Corredato da un’ampia anteprima, ecco il riassunto della trama di La sfera del buio di Stephen King, romanzo edito in Italia da Sperling & Kupfer con un prezzo di copertina di 14,50 euro (ma online lo si può acquistare con il 15% di sconto). Il titolo è disponibile anche in eBook al prezzo di euro 7,99.
La sfera del buio: trama del libro
Roland di Gilead, Eddie, Susannah e Jake sono intrappolati in una carrozza di Blaine il Moro, il treno teleguidato dalla stessa intelligenza malefica che ha sterminato la cittadina di Lud. L’ultimo cavaliere si salva vincendo una sfida davvero particolare… solo per ritrovarsi in un’America alternativa, spopolata da una misteriosa superinfluenza. In un mondo che “va avanti” sempre più rovinosamente, è infatti facile sconfinare in luoghi e tempi paralleli attraverso le insidiose porte per l’altrove via via più frequenti. Nello spiegare ai suoi compagni di avventura che cosa sia questo fenomeno, Roland è costretto a rituffarsi nel proprio lontanissimo passato e narra la tragica storia di Susan Delgado, del loro amore immortale…
LA sfera del buio è il quarto volume della saga che si ispira al poema di Robert Browning Childe Roland alla Torre Nera giunse.
Il primo volume, L’ultimo cavaliere, racconta come Roland di Gilead insegue e infine raggiunge l’uomo in nero, che si millantava amico del padre di Roland ma era in realtà al servizio di Marten, potente stregone. Prendere il semiumano Walter non è lo scopo ultimo di Roland, ma solo un mezzo per un fine: Roland vuole giungere alla Torre Nera nella speranza di arrestare, e forse persino far regredire, il processo di sempre più rapida distruzione del Medio-Mondo.
Roland è una sorta di cavaliere, ultimo della sua stirpe, e la Torre è la sua ossessione, la sua unica ragione di vita quando lo incontriamo per la prima volta. Veniamo a sapere che Marten, il quale ha sedotto la madre di Roland, ha costretto il figlio a una precoce iniziazione. Marten si aspetta che Roland non superi la prova e sia «spedito a ovest», privato per sempre delle pistole del padre. Ma Roland manda in fumo i suoi piani, grazie soprattutto alla scelta astuta dell’arma con cui battersi.
Scopriamo che il mondo del cavaliere ha inquietanti ma radicate correlazioni con il nostro. Di questo legame veniamo a conoscenza quando Roland, a una stazione di posta nel deserto, trova Jake, un bambino della New York del 1977. Ci sono delle porte tra il mondo di Roland e il nostro; una di esse è la morte ed è proprio così che Jake giunge nel Medio-Mondo, dopo essere stato spinto sulla Quarantatreesima e travolto da un’automobile. A «spacciarlo» è stato un uomo di nome Jack Mort… ma nascosto nella testa di Mort a guidare le sue mani omicide in quell’occasione c’era Walter, l’antico nemico di Roland.
Prima che Jake e Roland raggiungano Walter, Jake muore di nuovo… questa volta perché il pistolero, davanti alla straziante scelta tra quel figlio simbolico e la Torre Nera, decide per la Torre. Le ultime parole di Jake prima di piombare nell’abisso sono: «Vai allora. Ci sono altri mondi oltre a questo».
Il confronto finale tra Roland e Walter ha luogo sulla sponda del Mare Occidentale. In una lunga notte di conciliabolo l’uomo in nero predice a Roland il suo futuro con un mazzo di tarocchi. Tre sono le carte che richiamano in particolare l’attenzione di Roland: il Prigioniero, la Signora delle Ombre e la Morte («ma non per te, pistolero»).
