Corredato da un’ampia anteprima, ecco il riassunto della trama di Zero Assoluto di Michael Crichton. Il romanzo è pubblicato in Italia da Garzanti con un prezzo di copertina di 10,90 euro (ma online lo si può acquistare con il 15% di sconto)
Zero Assoluto: trama del libro
Il sole infuocato si spegne nel mare dietro le mura dell’antico borgo medievale di Tossa de Mar, in Costa Brava. Le mani strette intorno a un drink ghiacciato, Peter Ross, giovane e brillante radiologo americano, incrocia lo sguardo di un’affascinante straniera. Le donne sono sempre state il suo punto debole. Ma questa volta, cedere a quella che inizialmente sembra soltanto una richiesta stravagante rischia di essere il più grande errore della sua vita. In poche ore Peter si trova catapultato dal caldo assolato della spiaggia al freddo gelido di una sala per autopsie, minacciato da tre uomini in abito scuro appena sbarcati da un volo proveniente dagli Stati Uniti. Peter non è abilitato a effettuare un’autopsia, sa a mala pena da dove cominciare. Ma a loro non importa: vogliono solo che lui nasconda qualcosa all’interno di un cadavere. Qualcosa di prezioso. Qualcosa per cui sono disposti a uccidere. E non sono gli unici. Appena terminata l’operazione, Peter si trova al centro di una spietata resa dei conti tra bande rivali, una corsa a perdifiato dalle torri moresche dell’Alhambra di Granada ai vicoli bagnati dalla pioggia di Parigi. Solo, nemmeno consapevole di ciò che ha appena fatto, Peter deve far affidamento su tutte le proprie risorse per fronteggiare la minaccia di un pericoloso scienziato, disposto a tutto per recuperare l’oggetto nascosto nel cadavere. Perché quell’oggetto permette di evocare un potere antico e terribile, qualcosa che può cambiare per sempre i destini del mondo…
Approfondimenti sul libro
L’ebook di Zero Assoluto (in pdf, epub e mobi) può essere acquistato al prezzo di euro 6,49.
Il primo giorno fu difficile. Ross era rimasto troppo tempo steso al sole, si era preso una bella scottatura e la notte dormì male. Continuava a svegliarsi a causa di un sogno ricorrente: veniva chiamato all’altoparlante dell’ospedale per un caso molto urgente, ma lui non riusciva a riscuotersi per rispondere. Si svegliò cinque volte nel corso della notte, e ogni volta allungò la mano verso il telefono sul comodino. Arrivò addirittura a sollevare il ricevitore e a dire in tono precipitoso: «Parla il dottor Ross. Qual è il problema?».
Dopo un lungo silenzio, una voce sconcertata chiese in spagnolo: «Señor? Problema?».
«Lasci perdere. Mi scusi.»
Riattaccò e, steso sul letto, rifletté su quanto fosse difficile rilassarsi. Dopo quattro anni di routine ospedaliera, era arduo tirarsene fuori e limitarsi a stare sdraiati al sole. Era arduo vivere senza responsabilità, chiamate notturne, serate insonni e mattine in stato di intontimento. Lui era un masochista, ecco il vero problema. Per quattro anni si era allenato meticolosamente ad aspettarsi difficoltà, tribolazioni e sofferenza.
Adesso era in crisi di astinenza. Una bella dannazione prendersi una vacanza e sentire che ti manca il lavoro! Si scoprì a cercare di scovare qualcosa di cui preoccuparsi. Ma non c’era niente. Si trovava in Spagna, a quasi seimila chilometri dal suo ospedale, dal suo lavoro, dalla sua vita. Lì nessuno lo conosceva né si interessava a lui.
Se solo fosse riuscito a rilassarsi, sarebbe stato bene. Pensò che avrebbe persino potuto imparare a godersi quell’esperienza.
La mattina del secondo giorno, mentre stava uscendo dall’albergo, fu fermato dal direttore.
«Dottor Ross?»
«Sì.»
«Aspetta una visita?»
«Una visita? No.»
«Glielo chiedo perché ieri sera è venuto a cercarla un uomo. Almeno penso che cercasse lei.»
«Che tipo era?»
«Un americano. Distinto, con i capelli bianchi. Un signore molto a modo.»
«Che cos’ha detto?»
Il direttore parve confuso. «Be’, è venuto qui al banco e ha chiesto: “Dov’è il medico qui?”. Sul principio ho pensato che si fosse ferito, ma non era così. Allora ho domandato: “Quale medico?” perché ne abbiamo due, c’è anche un chirurgo francese di Arles. E lui ha risposto: “Il medico americano”.»
«E?»
«Gli ho detto che probabilmente si riferiva al dottor Ross, e lui ha confermato.»
«E poi?»
«Poi ha fatto una cosa strana: mi ha ringraziato e se n’è andato. Un signore molto cortese e a modo.»
«Ha lasciato il suo nome?»
«No», rispose il direttore. «Ha solo detto che l’avrebbe contattata.»
Probabilmente aveva qualcosa a che fare con la relazione che doveva tenere al congresso la settimana seguente, pensò Ross. Annuì. «Va bene. Se si presenta di nuovo, gli chieda di lasciare un messaggio. Sarò fuori quasi tutto il giorno.»
«Va in spiaggia, signore?»
«Esatto», disse Ross. «Vado in spiaggia.»
