Corredato da un’ampia anteprima, ecco il riassunto della trama di L’uomo duplicato di José Saramago. Il romanzo è pubblicato in Italia da Einaudi con un prezzo di copertina di 14,00 euro (ma online lo si può acquistare con il 15% di sconto)
L’uomo duplicato: trama del libro
Protagonista del romanzo è un professore di Storia di scuola media dal nome altisonante, Tertuliano Màximo Afonso. Separato dalla moglie senza ricordare né perché si è sposato né perché ha divorziato, ha difficoltà nelle relazioni col prossimo e si può definire un depresso. Conduce una vita solitaria e noiosa, fino al giorno in cui non fa una scoperta sensazionale: dietro consiglio di un collega, noleggia una commedia leggera in videocassetta ed eccolo faccia a faccia con una comparsa che, ben più che somigliargli, è lui. Un autentico doppio, la cui esistenza travolge quella di Tertuliano, che da quel momento farà di tutto per scoprire chi sia quell’attore, cosa faccia, che storia abbia, e si immerge così in un’inquietante realtà parallela, ricca di suspense e di spunti di riflessione sull’identità.
In ebook L’uomo duplicato (in pdf, epub e mobi) può essere acquistato al prezzo di 6,99 euro.
Ormai nell’autobus che lo lascerà vicino al palazzo in cui vive da una mezza dozzina di anni, cioè da quando ha divorziato, Máximo Afonso, serviamoci qui della versione abbreviata del nome perché a nostro modo di vedere l’ha autorizzata colui che ne è l’unico signore e padrone, ma principalmente perché la parola Tertuliano, trovandosi tanto vicina, appena due righe sopra, verrebbe a nuocere gravemente alla scioltezza della prosa, Máximo Afonso, dicevamo, si è ritrovato a domandarsi, tutt’a un tratto intrigato, tutt’a un tratto perplesso, quali strani motivi, quali particolari ragioni potevano mai aver portato il collega di Matematica, non si era ancora detto che il tal collega è di Matematica, a consigliargli con tanta insistenza il film che era venuto a noleggiare, quando la verità è che, fino a oggi, la cosiddetta settima arte non era mai stata argomento di conversazione fra loro due. La raccomandazione sarebbe ancora comprensibile se si trattasse di una buona pellicola, di quelle indiscutibili, in tal caso il piacere, la soddisfazione, l’entusiasmo per la scoperta di un’opera di alta qualità estetica potrebbero avere obbligato il collega, durante il pranzo a mensa o nell’intervallo fra due lezioni, a tirarlo concitatamente per la manica e dirgli, Non ricordo che abbiamo mai parlato di cinema, ma ora glielo dico, mio caro, deve vedere, è assolutamente indispensabile che veda Chi cerca trova, giusto il titolo del film che Tertuliano Máximo Afonso ha in cartella, informazione quest’ultima che pure mancava. Allora il professore di Storia avrebbe domandato, E in quale cinema lo danno, al che quello di Matematica avrebbe replicato, rettificando, Non lo danno, lo hanno dato, il film ha già quattro o cinque anni, non capisco come abbia potuto sfuggirmi quando è uscito, e subito dopo, senza pausa, inquieto per la possibile inutilità del consiglio che stava offrendo con tanto fervore, Ma forse lo ha già visto, No, al cinema ci vado poco, mi accontento di quello che c’è in televisione, e comunque, Ma allora dovrebbe vederlo, lo trova in qualsiasi negozio specializzato, lo noleggi se non le va di comprarlo. Il dialogo avrebbe potuto svolgersi più o meno in questa maniera se il film avesse meritato elogi, ma le cose, in realtà, sono andate con meno ditirambi, Non per intromettermi nella sua vita, aveva detto il professore di Matematica mentre sbucciava un’arancia, ma da un po’ di tempo a questa parte la trovo un po’ abbacchiato, e Tertuliano Máximo Afonso aveva confermato, È vero, sono un po’ giù, Problemi di salute, Non credo, a quanto posso saperne non sono malato, il fatto è che tutto mi stanca e mi annoia, questa maledetta routine, questa ripetizione, questo segnare il passo, Si distragga, amico, distrarsi è sempre stato il miglior rimedio, Mi consenta di dirle che distrarsi è il rimedio di chi non ne ha bisogno, Buona risposta, non c’è dubbio, eppure qualcosa dovrà farla per uscire dal marasma in cui si trova, Dalla depressione, Depressione o