Un buon compendio di Diritto Commerciale è fondamentale per gli studenti che vogliono affrontare al meglio la disciplina, per chi intende candidarsi a un concorso pubblico legato alla materia, per chi si prepara per l’esame di abilitazione, nonché per tutti i professionisti che desiderano aver un volume che funga da supporto nell’attività di tutti i giorni. [Read more…]
Compendio di Diritto Amministrativo: quale scegliere?
Per chi cerca un ottimo compendio di Diritto Amministrativo, ecco i migliori, da Garofoli a Caringella
Nel panorama editoriale italiano sono presenti diversi ottimi compendi di Diritto Amministrativo, che possono risultare estremamente utili per coloro che intendono sostenere concorsi pubblici, per gli studenti e per i professionisti, come supporto all’attività quotidiana. Di seguito potrete trovare i più diffusi ed efficaci compendi di Amministrativo, partendo dalla doppia edizione del compendio di Francesco Caringella edito da Dike, Maior e Minor [Read more…]
I migliori libri di diritto ambientale
Diritto Ambientale: i migliori libri e manuali di giurisprudenza sull'argomento
In questo articolo scopriremo quali sono i migliori libri di Diritto Ambientale. [Read more…]
Il sistema della prevenzione della corruzione: presentazione del libro di Raffaele Cantone
Anteprima dal volume "Il sistema della prevenzione della corruzione" di Raffaele Cantone
A febbraio 2020 giunge in libreria per Giappichelli un importante volume di diritto firmato dal magistrato, professore universitario ed ex presidente dell’ANAC Raffale Cantone, intitolato Il sistema della prevenzione della corruzione. Un testo pensato tanto per chi intende studiare la materia e quanto per chi si trova giorno dopo giorno a doverla applicare, e nel quale vengono delineate strategie e possibilità di lotta alla corruzione sempre tenendo a mente il principio che “prevenire è meglio che reprimere”. Di seguito potete trovare la scheda del libro e un’anteprima dal primo capitolo del volume. [Read more…]
Concorso prefettura 2023: i libri da studiare
Manuali e libri di teoria e quiz per il concorso carriera prefettizia del 2023
Per tutti coloro che sono interessati alla carriera prefettizia e di conseguenza al concorso del 2023 per 180 posti, ecco quali sono i libri e manuali da studiare proposti dalle case editrici specializzate italiane. I manuali sono pensati, in particolar modo, per la preparazione alla prova preselettiva e alla prova scritta. [Read more…]
Presentazione del Commentario al codice dei contratti pubblici di Clarich del 2019
Anteprima dall'edizione 2019 del Commentario al codice dei contratti pubblici edito da Giappichelli
Edito da G. Giappichelli Editore nel 2019 • Pagine: 1696 • Compra su Amazon
"Commentario al codice dei contratti pubblici", a cura di Marcello Clarich, analizza la disciplina dei contratti pubblici che è stata oggetto negli ultimi anni di ripetuti interventi legislativi fino al recentissimo Decreto legge “Sblocca cantieri” (convertito nella legge 14 giugno 2019, n. 55) e che ha modificato numerose disposizioni del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50).
Stazioni appaltanti, imprese e professionisti troveranno nel Commentario al Codice un quadro completo e aggiornato della disciplina vigente con i principali orientamenti della giurisprudenza e dell’Autorità nazionale anticorruzione, nonché con riferimenti essenziali alla dottrina.
"Commentario al codice dei contratti pubblici" è suddiviso in capitoli dedicati al commento degli articoli relativi ai singoli istituti e alle fasi delle procedure di affidamento (bandi e avvisi di gara, prequalifica, selezione delle offerte, subappalto, ecc.).
In questo modo, il Commentario dà un ordine sistematico che consente ai lettori di orientarsi in una disciplina complessa e frammentaria. Il volume tratta anche i profili penali, tributari ed economici del public procurement la cui conoscenza è indispensabile per ben inquadrare e applicare il Codice. I lettori potranno seguire l’evoluzione della normativa tramite una newsletter periodica.
Il volume è aggiornato alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea 26 settembre 2019 C-63/18 che ha dichiarato illegittimo il limite del 30% del subappalto.
