Corredato da un’ampia anteprima, ecco il riassunto della trama di Come un uragano di Nicholas Sparks, romanzo edito in Italia da Sperling & Kupfer con un prezzo di copertina di 9,90 euro (ma online lo si può acquistare con il 15% di sconto). Il titolo è disponibile anche in eBook al prezzo di euro 6,99.
Come un uragano: trama del libro
È inverno, e su un’isoletta del North Carolina Paul e Adrienne incrociano i loro destini. Entrambi stanno cercando faticosamente di rimettere insieme i cocci delle proprie esistenze e in quel luogo appartato che sta per essere investito da un uragano entrano a poco a poco in confidenza. Così, riscoprono la bellezza della complicità con un altro essere umano e, soprattutto, sentono accendersi nuovamente la voglia di abbandonarsi al desiderio, all’amore. Fuori c’è la tempesta, ma la sua furia non è paragonabile alla forza dirompente del sentimento che nasce tra loro…
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Quando il sole, facendo capolino tra le nubi, aveva donato all’aria intorno a lei una particolare luminescenza, Adrienne aveva avuto l’impressione di compiere un viaggio a ritroso nel tempo. Ma, a uno sguardo più attento, aveva colto cambiamenti che la recente riverniciata non era stata in grado di nascondere: gli angoli delle finestre cominciavano a scrostarsi e c’erano macchie di umidità intorno alle tubature. Piccoli ma inequivocabili segni di decadenza davanti ai quali aveva chiuso istintivamente gli occhi, quasi per riportare magicamente la locanda all’antico splendore con un battito di ciglia.
Ora era in piedi nella cucina di casa sua e aveva appena riagganciato il telefono dopo aver parlato con la figlia. Si mise seduta al tavolo per riflettere sulla sua ultima visita alla locanda, per ricordare quei pochi giorni d’intensa felicità che una volta vi aveva trascorso. Nonostante tutti gli avvenimenti accaduti da allora, a sessant’anni Adrienne conservava ancora intatta la fiducia nell’amore, che per lei era la vera essenza di una vita piena e gratificante.
Fuori pioveva. Il rumore delle gocce che battevano sui vetri la confortava. La memoria di quei giorni lontani le suscitava sempre una ridda di emozioni contrastanti, qualcosa di simile alla nostalgia, ma più complesso. La nostalgia spesso sconfinava nel sentimentalismo; i suoi ricordi, però, erano già abbastanza romantici così com’erano, senza bisogno che l’immaginazione vi aggiungesse nulla. Li custodiva gelosamente: erano soltanto suoi e nel corso degli anni si erano trasformati in una specie di museo privato, di cui lei era la sola custode e visitatrice. Per qualche strana ragione, Adrienne era giunta alla conclusione di aver imparato molto di più in quei cinque giorni che in tutti gli anni precedenti e successivi.
Viveva da sola. I figli erano cresciuti, suo padre era morto nel 1996 e il divorzio da suo marito Jack risaliva ormai a diciassette anni prima. Sebbene i ragazzi la esortassero a trovarsi un nuovo compagno, Adrienne non ne sentiva affatto il desiderio. Non che avesse smesso di provare attrazione per l’altro sesso; anzi, quando andava al supermercato si sorprendeva spesso a guardare uomini più giovani di lei. Alcuni avevano solo pochi anni più dei suoi figli… e chissà che cosa avrebbero pensato quei giovanotti, si domandò, se avessero notato le sue occhiate. Avrebbero fatto finta di niente? Oppure le avrebbero rivolto un sorriso, lusingati dall’interesse che mostrava per loro? A ogni modo dubitava che fossero in grado di vedere, al di là dei capelli grigi e delle rughe, la donna attraente che un tempo era stata.
Comunque, il fatto di invecchiare non la spaventava, rifletté. Non desiderava tornare giovane. Magari le sarebbe piaciuto avere qualche anno di meno, questo sì, per poter salire di nuovo le scale di corsa, per riuscire a portare più di una borsa della spesa alla volta, oppure avere tutta l’energia necessaria per stare dietro ai nipoti, ma di certo non avrebbe dato il tesoro di esperienze accumulate con l’età in cambio della giovinezza. Era la consapevolezza di potersi guardare indietro e sapere di essere rimasta sempre la stessa che le permetteva di addormentarsi serena la sera.
