| SCHEDA DEL LIBRO |
Il 4 gennaio 2018 Longanesi pubblicherà Fiori sopra l’inferno di Ilaria Tuti, un thriller che sarà disponibile anche in eBok al prezzo di 8,99€. Ecco la trama e un estratto dal romanzo. [Read more…]
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Il 4 gennaio 2018 Longanesi pubblicherà Fiori sopra l’inferno di Ilaria Tuti, un thriller che sarà disponibile anche in eBok al prezzo di 8,99€. Ecco la trama e un estratto dal romanzo. [Read more…]
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Dal 15 giugno 2017 è reperibile nelle librerie italiane La morte è cieca di Karin Slaughter, un thriller riportato sugli scaffali da HarperCollins e acquistabile al prezzo di 18 euro (ma qui lo potete trovare su Amazon con il 15% di sconto), oppure al costo di 9,99 euro in eBook, nei formati pdf, epub o mobi. Vediamo la sinossi del romanzo e un’anteprima dal testo. [Read more…]
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Con Prova a fermarmi Lee Child porta la saga di Jack Reacher al ventesimo volume. Il nuovo capitolo della serie sarà pubblicato da Longanesi il 15 giugno 2017 con un prezzo di copertina di 18,60 euro (ordinabile online con il 15% di sconto). Per chi desidera acquistare l’ebook, il costo per la versione mobi, epub o pdf di Prova a fermarmi è di 9,99 euro.
Location fondamentale del nuovo capitolo di Child è il piccolo paese denominato Mother’s Rest, un insieme di case in mezzo a un gigantesco campo di grano abitato da individui alquanto scontrosi. Per strada Jack incontra Michelle Chang, una giovane che sembra aver scambiato Jack per un’altra persona. Michelle parla a Jack della sparizione dell’uomo con cui stava seguendo un’investigazione privata, e Reacher decide di darle una mano, convinto di poter risolvere il mistero in breve tempo. La vicenda tuttavia conosce degli sviluppi inattesi e trascina il protagonista in una corsa tra Los Angeles, Chicago, San Francisco… Qualcun altro avrebbe rimpianto di non aver ignorato il problema della donna, ma Jack non è tipo che si perde nei rimpianti: una volta in ballo, vuole sempre andare fino in fondo.
Per ulteriori dettagli e la trama ufficiale del libro rimandiamo alla scheda completa del volume su Amazon, dove è possibile leggere anche le recensioni dei lettori.
Spostare un uomo grosso come Keever non era facile. Era come cercare di sollevare un materasso matrimoniale. Perciò lo seppellirono vicino alla casa, il che comunque era logico: mancava ancora un mese al raccolto e un’anomalia in un campo sarebbe stata visibile dall’alto. E, per uno come Keever, avrebbero controllato dall’alto. Avrebbero usato aerei da ricognizione ed elicotteri, forse anche droni.
Iniziarono a mezzanotte, per stare sul sicuro. Erano in mezzo a quattromila ettari di nulla e l’unica opera realizzata dall’uomo nelle immediate vicinanze era la ferrovia che andava a est, ma l’ultimo treno passava alle sette di sera, il primo alle sette del mattino. Dunque niente sguardi indiscreti. Su una barra sopra la cabina dell’escavatore erano montati quattro fari, come quelli che i ragazzi montano sui pick-up; insieme creavano un intenso fascio di luce alogena. Perciò neanche la visibilità era un problema.
Cominciarono a scavare la buca nel recinto dei maiali, che era di per sé un’anomalia permanente nel terreno. Ogni maiale pesava novanta chili e aveva quattro zampe. La terra era sempre smossa. Dall’alto non si sarebbe visto niente di strano, neanche con una termocamera: l’immagine sarebbe diventata indistinguibile all’istante per via del calore emanato dagli animali e dai mucchi di escrementi.
Il rischio era molto contenuto.
I maiali grufolavano, quindi la buca doveva essere profonda. Nemmeno quello era un problema. Il braccio dell’escavatore era lungo e affondava nel terreno con un movimento ritmico, fluido e articolato; la benna era lunga due metri, i pistoni idraulici scintillavano alla luce elettrica, il motore ruggiva sotto sforzo e ronzava in folle, la cabina si abbassava e si sollevava a mano a mano che la terra veniva spostata. Al termine dello scavo fecero retromarcia e ci spinsero dentro Keever con la benna, facendolo strisciare e rotolare finché, completamente sporco di terra, non cadde oltre il bordo atterrando nel buio con un tonfo.
Solo una cosa andò storta, proprio in quel momento.
