Corredato da un’ampia anteprima, ecco il riassunto della trama di L’ombra del tuo sorriso di Mary Higgins Clark. Il romanzo è pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer con un prezzo di copertina di 10,90 euro (ma online lo si può acquistare con il 15% di sconto)
L’ombra del tuo sorriso: trama del libro
Olivia Morrow sa di non avere più molto tempo. A ottantadue anni e con poco da vivere, si trova di fronte a una decisione difficile: rivelare un antico segreto di famiglia o portarlo con sé nella tomba. La sua defunta cugina, suor Catherine, dopo essersi prodigata fino alla fine per i bambini malati fondando numerosi ospedali, è in procinto di essere dichiarata santa. L’inaspettata guarigione di un paziente di quattro anni in condizioni disperate ha infatti indotto la Chiesa cattolica ad avviare il processo di beatificazione. Ma Olivia sa anche per certo che la donna ha avuto una relazione clandestina con Alex Gannon e che il frutto di quel peccato è stato dato in adozione. Due generazioni dopo, la discendente di quella unione è Monica Farrell, la pediatra che dovrà testimoniare davanti al tribunale ecclesiastico in merito al presunto miracolo. E che, dopo la scomparsa di Gannon, è l’unica erede della sua fortuna. Olivia si dibatte nell’incertezza: raccontando la verità tradirebbe il volere di Catherine; tacendola priverebbe la ragazza dell’eredità. Ignora, però, che quel patrimonio è stato sperperato dai membri della Fondazione Gannon e in particolare dai nipoti Greg e Peter, da sempre ben attenti a mascherare i loro stili di vita eccessivi con la filantropia. Le parole di Olivia potrebbero essere il colpo fatale e loro ne sono consapevoli. Tanto che, per impedire a lei di parlare e a Monica di venire a conoscenza del segreto, non si fermeranno davanti a nulla.
Approfondimenti sul libro
L’ebook di L’ombra del tuo sorriso (in pdf, epub e mobi) può essere acquistato al prezzo di euro 6,99.
Per un attimo lanciò un’occhiata fuori della finestra e in lontananza vide un elicottero compiere il suo lento tragitto sopra l’East River.
Il mio percorso sta finendo, rifletté, poi si rese conto che Clay stava aspettando una sua reazione.
«Due settimane», disse. Non era una domanda. Diede uno sguardo all’antico orologio sulla libreria dietro la scrivania di Clay. Segnava le nove e dieci. E per fortuna era lunedì, quindi l’inizio delle due settimane.
Lui le stava rispondendo: «Al massimo tre. Mi dispiace, Olivia. Avevo sperato…»
«Non preoccuparti», lo interruppe frettolosamente lei. «Ho ottantadue anni. Quello che mi preoccupa è finire in una casa per anziani o diventare un tremendo peso per tutti. Sapere che mi rimane pochissimo tempo, ma che potrò continuare a ragionare lucidamente e a muovermi senza bisogno di aiuto è un dono incommensurabile.» La sua voce si affievolì.
Clay Hadley socchiuse gli occhi. Capiva l’espressione turbata che aveva cancellato la serenità dal volto di Olivia. Ancora prima che lei parlasse, sapeva cosa avrebbe detto. «Clay, lo sappiamo solo tu e io.»
Lui annuì.
«Abbiamo il diritto di continuare a nascondere la verità?» domandò Olivia, fissandolo. «Mia madre pensava di sì. Voleva portarla con sé nella tomba, ma all’ultimo momento, quando solo tu e io eravamo presenti, si era sentita costretta a rivelarcela. Per lei era diventata una questione di coscienza. E malgrado tutto il bene che Catherine aveva fatto nella sua vita di suora, la sua reputazione è sempre stata adombrata dal sospetto che, in passato, proprio prima di entrare in convento, avesse avuto una relazione.»
Hadley esaminò il volto di Olivia Morrow. Neppure le rughe attorno agli occhi e alla bocca, il leggero tremore del collo, il modo in cui si chinava in avanti per cogliere tutto ciò che lui diceva, sminuivano quei lineamenti finemente cesellati. Il padre di Clay era stato il cardiologo della madre di Olivia e lui aveva preso il suo posto quando era andato in pensione. Cinquant’anni appena compiuti, non ricordava un momento in cui la famiglia Morrow non avesse fatto parte della sua vita. Olivia lo aveva incantato fin da bambino, già allora lui riconosceva la sua eleganza. In seguito aveva appreso che in quel periodo lavorava ancora come commessa da B. Altman’s, il famoso grande magazzino sulla Quinta Avenue, e che il suo stile era frutto degli acquisti di fine stagione a prezzi stracciati. Non si era mai sposata e quando, anni prima, era andata in pensione, era membro del consiglio di amministrazione e dirigente di Altman’s.
Lui aveva incontrato sua cugina Catherine solo poche volte, quando era già una leggenda: la suora che aveva fondato sette ospedali per bambini disabili, luoghi dedicati alla cura e alla ricerca di mezzi per alleviare la sofferenza dei corpi e delle menti.
