In questo articolo scopriremo quali sono i migliori libri di storia dell’ arte moderna. [Read more…]
I migliori libri di storia dell’arte medioevale
Storia dell'arte medioevale: i migliori libri e manuali sull'argomento
In questo articolo scopriremo quali sono i migliori libri e di storia dell’arte medioevale . [Read more…]
I migliori libri di storia dell’arte contemporanea
L'arte contemporanea nei migliori libri e manuali sull'argomento
I migliori libri su Cezanne
I libri consigliati su Paul Cezanne, le sue opere, la sua poetica artistica
Il pittore francese Paul Cezanne, precursore del cubismo e del fauvismo, genio solitario e introverso, proveniva da una famiglia molto benestante di origini italiane. Morì a causa di una brutta polmonite causata da un temporale che lo sorprese mentre dipingeva all’aria aperta. La sua è una pittura dei toni scuri e da interno più che da esterno. Il suo lavoro presta particolare attenzione all’analisi delle forme geometriche nella natura: allora, ad esempio, il tronco di un albero era semplicemente un cilindro. [Read more…]
I migliori libri su Salvador Dalì e le sue opere
9 libri su Salvador Dalì, tra biografie, opere e storia
Per tutti coloro che sono affascinati dal genio del grande artista spagnolo (tra le altre cose pittore, fotografo, scrittore, regista, sceneggiatore e scultore) ecco i migliori libri su Salvador Dalì e le sue opere. Nell’elenco includiamo alcuni volumi illustrati dedicate alle opere dell’arista spagnolo, dei volumi firmati dallo stesso Dalì, delle biografie e, per finire, un grande testo sul periodo del surrealismo che lo ha visto tra i protagonisti. [Read more…]
I migliori libri su Artemisia Gentileschi e le sue opere
I libri su Artemisia Gentileschi che vi consigliamo di leggere
L’editoria italiana ha molto da offrire sulla figura e le opere di Artemisia Gentileschi; i libri che vi consigliamo sono alcuni dei più bei volumi illustrati dedicati alla grande pittrice italiana, corredati da alcuni dei saggi più interessanti sulla sua vita e la sua carriera artistica. [Read more…]
I migliori libri su Raffaello
Arte: i più bei libri su Raffaello Sanzio, le sue opere e la sua scuola
Per tutti gli amanti dell’arte segnaliamo quali sono i migliori libri su Raffaello Sanzio e le sue opere attualmente disponibili in Italia, includendo nella lista molti (splendidi) volumi illustrati accompagnati da alcuni volumi di saggistica e critica d’arte, e a un paio di ottimi volumi biografici. [Read more…]
Astrattismo e dadaismo – Poetiche dell’antilirico: presentazione del libro di Luigi Paolo Finizio
Anteprima da "Astrattismo e dadaismo. Poetiche dell'antilirico: New York, Mosca, Zurigo, Parigi, Berlino, Roma e Tokyo"
Edito da Bibliotheka Edizioni nel 2018 • Pagine: 373 • Compra su Amazon
Il presente studio vuol essere una ricostruzione storico-poetica della singolare stagione artistica d'incontro e interazione tra astrattismo e dadaismo nei primi decenni del xx secolo.
Ne segue la particolare e sottesa sincronia di intenti volti a sconvolgere la tradizione, anche più recente per quegli anni, delle forme dell'arte. ne sortì una concomitante rete di richiami e contrasti nel fare arte diramatasi tra poesia e pittura, tra danza e musica, tra architettura e scultura, tra teatro, cinema e fotografia svoltasi dal centro Europa alla Russia, dagli Stati Uniti al Giappone. nei suoi intenti sconvolgenti fu già un anticipo di globalismo nell'arte.
Nel quadro globale e geografico l'incontro tra astrattismo e dadaismo corre negli anni a cavallo della grande guerra con i suoi traumi e coinvolgimenti europei ed extraeuropei. La loro interazione poetica è stata animata da un sotteso rigetto del convenzionale protagonismo dell'io lirico-soggettivo per mirarte con ironia e coscienza critica contro ogni idealismo e ipocrisia morale ritenuti responsabili del dramma della guerra. In fondo, nelle forme dichiarate e materiali, oggettive e collettive, nel loro radicale antiespressionismo, l'azione poetica tra astrattismo e dadaismo tese a rendere l'arte più consapevole e schietta.