marasma, tant’è, l’ordine dei fattori è arbitrario, Ma non l’intensità, Cosa fa oltre alle lezioni, Leggo, ascolto musica, di tanto in tanto mi affaccio in un museo, E al cinema, ci va, Il cinema lo frequento poco, mi accontento di quello che c’è in televisione, Potrebbe comprare qualche video, organizzare una collezione, una videoteca, come si dice ora, Sì, veramente potrei, il peggio è che già manca lo spazio per i libri, Allora li noleggi, è la soluzione migliore, Ho un certo numero di video, documentari scientifici, scienze naturali, archeologia, antropologia, arti in generale, m’interessa anche l’astronomia, argomenti di questo genere, Va tutto bene, ma ha bisogno di distrarsi con qualche storia che non occupi troppo spazio nella testa, per esempio, visto che l’astronomia le interessa, immagino che altrettanto le potrebbero interessare la fantascienza, le avventure nello spazio, le guerre stellari, gli effetti speciali, Come la vedo e intendo io, sono proprio gli effetti speciali a essere il peggior nemico dell’immaginazione, quella furbata misteriosa, enigmatica, che agli esseri umani è costata tanta fatica inventare, Mio caro, lei esagera, Nient’affatto, a esagerare sono piuttosto quelli che vogliono convincermi che in meno di un secondo, con uno schiocco delle dita, si piazzi una nave spaziale a centomila milioni di chilometri di distanza, Deve riconoscere che per creare quegli effetti che lei tanto disdegna, ci vuol pure immaginazione, Sì, ma è la loro, non è la mia, Avrà sempre la facoltà di usare la sua cominciando dal punto cui sia giunta quella loro, Vabbè, duecentomila milioni di chilometri invece di cento, Non dimentichi che quella che oggi chiamiamo realtà ieri era immaginazione, pensi a Jules Verne, Sì, ma la realtà dei nostri giorni è che per andare su Marte, per esempio, e in termini astronomici si può addirittura dire che Marte sia lì dietro l’angolo, sono necessari niente di meno che nove mesi, poi bisognerà restarci ad aspettare altri sei mesi finché il pianeta sia di nuovo nel punto ottimale per poter rientrare, e infine fare un altro viaggio di nove mesi per arrivare alla Terra, totale, due anni di madornale scocciatura, un film su un viaggio a Marte in cui la verità dei fatti fosse rispettata sarebbe la più noiosa pizza che si sia mai vista, Ora capisco perché si annoia, Perché, Perché non c’è niente che l’accontenti, Mi accontenterei di poco, se lo avessi, Qualcosa ce l’avrà pure, una carriera, un lavoro, a prima vista non le trovo alcun motivo per lagnarsi, Sono la carriera e il lavoro che hanno me, non io loro, Di questo male, supponendo che lo sia realmente, ci lagniamo tutti, anch’io vorrei essere conosciuto come un genio della Matematica invece del mediocre e rassegnato professore di un istituto di scuola media che non potrò far altro che continuare a essere, Io non mi piaccio, probabilmente è questo il problema, Se lei mi vedesse come un’equazione a due incognite potrei magari offrirle le mie capacità di specialista, ma, trattandosi di una incompatibilità di questo calibro, la mia scienza servirebbe solo a complicarle la vita, perciò le suggerisco di distrarsi vedendo qualche film come se prendesse dei tranquillanti, non certo di cominciare a dedicarsi alle scienze matematiche, che ti spremono le meningi, Ha qualche idea, Idea di che, Di un film interessante, che valga la pena, Di certo non ne mancano, entri nel negozio, faccia un giro e scelga, Me ne suggerisca almeno uno. Il professore di Matematica pensò, pensò e infine disse, Chi cerca trova, Che cos’è, Un film, me lo ha chiesto lei, Sembra più un detto popolare, Infatti lo è, Tutto, oppure solo il titolo, Aspetti di vederlo, E di che genere, Il detto, No, il film, Commedia, È sicuro che non sia uno di quei vecchi drammoni, di cappa e spada, o di quelli moderni, pieno di spari ed esplosioni, È una commediola leggera, divertente, Prendo nota, come ha detto che s’intitolava, Chi cerca trova, Benissimo, fatto, Non che si tratti di un capolavoro, ma potrà intrattenerla per un’ora e mezza.
Per la biografia e la bibliografia completa dello scrittore portoghese rimandiamo i lettori alla pagina di Wikipedia dedicata a José Saramago.