Il secondo volume, La chiamata dei tre, comincia davanti al Mare Occidentale quando Roland si sveglia dal sonno che lo ha colto dopo il duello con la personificazione della sua antica nemesi, Walter, che ora trova morto da tempo, ossa in un ossario. Lo stanco cavaliere viene aggredito da un’orda di «aramostre» carnivore e prima che possa sfuggire al loro attacco viene ferito gravemente e perde l’indice e il medio della mano destra. I morsi delle orrende creature lo hanno anche avvelenato e quando riprende il suo viaggio verso nord lungo la sponda del Mare Occidentale le sue condizioni sono già precarie… forse senza speranza.
Sulla spiaggia trova tre porte solitarie, ciascuna delle quali si apre sulla città di New York in tre quando diversi. Dal 1987 Roland trae Eddie Dean, un prigioniero dell’eroina. Dal 1964 trae Odetta Susannah Holmes, una donna che ha perso la parte inferiore delle gambe in un incidente avvenuto in una stazione della metropolitana… non per caso. Odetta è senza dubbio una signora delle ombre, una giovane donna di colore politicamente impegnata che nasconde dentro di sé una seconda, perfida personalità. L’essere in agguato, la scaltra e violenta Detta Walker, è deciso più che mai a uccidere Roland e Eddie nel momento in cui il pistolero la trasferirà nel Medio-Mondo.
Tra questi due momenti del passato, di nuovo nel 1977, Roland penetra nella diabolica mente di Jack Mort, colui che già due volte ha fatto del male a Odetta/Detta. «Morte», ha detto l’uomo in nero a Roland, «ma non per te, pistolero.» Non è Mort infatti il terzo personaggio della previsione di Walter; Roland impedisce a Mort di assassinare Jake Chambers e poco dopo Mort muore sotto le ruote dello stesso treno che nel 1959 ha tranciato le gambe a Odetta. Roland non riesce dunque a trasferire lo psicopatico nel Medio-Mondo, ma, si domanda, chi potrebbe desiderare una simile compagnia?
Ha tuttavia un prezzo da pagare chi si ribella a un futuro pronosticato: non è forse sempre così? Ka, larva, avrebbe detto Cort, il vecchio insegnante di Roland. Così vuole la grande ruota che non smette mai di girare. Attento a non finirci davanti quando si muove o finirai schiacciato. E buonanotte al tuo stupido cervello e alle tue inutili sacche di viscere e acqua.
Roland pensa di aver forse rispettato la profezia nell’aver tratto una donna in cui convivono due personalità, Odetta, ma quando costei si fonde con Detta nell’unica personalità di Susannah (grazie soprattutto all’amore e al coraggio di Eddie Dean), il cavaliere capisce di essersi sbagliato. E le sue preoccupazioni non si esauriscono qui: Roland è anche tormentato dal ricordo di Jake, il bambino che morendo ha parlato di altri mondi. Il cavaliere ha il sospetto che quel bambino non ci sia mai stato. Impedendo a Jack Mort di spingere Jake sotto l’automobile che avrebbe dovuto ucciderlo, Roland ha dato origine a un paradosso temporale che lo strazia. E, nel nostro mondo, esso sta straziando anche Jake Chambers.
Terre desolate, il terzo volume della serie, ha inizio da questo paradosso. Dopo aver ucciso un orso gigantesco che porta il duplice nome di Mir (attribuitogli dagli Antichi che ne erano terrorizzati) o Shardik (come lo hanno battezzato i Grandi Antichi che lo hanno costruito… perché l’orso è in realtà un cyborg), Roland, Eddie e Susannah trovano, seguendo le sue tracce, il Sentiero del Vettore. Sono sei i Vettori che uniscono tra di loro i Dodici Portali disposti ai confini del Medio-Mondo. Nel punto in cui tutte le linee diametrali s’intersecano, al centro del mondo di Roland, forse al centro di tutti i mondi, il cavaliere è certo che lui e i suoi amici troveranno infine la Torre Nera.
Frattanto Eddie e Susannah non sono più prigionieri del mondo di Roland. Innamorati e in procinto di diventare a loro volta pistoleri, sono diventati consapevoli protagonisti dell’avventura e s’incamminano spontaneamente sul Sentiero del Vettore.
