Il nuovo libro di Giuliano Bergamaschi e Donato Sarcinella, già autori di La didattica dell’allenare nelle scienze motorie, si intitola Pensieri dallo sport per allenare se stessi – Lo spogliatoio e il maneggio dell’anima (edizioni QuiEdit). Il volume si presenta come una raccolta di pensieri divisa in due parti, che racconta, nella prima parte, le esperienze di Giuliano Bergamaschi (motivatore nello spogliatoio) e nella seconda quelle di Donato Sarcinella (mental coach nel maneggio). L’approccio alla tematica dell’allenamento in ambito sportivo tramite pensieri sciolti è molto originale, e l’accostamento tra le esperienze di allenamento sportivo tradizionale e di allenamento in ambito equestre funziona grazie, in particolar modo, alla comunanza di visione dei due autori.
Pensieri dallo sport per allenare se stessi vuole “offrire uno stimolo a tutti coloro che vogliano provare a migliorarsi ‘pensando in modo diverso’, scrive il professor Bergamaschi nella prefazione, sottolineando che tanto lui quanto Sarcinella
condividono il principio che il valore della persona umana consista nella sua capacità di sentire e di pensare in modo assiologico al fine di potersi migliorare.
Sono parole che dicono molto sul testo nel suo complesso: nonostante la struttura duale “leggera”, con un pensiero libero per ciascuna pagina (eccezion fatta per le riflessioni più lunghe), la dimensione saggistico-didattica è fortemente presente. L’organizzazione del materiale in riflessioni brevi ha come risultato non quello di tralasciare parte della conoscenza degli autori per focalizzarsi su episodi precisi, quanto quello di “concentrare” l’esperienza professionale degli autori in sintetiche ma dense riflessioni.
Contenuti
Diamo un’occhiata al libro
Il libro edito da QuiEdit a settembre 2018 conta 124 pagine. Si presenta con un orientamento orizzontale, due lunghe alette e delle belle illustrazioni di Michele Pioli.
Una delle illustrazioni del libro
Come potete vedere dalla foto in basso l’impaginazione è ariosa e accoglie dei pensieri in delle cornici.
Passiamo ora ai contenuti.
La parte di Bergamaschi: pensare meglio per migliorarci (non solo come atleti)
Dai pensieri del professor Bergamaschi traspare tanto l’esperienza come motivatore negli spogliatoi sportivi quanto la formazione filosofico-pedagogica dell’autore. Le riflessioni partono dall’esperienza diretta per poi muoversi in profondità attraverso un’analisi accurata dell’esperienza stessa, oppure si concentrano sulle tante qualità e possibili difficoltà dello sport. Le riflessioni sono spesso animate da metafore esemplificative; inoltre risultano interessanti le varie definizioni che Bergamaschi dà di concetti di grande importanza per lo sport (“La disciplina è l’arte con cui usare le regole per migliorarsi”, per fare un esempio).
Una delle idee che informano i pensieri di Bergamaschi è la volontà di stimolare a “pensar meglio”, di invitare atleti e non solo ad allenare la propria voce interiore al fine di migliorare le risposte di quell’inconsapevole sistema di automatismi che agisce in noi e ci fa agire. Questo miglioramento delle risposte vuole poi portare a un sostanziale depotenziamento dello stesso sistema inconsapevole in favore di una consapevolezza sempre vigile e attiva.
Come spiega l’autore, i pensieri inclusi nel libro nascono dall’esperienza di “osservazione introspettiva dall’esterno” nello spogliatoio, e si articolano lungo tre binari tematici: la consapevolezza, l’attenzione e la trasformazione attiva.
Bergamaschi riflette su molti argomenti fondamentali per ogni atleta e allenatore, come la sconfitta, la motivazione, la crisi, la fatica e la leadership, con l’idea che capire meglio questi fenomeni e capire meglio noi stessi aiuterà a raggiungere il risultato (la vittoria), ma non solo: con l’autoriflessione si può giungere a qualcosa di più, si può giungere a comprendere che il nostro vero potere è il potere di poter essere. E arrivare ad amare il nostro vero potere (il potere di poter essere) ci rende davvero migliori, poiché significa “scegliere di amare l’essere del nostro ego e non il suo possedere”.
Ecco il primo dei pensieri inclusi nel libro:
L’ANIMA SPORTIVA
(Il sentire profondo)L’anima è il sentire profondo” di una persona. L’autentico anelito dell’anima non ha nulla a che fare con la percezione della banalità o della superficialità, e trova invece espressione nel suo potere teso a farci prendere coscienza del nostro poter essere.
Lo sport si sostanzia del poter essere della persona: coinvolgimento, concentrazione ed energia concretizzano in risultato il poter essere.
Sentire in profondità significa percepire l’intensità e il valore del proprio coinvolgimento in ciò che si fa. Sentire in profondità significa percepire il proprio grado di assenso o di dissenso nei confronti di ciò che si pone in atto. Sentire in profondità significa percepire ciò che conta o non conta per noi stessi. Sentire in profondità è la ricerca del senso della propria vita.
Io riesco a sentire in profondità se presto attenzione a quello che mi piace e mi dispiace e mi interrogo su quale sia il perché che fonda questo giudizio. Più ricerco la mia profondità più ho la possibilità di motivare meglio il mio volere.
Le riflessioni di Bergamaschi rappresentano, in sintesi, una rara occasione per atleti e allenatori per comprendere meglio da un punto di vista analitico-filosofico lo sport e il proprio essere nello sport.
