Corredato da un’ampia anteprima, ecco il riassunto della trama di La casa dei sette ponti di Mauro Corona. Il romanzo è pubblicato in Italia da Feltrinelli con un prezzo di copertina di 6,50 euro (ma online lo si può acquistare con il 15% di sconto)
La casa dei sette ponti: trama del libro
Sull’Appennino tosco-emiliano, non lontano dall’Abetone, c’è una valle stretta e tortuosa, e in fondo una casa, una piccola casa con il tetto coperto di plastica colorata e due comignoli che buttano fumo sempre, estate e inverno. Un industriale della seta torna ai boschi dove un tempo andava a far funghi e la vede, quella casa. Malgrado il fuoco acceso sembra disabitata. È incuriosito. Entra. E lì comincia la sua avventura, che lo strappa alla mesta quotidianità del danaro e del potere per precipitarlo dentro un vertiginoso delirio, che è prova e passaggio, alla scoperta di sé. Mauro Corona scrive una piccola grande storia che suona come un apologo ed è allegoria della condizione umana quando perde di vista la semplicità dei valori cardine.
Approfondimenti sul libro
In ebook La casa dei sette ponti (in pdf, epub e mobi) può essere acquistato al prezzo di 3,99 euro.
Forse per occultare quelle testimonianze di tempo e povertà, soprattutto per impedire a pioggia e neve visite inaspettate e poco gradite, qualcuno ha steso, lungo l’intera ampiezza del tetto, robusti teli di vari colori. Dal breve rettilineo prima della curva, la costruzione balza all’occhio rivelando come uno strano connubio tra una tenda coloratissima e un fortino pronto a difendersi dai curiosi.
La casa esprime un vivere umile e dignitoso non scevro di un certo mistero. Ma la visione che rallegra il cuore, passandovi accanto, sono due comignoli che sempre fumano, estate e inverno, giorno e notte, in tutte le stagioni. Stanno lassù, impiantati sul tetto rammendato, come gnomi che sbuffano col cappello storto.
Il viaggiatore distratto e frettoloso difficilmente ferma lo sguardo su quell’umile casetta. Invece la sua presenza meriterebbe attenzione. È un esempio di resistenza alle avversità della vita, alla corrosione del tempo, alla povertà accettata in silenzio. Quella casa comunica l’idea del vivere appartato e fiero di qualche anima solitaria che non chiede niente a nessuno.
L’intaglio lungo il quale si snoda la strada è sempre ombroso, stretto fra pareti alte e ripide, infiorate di alberi ritorti e stentati, sorretti da ciuffi di zolle nervose come calci di capra. Ogni tanto rocce verde scuro pencolanti e sgretolate appaiono qua e là, incombono da una parte e dall’altra come minacce. Sembrano sul punto di cadere, ma non cadono. Rimangono lassù, aggrappate al nulla, come un alpinista incrodato. Forse vogliono ricordare al viandante la precarietà dell’esistenza.
Giù in fondo, con la stessa pazienza dei pendii, scorre un torrente dall’aspetto inaccessibile, di colore scuro come la valle che lo tiene in grembo. Solo ogni tanto, nelle balze più ostiche e nei salti, l’acqua si illumina di sorrisi con bagliori lucenti e occhi d’oro. D’autunno, i funghi rotolano in basso perché la valle trema di nostalgia e silenzio, mentre le poiane fanno i loro giri, a controllare che tutto rimanga segreto.
Quella valle è uno sbrego torturato e duro, dieci chilometri lungo i quali i bordi sembrano abbracciare gli automobilisti e tirarli su, a respirare più in alto, dove c’è aria e sole…
Per la biografia e la bibliografia completa dello scrittore rimandiamo i lettori alla pagina di Wikipedia dedicata a Mauro Corona. Qui potete trovare il nostro articolo dedicato a tutti i libri di Mauro Corona.
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