Corredato da un’ampia anteprima, ecco il riassunto della trama di Ogni giorno della mia vita di Nicholas Sparks, romanzo edito in Italia da Sperling & Kupfer con un prezzo di copertina di 9,90 euro (ma online lo si può acquistare con il 15% di sconto). Il titolo è disponibile anche in eBook al prezzo di euro 6,99.
Ogni giorno della mia vita: trama del libro
Di poche cose Jeremy era sicuro: non avrebbe mai lasciato New York, non si sarebbe risposato e non avrebbe mai potuto avere figli. Invece si ritrova a cercare casa nella minuscola Boone Creek con Lexie, il suo grande amore, che aspetta la loro bambina. E il giornalista rampante dagli abiti griffati all’improvviso deve affrontare vicini che impagliano cinghiali, placidi idraulici di provincia e anche un totale blocco creativo. A compensare tutto c’è però Lexie, appassionata, entusiasta e sincera, o forse no? Perché la vede incontrare di nascosto un vecchio spasimante? Chi gli svela per e-mail fatti del suo passato che lei gli aveva tenuto segreti? Forse ha ragione l’amico Alvin: poche settimane non sono sufficienti per conoscersi davvero e rivoluzionare tutta la propria esistenza. Per fortuna, la vita a due si rivela tenera, eccitante, comica, romantica, piena di progetti e desideri. Finché un evento imprevedibile stravolge di nuovo tutto.
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«Vedi, è semplice», disse Alvin. «Prima s’incontra una ragazza carina, poi la si frequenta per un po’ per verificare di essere compatibili, confrontandosi sulle grandi decisioni da prendere per la vita in comune. Per esempio, quali parenti si vanno a trovare durante le vacanze, se si preferisce abitare in una villetta o in un condominio, avere un cane oppure un gatto, e chi dei due entra in bagno per primo al mattino. Se si continua ad andare più o meno d’accordo su tutto, ci si sposa. Fin qui mi segui?»
«Come no», rispose Jeremy.
Era un freddo sabato pomeriggio di febbraio e il suo amico Alvin Bernstein lo stava aiutando a svuotare l’appartamento nell’Upper West Side. Erano ore che stavano imballando roba e c’erano scatoloni dappertutto. Quelli già pieni erano accatastati accanto alla porta d’ingresso, pronti per essere prelevati dalla ditta di traslochi; altri erano sparsi in giro in vari stadi di riempimento. A colpo d’occhio sembrava che un diavolo della Tasmania, irrompendo all’improvviso, si fosse divertito a devastare la casa prima di scomparire in un lampo. Jeremy era incredulo di fronte alla quantità di cose accumulate nel corso degli anni, un fatto che la sua fidanzata Lexie Darnell aveva sottolineato per tutta la mattina. Venti minuti prima lei aveva gettato la spugna ed era uscita a pranzo con la futura suocera, lasciandoli lì a sbrigarsela da soli.
«Allora, mi vuoi spiegare che cosa stai facendo?» chiese Alvin.
«Esattamente quello che hai detto.»
«Non è vero. Hai invertito l’ordine. Vuoi arrivare direttamente al solenne ‘Sì’ prima ancora di aver capito se voi due siete fatti l’uno per l’altra. La conosci appena.»
Jeremy riversò in uno scatolone gli indumenti che stavano in un cassetto. «Ti assicuro che la conosco bene», tagliò corto, sperando che l’altro cambiasse argomento.
Alvin raccolse le pile di carte sulla scrivania e le gettò nello stesso scatolone che stava riempiendo Jeremy. Essendo il suo migliore amico, si sentiva in diritto di esprimere fino in fondo la propria opinione.
«Voglio parlarti sinceramente, e tu dovresti sapere che la tua famiglia la pensa come me. Il punto è che non conosci abbastanza Lexie per trasferirti laggiù da lei. E men che meno per sposarla. Avete trascorso solo una settimana insieme. Non è come con Maria», aggiunse, riferendosi alla ex moglie di Jeremy. «Ricordo bene che voi due vi eravati frequentati per un anno prima di arrivare al matrimonio.»
Jeremy tirò fuori le carte dallo scatolone e le rimise sulla scrivania. «E con questo?»
«Senti, in che modo reagiresti tu se ti annunciassi che ho appena incontrato una ragazza fantastica, e che ho deciso di rinunciare alla carriera, di abbandonare amici e parenti e di trasferirmi al Sud per sposarla? Per esempio, quella… come si chiama… Rachel?»
Rachel lavorava nel ristorante della nonna di Lexie, e Alvin l’aveva conosciuta durante la sua breve visita a Boone Creek. Si era spinto fino al punto di invitarla a New York.
«Ti farei le mie congratulazioni.»
«Ma per favore! Non ti ricordi che cosa mi hai detto quando volevo sposare Eva?»
«Sì, però in quel caso era diverso.»
«Oh, capisco. Perché tu sei più maturo di me.»
«Anche, e poi c’è il fatto che Eva non era proprio il tipo di donna da sposare.»
In effetti, Alvin non poteva dargli torto. Mentre Lexie faceva la bibliotecaria in una cittadina di provincia, e ambiva a mettere su famiglia, Eva era un’artista del tatuaggio di Jersey City. Era lei l’artefice della maggior parte dei disegni che gli ricoprivano le braccia, oltre che dei piercing alle orecchie che lo facevano sembrare un ex galeotto. Ma la cosa non lo aveva turbato minimamente; era stato il convivente della ragazza – di cui Alvin ignorava l’esistenza – a costringerlo alla fine a interrompere la relazione.