La parte di Sarcinella: sport e allenamento oltre la nostra specie
Nella seconda metà del libro seguiamo i pensieri di Donato Sarcinella e il racconto delle sue esperienze nel maneggio. L’autore ci racconta l’incontro con i cavalli Mega e Paint e il loro allenamento (inteso come allenamento di Mega, Paint e dello stesso Sarcinella). Il racconto che ne deriva descrive il viaggio dell’autore “nell’allenare chi è veramente differente da me”.
Il lavoro svolto dal trainer ha dovuto fare i conti con il passato di Mega e Paint, cavalli abituati ad addestramenti duri e stressanti, un fattore che ha spinto l’autore a riesaminare tutto ciò che aveva fatto proprio in anni di counseling e di formazione per far riscoprire, in particolare a Mega, la propria natura. Da qui la scelta di operare una rieducazione nella forma della regressione mentale, riportando i cavalli alla loro infanzia e al rapporto con la madre, e a fare leva sulla curiosità e la tendenza all’imitazione propria dei più giovani.
A partire da queste intuizioni Sarcinella inizia il suo lavoro, e presto comprende la necessità di “imparare a insegnare” con attività pratiche sul campo, giorno dopo giorno, in una ricerca innovativa e paziente i cui risultati dimostrano che “esiste sempre una strategia di allenamento possibile”.
Sarcinella riflette sulla sua esperienza con una dovizia di particolari e uno sguardo ravvicinato che trasporta il lettore “nel campo”, accanto ai cavalli. Le sue riflessioni (che spaziano dalla natura della comunicazione interspecifica a cosa significa essere una squadra, dall’importanza dell’imparare a imparare all’importanza del gioco nell’allenamento) sono senz’altro interessantissime per tutti gli appassionati di training equestre, e probabilmente impagabili per chi, più nello specifico, è un appassionato della disciplina freestyle.
Paint e Mega from Donato Sarcinella on Vimeo.
È importante notare come l’innovativo metodo di Sarcinella affondi le sue radici nell’essenza stessa dell’allenare (inteso in termini assoluti), ed è proprio questo uno dei fattori di collegamento nel libro tra il maneggio (la parte di Sarcinella) e lo spogliatoio (la parte di Bergamaschi). Per quanto peculiare sia l’esperienza del training equestre, che andando oltre la specie richiede un grande sforzo di riflessione da parte dell’allenatore (che non può basarsi sulla comunicazione verbale), il cavallo conduce infatti a un ritorno dell’allenatore alla vera essenza del proprio lavoro:
Un cavallo in apprendimento ci obbliga […] a tornare allenatori novelli per scoprire cosa accade nel nostro atleta, ci rende orfani dell’ascia del potere, ci fa guadagnare un passo ed amare le piccole conquiste nei gesti motori.
Spesso e volentieri, nei pensieri è facile trovare enunciati dei principi che, pur essendo applicati nell’incontro con i cavalli, hanno in realtà una valenza generale. Eccone un esempio:
Nel trasferimento verso il campo di allenamento riuscire a farmi seguire da Mega e far rallentare il passo di Paint senza esercitare alcuna pressione ha richiesto mesi di allenamento.
È l’equilibrio che cerco, la conservazione del movimento intorno a me. Ero però rallentato dall’uno e trascinato dall’altro, ma ho creduto nel fatto che potevo controllare queste energie assegnando compiti specifici ad ogni cavallo. Il più veloce poteva essere ala nella rotazione dello schieramento a tre, mentre il più lento era il perno intorno al quale ruotare. Un leader conosce i singoli, li collega opportunamente, osserva da lontano, poi entra in squadra e conduce il gruppo.
“Be concentric” è la manovra che in campo valorizza tutto questo in un esercizio più complesso. Mega e Paint convergono in velocità verso di me. Rimango al centro e descrivo cerchi sempre più stretti, mentre loro continuano a girare parallelamente e sempre più concentrati verso la mia figura, fino a guardarci negli occhi.
Controllo dell’energia, self leadership, leadership distribuita, è la gerarchia che cerco.
Ci fa poi piacere sottolineare come il lavoro di Sarcinella risulti interessante per qualunque lettore: l’avvicinamento di un mental coach a dei cavalli, la conoscenza reciproca, la nascita della fiducia, la creazione di una squadra e il raggiungimento di risultati è materia di grande fascino, che curiosamente costituisce, allo stesso tempo, non solo un’esperienza meritevole di studio da parte dei professionisti del settore, ma anche una storia appassionante.
Conclusione
Pensieri dallo sport per allenare se stessi è un libro per coach, trainer e curiosi d’ogni genere che approccia le tematiche con un piglio assolutamente originale. I pensieri liberi ma significativi che compongono il testo sono animati da una volontà di raccontare lo spogliatoio e il maneggio scavando in profondità nel rapporto tra allenatore e atleta e addentrandosi nelle esperienze regalate dallo sport, con l’idea (per usare le parole di Bergamaschi) che sia possibile migliorare imparando a comprendere, valorizzare e finanche amare il nostro poter essere, e che (per usare le parole di Sarcinella) tutti possiamo riuscire a facilitare lo sviluppo di ogni anima.
Edito da QuiEdit nel 2018 • Pagine: 124 • Compra su Amazon
Gli autori di questo libro hanno inteso trasferire la loro esperienza professionale nell’ambito sportivo in “pensieri con mani, piedi e zoccoli”, per offrire uno stimolo a tutti coloro che vogliano provare a migliorarsi “pensando in modo diverso”. Entrambi gli autori condividono infatti il principio che il valore della persona umana consista nella sua capacità di sentire e di pensare in modo assiologico al fine di potersi migliorare. Prezzo di copertina: 14,50 euro. → VEDI SCHEDA SU AMAZON
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