“La notte passerà senza miracoli” di Daniele Vaienti (Edizioni del Faro 2019 – Collana “Sonar. Parole e voci” diretta da Paolo Agrati) è il libro d’esordio del poeta e performer cesenate attivo nel circuito dei poetry slam e della recitazione, dettato dalla libera e smaniosa tenacia descrittiva, ritmata in un andamento sonoro che emana le sue radici nella misura tagliente e drammatica dell’umanità celebrata come “un gruppo di bambini all’angolo della strada che parlano della fine del mondo”(Jack Kerouac). [Read more…]
Tu sei l’erba e la terra: recensione del libro di Antonia Pozzi
Rita Bompadre recensisce "Tu sei l'erba e la terra" (Garzanti)
“Tu sei l’erba e la terra” di Antonia Pozzi (Garzanti Editore, 2020) è una dichiarazione indistinta di solitudine sfumata nel disincanto dell’anima, appassionata e struggente, in un’unica e sconfinata poesia d’amore che la poetessa ha rivelato per tutta la sua breve vita. La nostalgia, l’arrendevole passione, la ritualità evocativa delle sue confessioni, sono il terreno propizio custodito nei versi, avvolti da un’apparente quiete di grazia e rassegnazione, assorbiti nell’essenza crepuscolare e nella dissolvenza espressionista della malinconia. Le parole, commosse ed orgogliose, sostengono la perdizione dell’assenza. [Read more…]
Al via il 4 novembre la 3^ edizione del corso ‘Verso dove? Orientarsi nella poesia contemporanea’
Sono aperte le iscrizioni alla terza edizione del corso “Verso dove? Orientarsi nella poesia contemporanea”, organizzato dal Centro di Poesia e Scritture Contemporanee dell’Upter – Università Popolare di Roma. [Read more…]
Al via il 4 novembre la III edizione del corso ‘Verso dove? Orientarsi nella poesia contemporanea’
Sono aperte le iscrizioni alla terza edizione del corso “Verso dove? Orientarsi nella poesia contemporanea”, organizzato dal Centro di Poesia e Scritture Contemporanee dell’Upter – Università Popolare di Roma. [Read more…]
Universi femminili: presentazione del libro e intervista a Flavia Novelli
Anteprima dal volume di poesie "Universi femminili" e intervista all'autrice
Edito da H.E. Herald Editore nel 2018 • Pagine: 84 •
Poesie che parlano della vita, dei problemi e della forza delle donne, di stereotipi di genere, di amori malati, di violenza e femminicidio, di donne migranti.
Nella prima parte sono raccolte poesie che trattano gli aspetti più vari dell’universo femminile: la complessità e la bellezza dell’essere donna; la maternità e la libera scelta di non essere madre; il lavoro e le difficoltà di carriera; i sogni e le passioni dell’età giovanile e della senilità; il rapporto con il proprio corpo e la sessualità; gli stereotipi e i modelli che la società impone alle donne.
La seconda sezione affronta il tema della violenza contro le donne, con poesie (a volte direttamente ispirate dai drammatici fatti di cronaca) che parlano di rapporti sbagliati e pericolosi, di legami che devono essere spezzati, di donne che riescono a trovare una via di uscita e di rinascita e di donne a cui quella via di uscita viene sbarrata per sempre.
L’ultima parte è dedicata a quelle sorelle che vengono da lontano, fuggendo da drammi, attraversando altri drammi e, purtroppo, incontrandone altri ancora, una volta giunte nel nostro Paese. Giovani donne meravigliose che, nonostante l’inferno vissuto, sono ancora capaci di sorridere e sperare in un futuro per sé e per i propri figli. Ne ho conosciute. Attraverso la poesia, ho cercato di dar voce alle loro storie.
Perché loro, per me, rappresentano oggi il simbolo della forza delle donne
Prefazione
Rilucenti e dense, le poesie di Flavia Novelli, si disseminano in un pometto di versi in apparenza senza titoli definiti, con punteggiatura volutamente inesistente, scritti in un infinito fiume in piena, prosciugato con parole, scelte senza nessuna casualità.