«Persino Maria ritiene che questa sia una pazzia.»
«Glielo hai detto?»
«Ma certo. Noi parliamo di tutto.»
«Sono contento che tu sia rimasto così amico della mia ex moglie. Ma la cosa non riguarda né lei, né te.»
«Sto solo tentando di farti ragionare. Stai accelerando troppo. Tu non conosci Lexie.»
«Perché continui a ripeterlo?»
«Intendo insistere finché non ammetterai che in realtà siete due estranei.»
«Che cosa?»
«Mi hai sentito. Dimmi qual è il suo secondo nome.»
Jeremy lo guardò stupito. «E questo che cosa c’entra?»
«Niente, ma se stai per impalmarla, non credi che dovresti essere in grado di rispondere alla domanda?»
Jeremy aprì la bocca per replicare, poi si rese conto che in effetti non lo sapeva. Lexie non ne aveva mai accennato, né lui si era preoccupato di chiederglielo. Approfittando della sua esitazione, Alvin proseguì implacabile.
«Bene, e che mi dici di altre informazioni basilari? In quale facoltà si è laureata, per esempio? Chi erano i suoi amici all’università? Qual è il suo colore preferito? Le piace il pane bianco o integrale? Quali sono i suoi gusti televisivi e cinematografici? E che genere di libri legge? Almeno sai quanti anni ha?»
«Intorno ai trenta», rispose Jeremy vago.
«Questo l’ho capito anch’io.»
«Sono quasi sicuro che abbia trentun anni.»
«Ne sei ‘quasi sicuro’? Ma ti rendi conto che è ridicolo? Non puoi sposare una persona di cui non conosci nemmeno l’età.»
Jeremy aprì un secondo cassetto e lo svuotò in un’altra scatola. Gli era venuto il sospetto che Alvin avesse ragione, ma non voleva ammetterlo. Si limitò a fare un profondo sospiro.
«Non sei felice che finalmente io abbia trovato qualcuno?» chiese.
«Sono felice per te. Però non credevo che avessi sul serio intenzione di lasciare New York e di sposarla. So che è una donna eccezionale. Lo penso davvero, e se tra un anno o due andrete ancora d’amore e d’accordo, sarò io stesso a trascinarti all’altare. Ma stai affrettando le cose, e non ne vedo il motivo.»
Jeremy si girò a guardare fuori e scorse i mattoni grigi coperti di fuliggine che incorniciavano le finestre rettangolari dell’edificio adiacente. Immagini sfocate si intravedevano dietro ai vetri: una ragazza che parlava al telefono; un uomo avvolto in un asciugamano che si dirigeva verso il bagno; una donna che stirava davanti alla televisione accesa. In tutto il tempo che aveva abitato lì, non aveva mai scambiato una parola con i suoi vicini.
«Lei è incinta», disse infine.
Per un attimo Alvin pensò di aver sentito male. Ma notando l’espressione del suo viso, comprese che l’amico non scherzava.
«Aspetta un bambino?»
«È una bambina.»
Alvin cadde sul letto come se le gambe gli avessero ceduto di colpo. «Perché non me lo hai detto prima?»
«Lexie non vuole che lo sappia nessuno. Perciò tienitelo per te, capito?»
«Sì», rispose lui, perplesso. «Certo.»
«E c’è un’altra cosa.»
Alvin alzò lo sguardo, e Jeremy gli posò una mano sulla spalla. «Vorrei che tu fossi il mio testimone di nozze.»
Com’era potuto accadere?
Il giorno seguente, mentre camminava con Lexie nel reparto giocattoli di un grande magazzino, Jeremy faticava a trovare risposta. L’interrogativo non riguardava la gravidanza; quella era una notte che non avrebbe mai dimenticato. Però, a dispetto dell’atteggiamento spavaldo assunto davanti ad Alvin, certe volte aveva l’impressione di recitare una parte in una commedia romantica, in cui tutto poteva succedere e niente era certo fino ai titoli di coda.
La catena di eventi che lo aveva portato fin lì era a dir poco bizzarra. A quanti capitava di recarsi in una cittadina di provincia per scrivere un articolo per una rivista scientifica, d’incontrare una bibliotecaria e innamorarsi perdutamente di lei nel giro di pochi giorni? E chi deciderebbe di rinunciare a condurre un programma televisivo e di lasciare New York per trasferirsi a Boone Creek, nel North Carolina, una località che era solo un puntino sulla carta geografica?
Questo non significava che avesse dei ripensamenti. Al contrario, osservando Lexie che sceglieva tra i mucchi di Big Jim e di Barbie un regalo da portare ai numerosi nipoti del suo fidanzato, Jeremy si sentiva più sicuro che mai della decisione presa. Sorrise, immaginando il genere di esistenza che lo aspettava. Cenette tranquille, lunghe passeggiate, risate e coccole sul divano davanti alla televisione. Belle cose, di quelle che contano davvero. Non era tanto ingenuo da credere che loro due non avrebbero mai litigato, ma confidava che avrebbero felicemente superato ogni tempesta, giungendo alla conclusione che erano fatti l’uno per l’altra. Nell’insieme, la vita sarebbe stata meravigliosa.
Per la biografia completa dello scrittore americano rimandiamo i lettori alla pagina di Wikipedia dedicata ad Nicholas Sparks. Per la bibliografia rimandiamo invece alla nostra pagina riassuntiva su tutti i libri dell’autore.
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