Il treno serale passò con cinque ore di ritardo. Il mattino dopo sentirono alla radio locale che una locomotiva si era rotta centocinquanta chilometri a sud, bloccando il traffico sui binari. In quel momento però non lo sapevano. Udirono un fischio lamentoso in lontananza, al passaggio a livello, e non poterono fare altro che voltarsi a guardare le lunghe carrozze illuminate che passavano sferragliando, una dopo l’altra, come in una visione onirica che sembrava infinita. Alla fine però il treno scomparve, le rotaie vibrarono ancora per un minuto e la luce di coda fu inghiottita dal buio della mezzanotte. A quel punto si rimisero al lavoro.
Trenta chilometri dopo, il treno rallentò piano, fino a fermarsi sibilando. Le porte si aprirono con un risucchio e Jack Reacher scese su una rampa in calcestruzzo, davanti a un silo per cereali grande quanto un condominio. Alla sua sinistra ce n’erano altri quattro, tutti più grandi, mentre a destra c’era un capannone di metallo grande quanto un hangar. Alcuni lampioni disegnavano coni di luce gialla nel buio a intervalli regolari. L’aria notturna era pervasa da una nebbiolina che faceva presagire la fine dell’estate. Era quasi autunno, dopotutto.
Reacher rimase immobile e il treno alle sue spalle ripartì senza di lui, prima a fatica, stridendo, poi assumendo un ritmo lento e infine accelerando con decisione. Lo spostamento d’aria, sempre più intenso, gli sferzò i vestiti. Era l’unico passeggero a essere sceso, e la cosa non era certo sorprendente. Quel posto non era affatto una metropoli, non era nient’altro che una località agricola. Le uniche strutture di accoglienza erano incuneate tra i silos e l’immenso capannone, e si riducevano in sostanza a un edificio compatto che pareva avere uno sportello e alcune panche per l’attesa. Aveva un aspetto ferroviario e sembrava un giocattolo piazzato temporaneamente tra due fusti lucidi di carburante.
La ragione per cui Reacher si trovava là era scritta su una targa che correva lungo tutta la facciata: MOTHER’S REST. Lo aveva letto su una cartina e gli era sembrato un nome fantastico, per la fermata di una linea ferroviaria. Si era immaginato che lì i binari attraversassero un’antica pista carovaniera e che tanto tempo prima fosse successo qualcosa. Forse una giovane donna incinta aveva avuto le doglie. I sobbalzi non potevano certo averle giovato. Forse la carovana si era fermata per un paio di settimane o un mese. Forse, anni dopo, qualcuno si era ricordato di quel posto. Un discendente, magari. Una leggenda familiare. Forse c’era un museo di una sola stanza.
Ma poteva esserci un’interpretazione più triste. Forse vi avevano seppellito un’anziana che non era sopravvissuta al viaggio. In quel caso ci sarebbe stata una lapide commemorativa.
Qualsiasi cosa fosse successa, Reacher aveva deciso che l’avrebbe scoperta. Era senza meta e aveva tutto il tempo del mondo, perciò poteva permettersi una deviazione. Per quello era sceso dal treno.
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Il nuovo romanzo di Jeffery Deaver, Il valzer dell’impiccato, sarà pubblicato il 18 maggio 2017 da Rizzoli con un prezzo di copertina di 20 euro per la versione cartacea e un costo di 9,99 euro per gli ebook in versione pdf, epub e mobi. Vediamo la trama e un’anteprima dalla nuova opera dello scrittore statunitense.
La trama del libro si svilupperà tra New York e Napoli. Il romanzo ha inizio quando un uomo viene prelevato di forza vicino Central Park e fatto salire su di un’auto. Unico testimone della scena? Una bambina.
Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, seppur presi dai preparativi per il matrimonio, devono tornare in azione. Presto la squadra elabora un profilo del sequestratore e lo battezza Il Compositore, dato che le sofferenze inferte alle vittime sembrano richiamare alla mente una macabra melodia. La caccia all’uomo si rivelerà tutt’altro che semplice, costringendo i protagonisti a raggiungere l’Italia e Napoli in particolare, dove dovranno lavorare a contatto con gli investigatori della Penisola.
Per i lettori interessati ad altri dati, alla trama ufficiale e alle recensioni dei lettori rimandiamo alla scheda completa del romanzo su Amazon.
«Mamma.»
«Un minuto.»
Procedevano spedite lungo la strada tranquilla dell’Upper East Side, il sole basso in quella fresca mattina autunnale. Foglie rosse e gialle tracciavano spirali cadendo dai rami sparuti.
Madre e figlia, gravata dalla zavorra che adesso i bambini si portano a scuola.
Ai miei tempi…
Claire mandava messaggi come una forsennata. La domestica – chi l’avrebbe detto? – si era ammalata. No, forse si era ammalata, il giorno della cena! La cena. E Alan doveva lavorare fino a tardi. Forse.
Come se avesse potuto contare su di lui, a ogni modo.
Din.
La risposta dell’amica: SCUSA, CARMELLA IMPEGNATA STSERA.