“Il mondo ci vola addosso” diceva in un suo verso la poeta Rossana Ombres. Le zone più
autentiche della scrittura della Novelli nascono dall’impatto continuo con le sue ombre e luci in un mondo che si perde e sembra non più raccoglierci e comprenderci. Nel lessico usato nel libro, l’autrice fa dire alle parole quello che in genere non dicono mai: tutto il dolore, lo stupore, lo smarrimento, gli intimi o collettivi drammi, i fugaci piaceri, tutti controversi compagni come Universi, che riempiono o svuotano il quotidiano vivere.
Nell’antro più interno dell’anima albergano le origini delle cose, molto prima della loro
visibilità, risiedono le emozioni e le sensibilità. Potremmo dire che averle “È un dono di
Mnemosine, Madre delle Muse” (Platone). La poeta, nelle liriche, accarezza o morde la sua
partitura poeta come nelle note musicali. Scopriamo così, leggendo … Unici versi femminili, una vena narrativa di donna, in un canto quasi prosastico che trova però, nel ritmo pungente del verso, quella intensità espressiva ed al contempo ricchezza emotiva che la rendono, riscattandola, vera arte poetica. Arte poetica che ci fa scoprire e riscoprire ogni volta come sia fitto, gremito e pieno di valori il mondo delle donne.
“Lui danza tra i martoriati sensi stordito ma incolume i tuoi lamenti non sente Danza e si diverte nel vederti persa…”, dice Flavia con voce quasi strozzata ma ferma. La voce della poesia descrive bene la progressiva perdita della dignità di donna, incenerita e soppressa in una “soffocante stanza” da dove non riesce ad uscire, incatenata in un amore inesistente o peggio, in un disamore oppressivo e violento.
La bella e vera poesia può aiutare a “schierarsi” contro una molteplice schiera di ingiustizie, senza restare imbrigliati nei propri pensieri o ideologismi, senza scordare mai la “bellezza” che pure esiste. Anche per Flavia scrivere è partire dalla propria condizione impari di donna, è visione dell’universo, in cui si riflettono migliaia di universi femminili in un pianeta tutto al maschile.
Scrivendo si compongono paradigmi culturali e, più semplicemente, si cerca di ricomporre le
proprie vite, solitarie, scomposte, devastate.
UNIVERSIFEMMINILI sembra essere il tentativo di rompere il muro di una solitudine, di una
disperazione, accompagnate da indignazione e speranza, senza lamentazioni dentro una strenua difesa della propria identità e voglia di vivere.
Dice la scrittrice “La delusione è fra i dolori il più triste quello contro cui sei disarmata” …e ancora “anche il tuo cuore invecchia sotto i colpi del troppo tempo consumato lo sguardo è gonfio di passato e vuoto di futuro”.
Parole alte e altre che conducono in un “altrove” dentro noi e fuori.
Parole che trasudano emozioni forti Il futuro è un tempo che non riusciamo più ad immaginare e vedere davanti a noi, se mai ci siamo riusciti, perché l’oggi dilata e scompiglia, distruggendole, tutte le nostre storie vitali, chiudendole a doppia mandata nel mondo della memoria o del buio.
Il libro di Flavia Novelli scava nei luoghi interiori dell’anima nel suo “versare”, non
depositandosi come ossi di seppia, spesso riempendo la pagina con mutamenti di stile, con troppe ansie anticipatorie di ombre e dèmoni, non lasciando quasi intravedere vie di uscita, ma inesorabilmente vera, consapevole di essere donna e poeta, lasciando tracce pregne e palpabili, non usando indistinte vocali e consonanti che restano non in un indistinto passaggio ma in una “stanza” interiore intoccabile. “Siamo tutti figli di un ventre di donna fecondato per amore o per voglia dentro un corpo di donna…”. Le ultime sillogi riguardano storie immaginate o vere di donne a cui Flavia dà anche un nome. Donne vissute in un mare di sopraffazioni e scherni e che lei chiama Sorelle. Sorelle come tutte le poesie del suo Universo, piene di coraggio, dubbi, sensi e non sensi che segnano il percorso di ogni esistenza.
Gina Di Francesco
Sorridi
Ti ripeti
Mentre nello specchio galleggiano
i tuoi occhi appannati
Sorridi!