La spiaggia di Tossa de Mar non avrebbe mai vinto un premio. La sabbia era sporca, ghiaiosa e ti grattava la pelle; c’erano immondizie ovunque: bottiglie vuote, bicchieri di carta, resti di cibo; dal mare soffiava un vento torrido e opprimente.
In fondo, però, la spiaggia di Tossa quasi non si vedeva a causa delle ragazze. Jackson aveva detto la verità: ce n’erano dappertutto. Erano stipate l’una accanto all’altra, i corpi generosamente spalmati di olio e luccicanti al sole. C’erano ragazze svedesi, ragazze francesi, ragazze italiane e ragazze inglesi; c’erano ragazze alte e ragazze basse, ragazze snelle e ragazze in carne; c’erano ragazze in bikini ridotti, ragazze in bikini ridottissimi e ragazze con praticamente niente addosso; c’erano ragazze bionde e brune, sexy e dolci, brutte e graziose.
E di uomini quasi neanche l’ombra.
Ross pensò che fosse troppo bello per essere vero. Passeggiò lungo la battigia, bevendo birra da una bottiglia e provando una profonda sensazione di benessere. Qualche ragazza lo fissava smaccatamente, qualcuna fingeva di non guardarlo ma lo guardava eccome. Non che fosse importante. Proprio per niente.
Poi vide una ragazza veramente spettacolare: capelli neri, gambe lunghe e un bikini rosa shocking. Teneva gli occhi chiusi contro il sole infuocato; sembrava addormentata. Ross le andò vicino e, mentre si chinava ad ammirare la vista, i suoi occhiali da sole, scivolosi a causa della lozione abbronzante, caddero con un lieve plop sull’addome liscio della ragazza.
Lei aprì gli occhi, color azzurro chiaro, e lo guardò. Poi raccolse gli occhiali. «Sono per me?» chiese.
«Be’, ehm… no, non esattamente.»
Lei si strinse nelle spalle e glieli restituì. «Dovresti stare più attento.»
«Me lo ricorderò.»
«La prossima ragazza potrebbe tenerseli. E allora come ti ritroveresti?»
«A corto di un paio di occhiali.»
«E coinvolto in una storia bollente con qualche impiegata di un’agenzia di viaggi. Non ne usciresti vivo.»
«Sembra orribile», disse Ross con un grande sorriso.
«Lo scoprirai.» Lei fece scorrere lo sguardo sul suo viso. «Sei un medico», disse.
Ross era sorpreso. «Come lo sai?»
«I medici hanno sempre un aspetto ordinato e pulito.» Indicò la birra che teneva in mano. «È fredda?»
Ross annuì. La ragazza allungò la mano per prendere la bottiglia e bevve una sorsata. Lui rimase lì in piedi, incerto.
«Se stai cercando di abbordarmi, tanto vale che ti sieda e ti metta comodo», disse la ragazza.
Si sedette. Lei bevve un altro sorso e gli restituì la bottiglia. Si asciugò la bocca con il dorso della mano.
«Lo trovi così interessante?» gli chiese.
«Cosa?»
«Il mio seno. Lo stai fissando.»
«È molto bello.»
«Grazie.» Si sistemò il top del bikini e si distese di nuovo sulla sabbia. «È un giudizio professionale?»
«Non proprio.»
«Sei in vacanza?»
«Sì.»
«Sposato?»
«No.»
«Allora abbiamo qualcosa in comune», disse la ragazza. «Raccontami di te.»
Ross scrollò le spalle. «Non c’è molto da dire. Mi chiamo Peter Ross, sono americano, faccio il radiologo, ho appena superato gli esami per la specializzazione e sono quattro anni che non vedo il mondo fuori da un ospedale. Mi tratterrò un mese nella Spagna assolata, dove intendo starmene steso in spiaggia e non fare assolutamente nulla.»
«Salvo abbordare ragazze.»
«Se possibile.»
«Oh, è possibile. Non hai notato quanto è possibile?» Lei lo guardò. «Hai un bel sorriso. Mi piacciono i sorrisi americani. Sono così schietti. Posso avere ancora un po’ di quella birra?»
Ross le passò la bottiglia.
«Suppongo che tu voglia sapere di me», disse la ragazza. «Angela Locke. Inglese. Infanzia infelice. Hostess. Anch’io in vacanza.» Gli ridiede la bottiglia, vuota. Pescò le sigarette nella borsa, ne accese una e lo guardò. «Quante paia di occhiali ci hai rimesso facendo quel trucchetto?»
«Non era un trucco. È successo casualmente.»
«Aha.» Sorrise.
«Ma visto che ti sto abbordando, perché non pranziamo insieme?»
«Va bene.»
«E non ceniamo insieme?»
«Forse.» Le sue labbra si schiusero lentamente in un sorriso. «Se ancora lo vorrai.»
«Oh, certo che lo vorrò.»
«Costo molto cara», spiegò. «Sicuro di volerti impegnare?»
«Correrò il rischio.»
In quel momento un uomo basso dalla pelle scura, molto agitato, raggiunse di corsa Ross. Portava dei jeans e una camicia da pochi soldi; era a piedi scalzi.
«Dottore! Grazie a Dio l’ho trovata!» disse ansimando. Mentre parlava i suoi occhi guizzavano furtivamente su e giù per la spiaggia
Per la biografia e la bibliografia completa dello scrittore e regista statunitense rimandiamo i lettori alla pagina di Wikipedia dedicata a Michael Crichton.
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