Astrattismo e dadaismo: davvero, si può dire, arte e antiarte insieme. Tra i due versi poetici non ci fu antagonismo – quale corse tra astrattismo e futurismo, o tra cubismo e surrealismo -, anche se, in generale, tra astrattismo e dadaismo condiscendenza ce fu più da parte del dadaismo che non viceversa. in fondo, l’incondizionata e plurale apertura di linguaggio e la spregiudicata antiarte di dada salvaguardarono la sua vis polemica dall’assumere posizioni di parte, d’autoconsiderazione rispetto ad altre realtà artistiche. Come per ubiqua insorgenza geografica, effettiva e rivendicata, tra New York, Zurigo, e Mosca, il suo singolare spirito creativo, di movimento dell’arte contro l’arte, non ha avuto confini stilistici. E fu questa una delle condizioni e sintonie di fondo concilianti il dadaismo al senso e al linguaggio cosmopoliti dell’astrattismo. come si suo dire, la vera ricchezza del pluralismo sta nel riconoscimento dell’altro. Il poeta e pittore dadaista Georges Ribemont-Dessaignes scrisse che “le principal plaisir de dada est de se voir chez les autres”.
Nel futuro, sino ai nostri tempi, le smaliziate tracce del dadaismo hanno spesso invigorito gli avanzamenti dell’arte astratta (e non solo). Si può dunque ripetere con michel aragon: “le rire narquois du dafaisme sera en fait beaucoup plus favorable aux rebopndissements de la creativite’ abstraite que le neo-cubisme qui l’academisa”.indubbiamente, dall”opera telefonata’ di laszlomoholy-nagy al dripping di Jackson Pollock, dai tagli di Lucio Fontana ai sacchi di Alberto Burri, monocromi di Piero Manzoni ai plurimi di Emilio Vedova, limitandoci a questi esempi, ci sono stati dei sicuri incrementi perpetuanti la fisica intrusione del gesto dadaista nei linguaggi dell’arte astratta. Volendo restare nei tempi del corso di dada, questa è un’ulteriore storia dei nessi intercorrenti astrattismo e dadaismo e che qui non si segue.
Come è nata l’idea di questo libro?
Più che nata è un’idea sempre presente nei miei studi e ricerche di storico dell’arte volti alla vicenda dell’astrattismo nel xx secolo.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Più che difficile è stata appassionante nella scoperta di di dubbi e certezze, di entusiasmi e delusioni che accompagnano gli eventi e gli incontri tra opere e artisti.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Gli autori di riferimento sono anzitutto gli artisti e le loro opere assieme ai loro pensieri, alle loro riflessioni tra il dire e il fare.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Attualmente a riposo dall’insegnamento mi sono trasferito da Roma sulla costa sorrentina.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho in corso di pubblicazione un saggio dedicato a Torquato Tasso: Tasso moderno. La parola disgiunta e l’arte moderna; segue una raccolta di saggi: Prove di critica e storia dell’arte moderna e contemporanea.
The rabbit: presentazione dell’art book di AVG
La scheda di "The rabbit" di AVG
Edito da The Rabbit's Bitch nel 2018 • Pagine: 555 • Compra su Amazon
Art, Photography, Surrealism & Music. The Art Book by AVG
La fotografia come non l'avete mai vista.
5 anni di progetti in 555 pagine di arte contemporanea.
100 pagine ( quasi) per raccontare un anno di vita.
Un tempo fatto di sacrifici, ma anche di amore per la musica, l'arte e la fotografia.
Il risultato è il viaggio onirico di "The Rabbit".
L'autore inserisce qui fotografie d'arte, ma anche musica con uscite discografiche che hanno costellato 5 anni di arte, scatti, elaborazioni, tributi a grandi artisti come Magritte, Warhol e Wesselmann.
Opere di grande spessore artistico, oniriche e sopratutto originali.
Come creatore di un progetto unico, dove lo strumento dell'arte non è più solo lo scatto o il pennello, ma anche l'elaborazione grafica surrealista, AVG si descrive con frasi ad effetto, ma anche con un forte spirito critico e con un'innovazione difficile da trovare altrove.
Questi scatti sono “acidi”, ristori, elaborati, modificati.
Dettagli, particolari, oggetti, installazioni, strutture.
In un periodo di grande confusione, in cui mille pensieri si accalcavano nella mia mente, ho voluto rielaborare alcune delle mie fotografie per portarle ad un livello concettuale differente, che andasse oltre l’immagine stessa.
