“Alekos, cosa significa essere un uomo?”. “Significa avere coraggio, avere dignità. Significa lottare. E vincere”.
Oriana Fallaci, giornalista e scrittrice, conosciuta e premiata in tutto il mondo, dà forma alle parole del compagno, definendolo ora poeta, ora eroe, Alekos Panagoulis. La prima edizione di Un uomo è del luglio 1979 e in poco tempo diventa successo, terreno fertile di riconoscimenti e di polemiche.
Oriana Fallaci incontra Panagoulis nel 1973, in occasione dell’intervista che la giornalista fiorentina doveva svolgere al rivoluzionario greco a cui avevano appena
concesso la grazia dopo anni di carcere e dure torture. E in quel momento i due si innamorano, l’uno della passione dell’altro. La storia che Oriana Fallaci decide di raccontare inizia dalla fine: la fine di un eroe e della sua battaglia per la Libertà, a suon di “Zi Zi Zi! Vive, Vive, Vive!”, durante i funerali di Alekos Panagoulis in un’Atene affollata da quel popolo-piovra che, sottolinea la scrittrice, aveva abbandonato Panagoulis, lasciandolo solo contro la Montagna, il potere della Giunta.
Nel 1968 Alekos Panagoulis, studente di ingegneria, viene arrestato dopo aver piazzato due esplosivi, attentando alla vita di Georgios Papadopoulos, dittatore della Grecia dei Colonnelli. Fallendo nel suo intento, condannato a morte, Panagoulis inizia la sua battaglia contro chi ha sempre lottato, il Potere, e che Oriana Fallaci ci restituisce in pagine colme di disperazione e fallimento, coraggio e avventura. La scrittrice ora racconta i cinque anni di sevizie e torture che Panagoulis ha subìto nel carcere di Boiati, anni trascorsi a sconfiggere i sensi di colpa per non aver messo fine alla tirannia, la stessa che gli ha portato via il fratello, Giorgios, anche lui combattente della Resistenza.
Il libro, che Fallaci costruisce con i ricordi della vita trascorsa accanto al compagno, nella casa in Toscana, si addentra nella fase più dinamica, quella in cui, insieme, intraprendono il lungo viaggio della vendetta, tenuta all’oscuro da Panagouilis per tutti gli anni dell’esilio, in Italia. Rientrato ad Atene quando ormai la dittatura era caduta, Panagoulis, eletto in Parlamento, cerca di dimostrare inutilmente che gli stessi uomini della deposta Giunta, mantenevano il potere in questa democrazia di facciata. La prova schiacciante che la nuova Repubblica era solo un ponte per la vecchia tirannia dei colonnelli è costata anni di pedinamenti, minacce che portano ad una fine “sognata” dallo stesso Panagoulis che muore in un misterioso incidente stradale nel maggio 1976.
Quello di Oriana Fallaci vuole essere un passaggio di testimone della storia di Un Uomo che ha lottato per i suoi ideali, e quello di una donna che ha costantemente mantenuto il coraggio di essere la compagna di un artista e di un eroe.
Claudia Spanò