Ma le labbra si increspano
senza riuscire a curvarsi
Sorridi
E le lacrime scendono
sui lividi del mattino
Sulle botte della notte
Come è nata l’idea di questo libro?
L’Universo femminile è spesso al centro delle mie poesie, ma la spinta decisiva a realizzare una silloge che ne parlasse in modo esclusivo è venuta a seguito di un’esperienza molto forte vissuta nel 2018, quando sono stata selezionata (tramite bando nazionale) per prendere parte al progetto “REFEST – Images and Words on Refugees Routes” (Immagini e Parole sui Percorsi dei Rifugiati)” co-finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma “Europa Creativa”. Un progetto che aveva come obiettivo quello di raccontare e documentare, attraverso la fotografia, l’illustrazione e la poesia, le storie e i percorsi dei rifugiati, grazie al lavoro di 32 artisti provenienti da quattro paesi europei. La residenza artistica a cui ho partecipato mi ha dato l’opportunità di vivere una settimana a stretto contatto con donne migranti e rifugiate, le cui storie ho sentito il bisogno di raccontare in versi, intrecciandole con altre storie di vita, violenze e coraggio che riguardano le donne tutte.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Portare a termine il progetto è stato inaspettatamente semplice. Avevo letto della recente nascita di una nuova collana editoriale dedicata alla scrittura delle donne (“Le Ginestre” – Herald Editore), così ho inviato il manoscritto alla curatrice, sinceramente senza troppe aspettative. Invece, dopo pochi giorni ho ricevuto la telefonata di Gina di Francesco la quale mi diceva di essere rimasta molto colpita da quel che aveva letto e di voler pubblicare il mio libro.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
I miei primi amori, in campo poetico sono stati Pessoa, Neruda, Hikmet, Edgar Lee Masters, Hesse, Prevert, Rimbaud, Garcia Lorca, Nizar Qabbani… Negli anni mi sono poi avvicinata sempre più alla poesia delle donne, in particolare a quella di Blaga Nikolova Dimitrova, Maram Al Masri, Marina Ivanovna Cvetaeva, Nina Cassian, Sylvia Plath, Anne Sexton Antonia Pozzi, Amelia Rosselli, Alda Merini … l’elenco è lungo. Più che di autori/autrici di riferimento, parlerei però di un generi di poesia di riferimento o comunque nei quali mi riconosco: la “poesia confessionale” (la mia prima raccolta, “Vennero i giorni”, edizioni Progetto Cultura, è una sorta di “diario poetico” molto intimo) e la “poesia civile”, a cui quest’ultimo mio libro si avvicina. Potrà sembrare strano riconoscersi in due forme di espressione poetica considerate così distanti. Non penso lo sia, perché secondo me la poesia ha due grandi poteri, apparentemente in contrasto fra loro: quello di farti sprofondare dentro te stessa, costringendoti a mostrare nuda la tua anima, e quello di spingerti fuori da te per vivere le vite degli altri, per sentire l’altrui sentire. E credo che chi utilizza la poesia per comunicare non possa, soprattutto in questo momento storico, esimersi dal denunciare le tragedie dell’umanità.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Anche se sono nata in un piccolo paese del Friuli Venezia Giulia, al confine con l’Austria e la Slovenia, vivo da sempre a Roma, città nei confronti della quale nutro sentimenti contrastanti di amore e odio.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
In primavera dovrebbe uscire una mia nuova raccolta per la casa editrice Montag, di Tolentino, alla quale avevo inviato alcune poesie per un concorso letterario. Il concorso non l’ho vinto ma, a distanza di qualche mese, mi hanno contattato per dirmi che comunque le poesie erano piaciute e intendevano pubblicarle. Quindi, mai scoraggiarsi!