E poi, si disse, la gioventù aveva i suoi problemi. Se li ricordava per esperienza diretta e aveva visto anche i suoi figli dibattersi nei dilemmi adolescenziali e nell’indecisione dei vent’anni. Sebbene tutti e tre fossero ormai sulla trentina, a volte si chiedeva quando la maternità avrebbe smesso di essere per lei un impegno.
Matt aveva trentadue anni, Amanda trentuno e Dan ne aveva appena compiuti ventinove, considerò. Era orgogliosa del fatto che tutti e tre i suoi figli fossero riusciti a portare a termine gli studi. Erano persone oneste, disponibili e autonome, con quelle qualità che aveva sempre cercato di sviluppare in loro. Matt si occupava di amministrazione in una ditta, Dan faceva il cronista sportivo per un canale televisivo ed entrambi erano sposati con prole. Quando andavano a trovarla per il Giorno del Ringraziamento, le dava grande soddisfazione sedersi in un angolo a osservarli mentre badavano affettuosamente ai loro bambini.
Come spesso accade, la situazione era invece un po’ più complicata per quanto riguardava sua figlia Amanda.
Jack se n’era andato di casa quando i ragazzi erano ancora adolescenti, pensò, e ognuno di loro aveva affrontato la separazione dei genitori in maniera diversa. Matt e Dan avevano sfogato l’aggressività sui campi sportivi e con qualche bravata occasionale a scuola, mentre Amanda era diventata chiusa e scostante. Essendo l’unica femmina, in mezzo a due fratelli, era sempre stata la più sensibile e soffriva molto per l’assenza del padre. Aveva cominciato a mettersi addosso vestiti che sembravano stracci, stava fuori fino a tardi la sera e, nei due anni successivi al divorzio, era passata da un amore all’altro.
Dopo la scuola, trascorreva il pomeriggio in camera sua ad ascoltare musica a volume altissimo, senza rispondere quando la madre la chiamava all’ora di cena. C’erano stati dei periodi in cui a casa non rivolgeva quasi la parola a nessuno per giorni interi.
C’era voluto qualche anno, rifletté Adrienne, ma alla fine anche Amanda aveva trovato la sua strada, scegliendo un tranquillo modo di vivere che stranamente era molto simile al suo. All’università aveva conosciuto Brent e, dopo la laurea, si erano sposati e avevano avuto subito due figli. Come per molte giovani coppie, i soldi non bastavano mai, ma Brent era estremamente accorto, al contrario di Jack. Subito dopo la nascita del primogenito aveva stipulato un’assicurazione sulla vita, solo per precauzione, diceva. Lui e Amanda erano convinti di avere un lungo futuro insieme.
Si sbagliavano.
Poco dopo essersi ammalato di una forma particolarmente aggressiva di cancro, Brent era morto. Da allora erano passati otto mesi, e intanto Amanda era caduta in una profonda depressione da cui non si era ancora ripresa. Il giorno prima, quando aveva riaccompagnato a casa i nipotini, Adrienne aveva trovato le tende delle finestre chiuse, la luce della veranda accesa e sua figlia seduta nella penombra del salotto con indosso la vestaglia e un’espressione vacua sul viso.
Era stato allora, mentre era lì in piedi davanti ad Amanda, che aveva capito che era giunto il momento di raccontarle quello che era successo.
Quattordici anni. Tanto era passato.
In tutto quel tempo Adrienne aveva confidato il suo segreto a una persona soltanto, suo padre. Ma lui non c’era più.
Sua madre era morta quando lei aveva trentacinque anni e, nonostante l’affetto che le univa, Adrienne si era sempre sentita più legata al padre. Era stato uno dei due uomini che l’avevano capita fino in fondo e ancora adesso sentiva molto la sua mancanza. Aveva condotto la vita tipica di molti della sua classe sociale e della sua generazione: era andato presto a lavorare, invece di proseguire gli studi, e per quarant’anni era rimasto nella stessa fabbrica di mobili dove guadagnava un modesto stipendio. Indossava il cappello di feltro anche d’estate, si portava dietro il pranzo in una scatoletta di metallo, e tutte le mattine si alzava alle sette meno un quarto per raggiungere a piedi la fabbrica che distava due chilometri da casa.
Per la biografia completa dello scrittore americano rimandiamo i lettori alla pagina di Wikipedia dedicata ad Nicholas Sparks. Per la bibliografia rimandiamo invece alla nostra pagina riassuntiva su tutti i libri dell’autore.
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