INTRODUZIONE
Marcello Clarich
1. Il Codice dei contratti pubblici approvato con d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, con le modifiche apportate dal decreto correttivo approvato d.lgs. 19 aprile 2017, n. 56, e da ultimo con il decreto legge «Sblocca cantieri» 18 aprile 2109, n. 32, convertito in legge 14 giugno 2019, n. 55, segna un nuovo capitolo nella storia ormai secolare della disciplina settoriale degli appalti pubblici. Esso anzitutto recepisce un nuovo pacchetto di direttive europee e precisamente le direttive 2014/24/UE (appalti), 2014/25/UE (settori speciali) e 2014/23/UE (che disciplina in modo organico i contratti di concessione di lavori e di servizi) confermando così l’impostazione unitaria della disciplina che già caratterizzava il precedente Codice approvato con d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e che viene integralmente sostituito. Inoltre, il nuovo Codice cerca di intervenire sulla struttura del mercato degli appalti, in particolare, rafforzando i poteri di vigilanza e di regolazione dell’Autorità nazionale anticorruzione; introducendo sia un sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti volto a valutare la loro capacità tecnica ad avviare e gestire le procedure di gara, sia un sistema di rating di impresa basato su requisiti reputazionali e di capacità strutturale ai fini della qualificazione necessaria per la partecipazione alle procedure; istituendo un albo dei commissari per la valutazione delle offerte gestito dall’Autorità nazionale anticorruzione. Si tratta di norme di tipo organizzativo che non sono di diretta applicazione delle direttive europee (che disciplinano soprattutto le procedure) e che sono invece il frutto di una scelta consapevole del legislatore nazionale di voler tentare di porre rimedio alle carenze strutturale del mercato dei contratti pubblici sia sul versante della domanda, sia su quello dell’offerta. Il Codice rinvia a numerosi atti attuativi di competenza ministeriale e dell’Autorità nazionale anticorruzione alcuni dei quali devono essere ancora emanati.
2. In sede introduttiva, per cogliere con uno sguardo generale le caratteristiche del nuovo Codice, conviene ripercorrere sinteticamente nel contesto l’evoluzione normativa del settore. In origine e per lungo tempo, la disciplina dei contratti della pubblica amministrazione è stata contenuta nella normativa sulla contabilità dello Stato (r.d. 18 novembre 1923, n. 2440 e regolamento approvato con r.d. 23 maggio 1924, n. 824). Essa prevedeva procedure a evidenza pubblica (il pubblico incanto, nel linguaggio dell’epoca) sia per i contratti attivi dello Stato, dai quali cioè deriva un’entrata (per esempio la vendita 1 Sullo stato di attuazione del Codice cfr. la Relazione annuale dell’Autorità Nazionale Anticorruzione presentata al Senato il 14 giugno 2018 pubblicata sul sito dell’Autorità. XXXIV Marcello Clarich di un immobile non più utilizzato per finalità pubbliche), sia per i contratti passivi, che comportano cioè un’uscita (per esempio l’acquisto di arredi). La collocazione della disciplina del procedimento a evidenza pubblica tra le norme sulla contabilità trovava spiegazione nel fatto che essa mirava a garantire una gestione corretta ed efficiente del danaro pubblico. Essa era diretta principalmente ad assicurare le condizioni economiche più favorevoli all’amministrazione mettendo in concorrenza le imprese e a proteggere l’amministrazione dal rischio di collusione tra queste ultime. Da qui anche l’inserimento nel codice penale di figure di reato come la turbativa d’asta e l’astensione dagli incanti (artt. 353 e 354 c.p.). Solo di riflesso le norme di contabilità garantivano la par condicio dei partecipanti ed era persino dubbio se esse avessero natura esterna e non meramente interna. Questi obiettivi venivano perseguiti per mezzo di una serie minuta di regole formali e procedurali relative alla gara pubblica (per esempio, la presentazione delle offerte in buste sigillate, la tempistica dell’asta, le modalità di apertura delle buste, ecc.) volte a escludere o limitare il più possibile la discrezionalità dell’amministrazione. Una discrezionalità eccessiva poteva aprire più facilmente la strada a fenomeni collusivi e corruttivi tra imprese e funzionari infedeli. Non a caso le due principali modalità di selezione del contraente erano l’asta pubblica aperta a tutti i potenziali offerenti, oppure la licitazione privata, con la partecipazione delle imprese invitate dalla stazione appaltante e la selezione dell’offerta migliore sulla base di un solo parametro vincolato e cioè il prezzo offerto. A partire dagli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, soprattutto in seguito al recepimento di una serie di direttive europee (da ultimo, come si è detto, con il Codice), muta radicalmente l’impostazione della disciplina. Essa pone infatti l’accento soprattutto sull’esigenza di aprire il mercato degli appalti pubblici alla concorrenza a livello europeo in attuazione del principio di libera circolazione intracomunitaria delle merci e dei servizi. Pertanto introduce regole volte a promuovere la pubblicità dei bandi di gara, la trasparenza della procedura e la par condicio. L’apertura del mercato degli appalti pubblici alla concorrenza è vista come funzionale anche alla crescita dimensionale delle imprese europee, così da renderle più competitive a livello globale. Inoltre, la normativa europea privilegia un approccio meno formalistico a favore di un modello più flessibile e più aperto a momenti