La trasformazione ha modificato, e in alcuni casi distorto, gli scatti originali, regalandomi una nuova visione alterata di ciò che la fotografia aveva catturato in un preciso istante.
L’utilizzo del colore, dei contrasti, delle sfumature contribuisce ad ottenere un effetto a lungo termine che si apprezza fissando i dettagli, immaginando che possa essere il risultato di una distorsione psicotica generata dall’uso di sintetici.
…La sua particolare manipolazione della precedente manipolazione della precedente scarnificazione dell’immagine non è mai, e mai lo è, quella che si vede…
Quote by Daniela Basadelli Delegà
Anselmo Bucci – Il pittore volante: recensione del libro
Annalina Grasso recensisce "Anselmo Bucci - Il pittore volante" (Silvana, 2006)
Anselmo Bucci è stato tra gli artisti di guerra, una delle figure più importanti nel panorama culturale italiano, soprattutto per quanto riguarda la tecnica dell’incisione. Non tutti però sanno che Bucci è stato anche un valido scrittore, nella fattispecie, autore del catalogo Il pittore volante, vincitore del Premio Viareggio nel 1930.
Il pittore volante è un libro che si gusta, si centellina ma non solo perché è costituito in gran parte da aforismi, piuttosto in virtù dei paradossi estrosi ricchi di concentrata verità. Leggendo l’incrocio di sentenze, il contrasto dei punti di vista e delle verità affermate, si ha l’impressione di far resuscitare la figura di Bucci, un moralista, un uomo di mondo, un artista, uno schermidore di classe al contempo parigino e italiano. Solo in apparenza di può pensare di trovarsi di fronte ad una figura piacevole: in realtà questa è la scorza di Bucci, la sua vernice. In profondità c’è una realtà nient’affatto jolie, una realtà seria, dolorosa, triste, come emerge dalle pagine del Pittore volante, dove si canta l’amore dell’autore per Rembrandt. Infatti dopo aver descritto con un’aderenza rapida e scolpita le figure e l’effetto della “Ronda di notte”, il dipinto del celebre artista olandese, Bucci esclama: “Gran bell’arte la pittura. La pittura è l’immediata fra le arti; è magica perché crea le luci, è umile perché popola la memoria più rude, è generosa perché col fango della strada crea le gemme e le dà. La pittura è bella”. E poi, come in una contrazione di tristezza, celata da un tono di spavalderia, alla quale sembra non credere neppure lui sospira: “Peccato, è un’arte perduta da due secoli”.
Di grande interesse risulta anche il capitolo “Angoscia” dove viene descritto l’inferno dell’artista moderno e una brutta giornata che arriva solo a quelli che si buttano sul lavoro con perduta passione, per poi risalirne nauseati, spossati nell’intimo.
Il pittore volante ci consegna anche un Bucci epigrammista e butadista sulle donne, sull’amore, sulle mostre d’arte, sui visitatori borghesi, il quale non perde mai occasione per confessare il suo sconfinato amore per l’Arte. Dell’animo delle donne Bucci ha un fiuto istintivo, dei costumi cogli con un tratto, con una sola immagine, la vibrazione, la linea, l’intima sostanza.
Bucci maneggia la penna come se avesse in mano il pennello. Adoperando con estrema efficacia e chiarezza le parole, sebbene non abbia un ricco vocabolario: la sua frase è nuda, semplice; aggredisce l’oggetto, incapsula l’immagine con precisione e sobrietà senza perdersi in giri eleganti di parole.
Recensione a cura di Annalina Grasso
Annalina Grasso è una giornalista pubblicista nata a Benevento. Si è laureata in Lettere moderne all’Università Federico II di Napoli con una tesi su Giacomo Debenedetti interprete di Marcel Proust e si è specializzata in filologia moderna a indirizzo linguistico presso la medesima università, con particolare interesse verso la storia della lingua italiana. Ha frequentato un corso di laurea magistrale in Editoria e scrittura presso l’Università Tor Vergata di Roma, un breve corso di studi umanistici alla Sorbona e ad Harvard (incentrati soprattutto sulla Divina Commedia), un corso di media social communication alla Ninja Academy di Milano e un master in arte e organizzazione di eventi culturali (specialmente mostre d’arte). Da anni si occupa di cinema, arte e letteratura e nel 2014 ha fondato il magazine culturale online ‘900letterario, che dirige. Le sue ricerche e studi sono volti alla divulgazione di opere letterarie e cinematografiche meno conosciute.