiche affrontate nel testo. Il volume risulta interessante non solo per quanti studiano la materia, ma anche per tutti coloro che vogliono migliorare le proprie capacità di gestione di una squadra sportiva. Dopo alcune pagine fondamentali dedicate alla didattica come disciplina e alla relazione tra didattica e scienze motorie, infatti, il libro passa ad analizzare quali sono i concetti cardine (e le problematiche) su cui un allenatore deve lavorare.
Saper allenare, in teoria e nella pratica
Le due lunghe sezioni “Allenare” e “Saper allenare”, quest’ultima a cura di Donato Sarcinella, rappresentano oltre metà del volume e sono comodamente divise in 25 brevi capitoli speculari; in altri termini, entrambi gli autori si soffermano sistematicamente su tutti i concetti cruciali per allenare al meglio una squadra: capacità di stimolare gli atleti, coerenza, capacità di ascoltare, correzione dei propri errori, egoismo, leadership, sacrificio, ingratitudine, gestione di vittoria e sconfitta, ecc. Dapprima i temi vengono affrontati da Bergamaschi, quindi da Sarcinella.
Queste due sezioni centrali propongono al lettore un confronto incrociato sugli stessi temi che fornisce un quadro, duale e decisamente valido, delle grandi sfide insite nella didattica dell’allenare. Nel capitolo “Stimolare” il professor Bergamaschi scrive:
“L’allenatore ha il compito di portare la squadra […] verso i suoi più alti livelli di performance possibili; per questo occorre che la relazione allenatore/squadra sia di piena disponibilità […]. Si può ottenere disponibilità se l’allenatore si sforza di scoprire i motivi che animano l’attività professionale dei singoli atleti in modo da stimolare in loro il desiderio per un continuo miglioramento attraverso una domanda chiave: “Perché faccio quello che faccio?”
Donato Sarcinella affronta a sua volta il tema dello stimolare gli atleti nella sezione successiva, aggiungendo validi approfondimenti sull’argomento:
Come stimolare una squadra? La risposta a questa domanda ha un obiettivo: trovare un modo per generare energia nel gruppo indirizzandola verso uno scopo. […] Gli stimoli sono una modalità dell’allenatore per comunicare con la squadra, se è vero che la comunicazione è tutto ciò che genera in noi sensazioni, modifica i nostri stati interni, influenza i nostri comportamenti. […] La costruzione dello stimolo richiede cinque livelli di attenzione: l’obiettivo da raggiungere con la sua applicazione; il punto di applicazione; la direzione; l’intensità; gli effetti. Se queste forse agiscono in maniera organizzata raggiungiamo una risposta fisica e mentale positiva, soprattutto è probabile che l’effetto sia una risposta motivante. Possiamo raccogliere informazioni di ritorno per nuove azioni progressive.
Le competenze dei due autori, combinate, danno vita a un testo che affronta in maniera efficace le singole componenti della didattica che portano un allenatore a ottenere risultati (a vincere), aiutandolo a comprendere, al contempo, il valore pedagogico-educativo della propria attività.
Motivazioni, fatica e fiducia
Le successive parti del saggio esemplificano bene la commistione tra applicazioni pratiche e riflessioni teoriche che caratterizza il volume. Il professor Bergamaschi affronta tre temi di grande rilievo quali la motivazione, la fatica e la fiducia enucleandone i fondamenti teorici in forma sintetica e chiara, in modo che il lettore possa comprendere in maniera più profonda di cosa si parla quando vengono evocati questi termini. Per esempio consente di capire cosa effettivamente sia una “coscienza motivata”, permettendo al lettore di distinguere tra persone che sono trascinate da motivazioni passive che talvolta scalfiscono appena lo stato di coscienza, e persone che sono realmente motivate verso uno scopo.
Si tratta di capitoli che partono da riflessioni filosofiche complesse e che, sviluppandosi, rendono chiara l’importanza di una comprensione completa dei principi che si celano dietro la didattica dell’allenamento in ambito sportivo; capitoli in cui il professore ha spesso modo di ricollegare questioni filosofiche a consigli di ordine pratico, come quando, parlando delle possibilità di allenare la fiducia, scrive:
Senza allenamento le potenzialità rimangono eternamente latenti e noi diventiamo solo una coscienza ricca di buoni motivi senza perà esercitare nessuna forma di coinvolgimento e di adesione. L’allenamento non deve però diventare una sorta di cialdino da banco da acquistare in farmacia con tanto d’istruzioni d’uso, con il rischio di ridurlo a una forma automatica fisica o psicologica i cui risultati vengano consumati od esibiti. Esso dev’essere ricerca di nuovi significati e di nuovi limiti da superare nelle pieghe della fatica, e a tal fine va vissuto non solo come sforzo quantitativo fisico ed intellettivo ma soprattutto come sforzo generativo che ci permetta di esplorare sempre di più il nostro essere persona…
In conclusione
Il testo di Bergamaschi e Sarcinella si presenta come un volume compatto ma completo, che riesce nell’impresa di costituire allo stesso tempo un’agile ma valida introduzione ai principi della didattica dell’allenare, e un valido manuale pratico per allenatori sportivi. Ci sentiamo quindi di consigliare caldamente il testo tanto a chi si interessa da tempo alla disciplina, quanto agli allenatori di qualsiasi livello, che potranno beneficiare delle delucidazioni teoriche come dei numerosi capitoli in cui i due autori prendono in esame, con ordine, tutte le principali questioni con le quali un allenatore si trova a fare i conti ogni giorno.
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Edito da QuiEdit nel 2017 • Pagine: 196 • Compra su Amazon
Scienze motorie. Il motorio, secondo le più recenti neuroscienze, è alla base dello sviluppo cognitivo dell’essere umano. Il motorio si converte attraverso lo scopo in azione innervata da desideri, bisogni ed intenzioni esprimendo così significato. Laddove vi è significato vi è necessità dell’educazione che, attraverso una didattica coniugata con l’allenare, “renda parole cose”: allenare è sempre una “interazione educativa” tra persone che esprimono in primo luogo reciproco significato. Il testo, su queste premesse, esamina ed interpreta il ruolo della didattica nell’ambito dello sport come mediazione di significato secondo una prospettiva di natura filosofica-pedagogica e sulla base di esperienze sportive vissute concretamente. → SCHEDA SU AMAZON
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