di confronto tra l’amministrazione e le imprese (in particolare, come si vedrà, con il cosiddetto dialogo competitivo, il partenariato per l’innovazione e altre forme di partenariato pubblico-privato) e che attribuisce a quest’ultima maggiori spazi di discrezionalità. Il recepimento delle direttive europee nel nostro ordinamento si è scontrato fin dall’inizio con la difficoltà delle stazioni appaltanti (troppo numerose e poco attrezzate sul piano tecnico e giuridico) e delle imprese (spesso di piccole dimensioni) di gestire o prendere parte a procedure più flessibili, ma che richiedono comunque la capacità di garantire la par condicio e la trasparenza. Ciò spiega perché le procedure più innovative come il già richiamato dialogo competitivo e le altre forme di partenariato sono state utilizzate di rado. Inoltre, il settore degli appalti pubblici è particolarmente esposto a fenomeni corruttivi e, com’è noto, la corruzione trova spazio maggiore là dove le stazioni appaltanti e le commissioni di gara sono a chiamate a operare valutazioni discrezionali. Introduzione XXXV
3. Il nuovo Codice ha sostituito il precedente Codice approvato con d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 che già aveva riordinato la materia unificando in un solo corpo normativo la disciplina delle forniture, dei servizi e dei lavori pubblici, recependo due direttive europee (2004/17/CE e 2004/18/CE). Al Codice si aggiungeva un ponderoso regolamento di esecuzione e attuazione, ora abrogato, che disciplinava soprattutto la progettazione, l’aggiudicazione e l’esecuzione dei lavori pubblici (d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207). Nella versione originaria del Codice, il regolamento in questione era sostituito da una disciplina più flessibile sotto forma di Linee guida approvate dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC). Si trattava di una delle novità più significative nell’approccio seguito dal Codice che aveva dato origine a un dibattito dottrinale e a orientamenti giurisprudenziali spesso oscillanti volti a chiarire la natura giuridica di questo strumento atipico di regolazione. Il decreto legge «Sblocca cantieri» già citato opera ora una correzione di rotta prevedendo nuovamente l’emanazione di un regolamento attuativo e ridimensionando nel contempo il potere dell’ANAC di emanare le Linee guida. Va ricordato inoltre che disciplina generale stabilita a livello statale è adottata nell’esercizio della competenza legislativa esclusiva statale in materia di tutela della concorrenza, ordinamento civile, nonché nelle altre materie cui è riconducibile lo specifico contratto (art. 2, comma 1). Essa può essere integrata dalle leggi regionali che però, come ha chiarito la Corte Costituzionale (sentenza n. 401/2007), hanno spazi molto limitati di adattamento. Ciò allo scopo di evitare che il mercato dei contratti pubblici sia regolato da norme troppo differenziate a livello locale tali da distorcere la concorrenza.
Libri e manuali di diritto sanitario: le ultime edizioni al 2023
I più importanti libri e manuali di diritto sanitario disponibili in Italia
Riportiamo in questo articolo le ultime edizioni aggiornate dei principali libri e manuali di diritto sanitario presenti in Italia, con l’aggiunta di compendi e altri volumi utili (come quelli dedicati unicamente alla legislazione sanitaria e l’ultima edizione del CCNL Sanità). Tra parentesi indichiamo la casa editrice, l’anno di pubblicazione dell’edizione più aggiornata disponibile o l’autore. [Read more…]
I Manuali Notarili di Lodovico Genghini
La lista aggiornata al 2023 dei manuali e dei formulari notarili pubblicati da CEDAM
Ecco tutti i volumi della famosa collana di Manuali Notarili di Lodovico Genghini, pubblicati dalla casa editrice CEDAM. Nove manuali in tutto, di cui tre appartenenti alla “Serie operativa”, tutti volumi considerati un must per per la preparazione del concorso notarile in Italia. Premettiamo alla lista dei titoli della collana l’edizione 2019 del Manuale Notarile di Lodovico Genghini edito da Dike, la più recente disponibile nel 2023. [Read more…]
Procedura Penale: manuali, compendi e codici 2022
Le ultime edizioni dei migliori e più diffusi manuali di diritto processuale penale
Di seguito i lettori possono trovare una lista, aggiornata ad aprile 2022, delle ultime edizioni dei manuali di procedura penale e dei compendi di diritto processuale penale più utilizzati in Italia, con aggiunta dei sempre fondamentali codici che regolano il procedimento penale nel nostro paese. Dopo ogni titolo, per facilitare la ricerca dei volumi desiderati, abbiamo messo tra parentesi i nomi degli autori e l’editore. [Read more…]
Concorso in Magistratura: libri e manuali consigliati per il 2023
Kit, libri e codici per prepararsi al concorso da magistrato nel 2023
Per tutti coloro che intendono sostenere il Concorso in Magistratura nel 2023ecco i manuali e i libri migliori per prepararsi. Dei vari volumi proposti dalle case editrici specializzate per le prove del concorso (che quest’anno, lo ricordiamo, si terrà in delle date di cui dovrebbe giungere comunicazione a fine marzo, per il 2021 il mese prescelto è stato quello di luglio), riportiamo le versioni più aggiornate disponibili. Come sempre la possibilità di spaziare è ampia ed è possibile affiancare ai manuali pensati nello specifico per il concorso codici e altri testi di accompagnamento, quali volumi dedicati esclusivamente a temi e tracce, all’approccio alla prova scritta, o di mappe e schemi concettuali. [Read more…]