In un cerchio parlante non lontano dal Portale dell’Orso lo strappo temporale viene ricucito, il paradosso si risolve e finalmente sopraggiunge il vero terzo personaggio della Chiamata. Jake ritorna al Medio-Mondo in conclusione di un periglioso rito durante il quale tutti e quattro – Jake, Eddie, Susannah e Roland – ricordano il volto dei loro padri e si comportano con onore. Poco dopo il gruppo diventa un quintetto, quando Jake fa amicizia con un bimbolo (una sorta di incrocio tra un tasso, un procione e un cane, con una limitata capacità di parola). Jake battezza il suo nuovo amico con il nome di Oy.
La via dei pellegrini li conduce verso Lud, un luogo di ruderi urbani dove i Pube e i Grigi, superstiti degenerati di due antiche fazioni, perpetuano le vestigia di un vecchio conflitto. Prima di giungere alla città, passano per un borgo che si chiama Crocefiume, dove vivono ancora alcuni degli antichi abitanti. Costoro riconoscono in Roland un superstite dei tempi che furono, prima che il mondo «andasse avanti», e rendono onore a lui e ai suoi compagni. Sono questi vecchi a rivelare al gruppo l’esistenza di un treno monorotaia che ancora parte da Lud per inoltrarsi nelle terre desolate lungo il Sentiero del Vettore, in direzione della Torre Nera.
Jake ne è spaventato, ma non del tutto sorpreso: prima di lasciare New York si è procurato due volumetti in una libreria gestita da un uomo con l’inquietante nome di Calvin Torre. L’uno è un libro di indovinelli a cui mancano le pagine delle risposte. L’altro, Charlie Ciu-ciu, è un raccontino che narra di un treno. È un raccontino divertente, sembrerebbe… eppure non diverte Jake, che vede in Charlie qualcosa di poco rassicurante. Qualcosa che fa paura. E Roland sa qualcosa di più: nella Lingua Eccelsa del suo mondo, la parola char significa morte.
Prima che i viaggiatori riprendano il cammino, Zia Talitha, la matriarca di Crocefiume, regala a Roland una croce d’argento. Ormai in prossimità di Lud, il gruppo trova un aereo del nostro mondo, un caccia tedesco degli anni Trenta. Incastrato nell’abitacolo dell’aereo caduto c’è il cadavere mummificato di un gigante, quasi certamente David Quick, leggendario fuorilegge.
Durante l’attraversamento del pericolante ponte sul fiume Send, poi, un incidente per poco non costa la vita a Jake e Oy. Mentre Roland, Eddie e Susannah sono distratti da questo precipitare di eventi, sul gruppo si abbatte Gasher, bandito in fin di vita e molto pericoloso. Gasher rapisce Jake e scende nel sottosuolo per andare a consegnarlo a Tick-Tock, ultimo condottiero dei Grigi. Il vero nome di Tick-Tock è Andrew Quick: è il pronipote dell’uomo morto mentre tentava di atterrare a bordo di un aereo proveniente da un altro mondo.
Mentre Roland (aiutato da Oy) si getta all’inseguimento di Jake, Eddie e Susannah trovano la Culla di Lud, dove veglia Blaine il Mono. Blaine è l’ultimo residuo terrestre dell’imponente sistema computerizzato nascosto nelle viscere della città di Lud. Promette ai viaggiatori di portarli al capolinea della monorotaia se sapranno risolvere il suo quesito; in caso contrario, dichiara, darà loro un passaggio fino a un altro capolinea, quello definitivo… la loro morte, in altre parole. E non mancherebbe loro la compagnia, perché Blaine ha intenzione di sprigionare grandi scorte di gas nervino per sterminare tutti i sopravvissuti di Lud, Pube, Grigi o pistoleri che siano.
Per la biografia e la bibliografia completa dello scrittore del Maine rimandiamo i lettori alla pagina di Wikipedia dedicata a Stephen King.
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