Germogli d’autunno: presentazione del libro di Fulvio Uccella
Anteprima di Germogli d'autunno, il libro di poesie di Fulvio Uccella edito da Kimerik
Edito da Kimerik nel Gennaio 2018 • Pagine: 64 • Compra su Amazon
Gioca con le parole Fulvio Uccella, e lo fa con la consapevolezza propria di chi le possiede, di chi ne conosce il senso profondo e può quindi muoverle come si è soliti fare con le pedine su una scacchiera. Quest’opera ha le sembianze di un testamento, come se l’Autore avesse lasciato qui, con i suoi versi, il succo denso di una profonda esperienza di vita. “Vivere è semplicemente / abbandonarsi alla speranza. / La speranza è verità / che concreta il futuro. […] L’amore è un vero rebus. / Se lo risolvi sarai tu il Risorto. / La risurrezione è un enigma. / Se l’accetti con innocenza / sigilla per sempre sereno esistere. / Esistere è chiedersi il perché del dolore. / Rispondere al dolore è semplice: / raccogli la tua vita in frantumi / e incamminati sul suo sentiero seducente”.
Sei Tu
Donna venuta da lontano
tardi ti amai.
Te,
zaffiro dell’eterno,
tardi ti colsi.
Cieco brancolavo.
Un sogno catturare volevo,
il sogno dell’immenso,
perché vivere
immenso sogno è.
Trasmigrasti ogni cecità.
Policromia del tempo,
le tue pupille
contemplo.
Bellezza che rigenera
attimo sepolto
tu sei.
Sinfonia,
che screzia il tempo,
effondi.
Tue ancelle sono
occhi, dita, sorriso.
Gelose custodi del tuo fascino
il mondo consacrano
al Totalmente Altro.
Donna senza tempo
Le coppe del tuo seno
la fantasia degli umili
inebriano.
Il volto delle vergini,
vigilanti nella notte dello sposo,
la tua purezza deterge.
Giubilo nuziale
il tuo corpo biondo rame
annuncia.
Donna senza tempo,
il tempo della donna
sei.
Altare del sublime
ogni altare sublimi.
Tu inneggi la vita.
Il cosmo,
ornamento al tuo esistere,
cantico sublime
a te
eleva.
La perla del sogno
Non perdere
nell’ombra dei sensi
la perla del sogno.
Racchiudi nelle dita
l’intima tua ricchezza,
la sacralità
del primo abbandono.
Della vita,
delicata corolla del mondo,
succhia
il nettare dell’avventura.
Tra i marosi del caos
fendi
la nebbia del cuore.
Vascello di divina passione
naviga sicura.
Conquista
l’abbraccio del mare,
profumato di verginità,
allodola della speranza.
Canta con le onde
la purezza della luce.
Inghirlanda
a palpebre stanche
la rugiada dell’alba,
le tue vene.
Inazzurra il sangue
con la tua sensualità.
Ci ritroveremo
entrambi
icone di un mattino,
traspirante divini raggi.
I migliori libri su Leopardi (saggi e biografie)
I migliori libri di critica su Giacomo Leopardi disponibili nel 2020
In Italia sono stati pubblicati innumerevoli libri di critica su Giacomo Leopardi. Il grande poeta italiano di Recanati è tornato inoltre, in tempi recenti, ad attirare l’attenzione del grande pubblico grazie al fortunatissimo libro di Alessandro D’Avenia, “L’arte di essere fragili”, che apre la nostra lista di volumi consigliati. In questo articolo vi segnaliamo i principali testi di critica letteraria sul poeta, includendo testi spiccatamente biografici, analisi dei testi, riflessioni di ampio respiro sulla sua produzione e l’importanza della sua figura nel passato e nella contemporaneità. [Read more…]
Nobel Letteratura: elenco dei vincitori
Nobel Letteratura, i vincitori in ordine cronologico, la nazionalità e le loro opere più importanti (dal 1901 al 2020)
L’elenco dei vincitori del Nobel per la Letteratura dal 1901 al 2021, aggiornato dopo il comunicato dall’Accademia Svedese che ha conferito il riconoscimento, doppio, per il 2018 e il 2019, a Olga Tokarczuk e Peter Handke, quello del 2020 che ha assegnato il riconoscimento alla poetessa americana Louise Glück e infine quello del 2021, assegnato ad Abulrazak Gurnah. Per ogni scrittore insignito del Premio Nobel aggiungiamo alcune delle opere più famose e dettagli in merito al conferimento del premio. Può sembrare strano ma per molti autori non è facile trovare in commercio opere in lingua italiana: in questi casi abbiamo aggiunto informazioni utili su quali edizioni del passato reperire per poterli leggere. [Read more…]