«Sai che molte persone ritengono che la guarigione di un bambino con un tumore cerebrale sia un miracolo e lo attribuiscono all’intercessione di Catherine?» domandò Olivia. «Stanno valutando la sua beatificazione.»
A Clay Hadley si seccò la bocca. «No, non lo sapevo.» Non essendo cattolico, comprese solo vagamente che la Chiesa avrebbe potuto dichiarare suor Catherine una santa, degna di essere venerata dai fedeli.
«Naturalmente questo vuole dire che indagheranno sulla sua maternità e che quelle brutte voci riemergeranno e quasi certamente annulleranno il processo di beatificazione», aggiunse Olivia in tono rabbioso.
«Olivia, c’era un motivo per cui né suor Catherine né tua madre hanno mai rivelato il nome del padre di suo figlio.»
«Catherine non l’ha mai fatto, mia madre sì.»
Olivia appoggiò le mani sui braccioli della poltrona, facendo capire a Clay che stava per alzarsi. Clay balzò in piedi e aggirò la scrivania a passi rapidi per un uomo corpulento come lui. Sapeva che alcuni suoi pazienti lo chiamavano «Clay, il cardiologo ciccione». Con voce allegra e uno scintillio negli occhi, aveva imparato a perfezione la scena, raccomandava a tutti: «Lasciate perdere me e badate a perdere peso. Guardo la foto di un cono di gelato e ingrasso di due chili. È la mia croce». Poi prese tra le sue le mani di Olivia e la baciò dolcemente.
Lei, senza volerlo, si ritrasse nel sentire la sua corta e grigia barba sfiorarle la guancia, poi, per nascondere quella reazione, rispose al bacio. «Clay, che le mie condizioni di salute restino tra noi. Lo dirò presto alle poche persone rimaste cui importerà.» S’interruppe, poi, e, in tono ironico, soggiunse: «In verità farei meglio a dirlo molto presto. Forse per mia fortuna, non mi è rimasto un solo parente». Si bloccò di nuovo, rendendosi conto che ciò che aveva appena detto non era vero.
In punto di morte sua madre le aveva rivelato che Catherine, appena si era resa conto di essere incinta, aveva trascorso un anno in Irlanda, dove aveva dato alla luce un figlio. Il bambino era stato adottato dai Farrell, una coppia scelta dalla Madre Superiora dell’ordine religioso in cui era entrata Catherine. Il piccolo era stato chiamato Edward ed era cresciuto a Boston.
Da quel giorno ho seguito le loro vite, pensò Olivia. Edward si era sposato a quarantadue anni, sua moglie è morta da tempo e lui circa cinque anni fa. La loro figlia, Monica, ha ora trentun anni ed è pediatra al Greenwich Village Hospital. Catherine era mia cugina, sua nipote è mia cugina. È la mia unica parente e neppure sa che esisto.
Ora, nel liberare le mani dalla presa di Clay, disse: «Alla fin fine Monica, che dedica la vita a occuparsi di neonati e bambini piccoli, è diventata come sua nonna. Ti rendi conto di cosa vorrebbero dire per lei tutti quei soldi?»
«Olivia, non credi alla redenzione? Pensa a ciò che il padre del figlio di Catherine ha fatto per il resto della sua vita. Pensa alle vite che ha salvato. E che ne dici della famiglia di suo fratello? Sono noti filantropi. Pensa a ciò che una rivelazione simile significherebbe per loro.»
«Ci sto pensando ed è questo che devo valutare. Monica Farrell è l’erede legittima della rendita di quei brevetti. Alexander Gannon era suo nonno, e nel testamento ha lasciato tutto ai suoi discendenti, se ne fosse esistito qualcuno, e solo in seconda istanza al fratello. Ti telefonerò, Clay.»
Il dottor Clay Hadley attese che la porta dello studio si chiudesse, poi sollevò il ricevitore e compose un numero che solo poche persone conoscevano. Nel sentire rispondere una voce nota, non perse tempo con i preliminari. «È esattamente come temevo. Conosco Olivia… parlerà.»
«Non possiamo permetterlo», rispose in tono piatto la persona all’altra estremità della linea telefonica. «Devi assicurarti che non lo faccia. Perché non le hai somministrato qualcosa? Con la sua patologia nessuno metterebbe in dubbio la sua morte.»
«Che tu ci creda o no, non è tanto semplice uccidere qualcuno. E se riuscisse a farle avere la prova prima che io riesca a fermarla?»
«In tal caso stipuliamo una doppia assicurazione. È triste a dirsi ma, di questi tempi, un’aggressione letale a una giovane e attraente donna a Manhattan non è di certo un evento straordinario. Me ne occuperò immediatamente.»
Per la biografia e la bibliografia completa della scrittrice americana rimandiamo i lettori alla pagina di Wikipedia dedicata a Mary Higgins Clark.
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