Gesù. Un’emoji in lacrime accompagnava il messaggio. Perché non digitare la stramaledetta A in «stasera»? Quanto si risparmiava, un prezioso millisecondo? Troppa fatica mettere il verbo essere?
«Ma, mamma…» Il tono cantilenante di una bambina di nove anni.
«Un minuto, Morgynn. Te l’ho già detto.» La voce di Claire era benevolmente neutra. Neanche un po’ arrabbiata, né irritata o stizzita. Pensò alle sessioni settimanali: seduta sulla sedia, non distesa sul divano – il bravo dottore non aveva neanche un divano nel suo ufficio –, Claire attaccava con le sue nemesi, la rabbia e l’impazienza, e aveva lavorato con tenacia per evitare di sbottare o alzare la voce quando la figlia diventava irritante (anche quando si comportava così di proposito, cosa che, calcolava Claire, equivaleva a un quarto delle ore di veglia della bambina).
E sto facendo un lavoro dannatamente buono.
Ragionevole. Matura. «Un minuto» ripeté, intuendo che la bambina stava per parlare.
Claire rallentò fino a fermarsi e prese a scorrere la rubrica del telefono, persa nel vortice dell’imminente disastro. Era presto, ma il giorno si sarebbe dileguato in fretta e la cena le sarebbe piombata addosso come un TIR. Non c’era proprio nessuno, a Manhattan, che potesse aiutarla nel servizio? Una misera cena per dieci persone! Ma insomma, quanto poteva essere difficile? Una persona qualsiasi.
Era combattuta. Sua sorella?
Macché. Non era invitata.
Sally, del club?
Niente da fare: fuori città. E per di più una stronza.
Morgynn aveva rallentato e Claire si accorse che si stava voltando. Le era caduto qualcosa? A quanto pareva, sì. La bambina corse indietro a raccoglierlo.
Meglio che non fosse il telefono. Ne aveva già rotto uno. Riparare lo schermo era costato centottantasette dollari.
Ma insomma. Bambini…
CAPITOLO 1
«Mamma.»
«Un minuto.»
Procedevano spedite lungo la strada tranquilla dell’Upper East Side, il sole basso in quella fresca mattina autunnale. Foglie rosse e gialle tracciavano spirali cadendo dai rami sparuti.
Madre e figlia, gravata dalla zavorra che adesso i bambini si portano a scuola.
Ai miei tempi…
Claire mandava messaggi come una forsennata. La domestica – chi l’avrebbe detto? – si era ammalata. No, forse si era ammalata, il giorno della cena! La cena. E Alan doveva lavorare fino a tardi. Forse.
Come se avesse potuto contare su di lui, a ogni modo.
Din.
La risposta dell’amica: SCUSA, CARMELLA IMPEGNATA STSERA.
Gesù. Un’emoji in lacrime accompagnava il messaggio. Perché non digitare la stramaledetta A in «stasera»? Quanto si risparmiava, un prezioso millisecondo? Troppa fatica mettere il verbo essere?
«Ma, mamma…» Il tono cantilenante di una bambina di nove anni.
«Un minuto, Morgynn. Te l’ho già detto.» La voce di Claire era benevolmente neutra. Neanche un po’ arrabbiata, né irritata o stizzita. Pensò alle sessioni settimanali: seduta sulla sedia, non distesa sul divano – il bravo dottore non aveva neanche un divano nel suo ufficio –, Claire attaccava con le sue nemesi, la rabbia e l’impazienza, e aveva lavorato con tenacia per evitare di sbottare o alzare la voce quando la figlia diventava irritante (anche quando si comportava così di proposito, cosa che, calcolava Claire, equivaleva a un quarto delle ore di veglia della bambina).
E sto facendo un lavoro dannatamente buono.
Ragionevole. Matura. «Un minuto» ripeté, intuendo che la bambina stava per parlare.
Claire rallentò fino a fermarsi e prese a scorrere la rubrica del telefono, persa nel vortice dell’imminente disastro. Era presto, ma il giorno si sarebbe dileguato in fretta e la cena le sarebbe piombata addosso come un TIR. Non c’era proprio nessuno, a Manhattan, che potesse aiutarla nel servizio? Una misera cena per dieci persone! Ma insomma, quanto poteva essere difficile? Una persona qualsiasi.
Era combattuta. Sua sorella?
Macché. Non era invitata.
Sally, del club?
Niente da fare: fuori città. E per di più una stronza.
Morgynn aveva rallentato e Claire si accorse che si stava voltando. Le era caduto qualcosa? A quanto pareva, sì. La bambina corse indietro a raccoglierlo.
Meglio che non fosse il telefono. Ne aveva già rotto uno. Riparare lo schermo era costato centottantasette dollari.
Ma insomma. Bambini…
Poi Claire riprese a scorrere la rubrica, pregando per la comparsa provvidenziale di una cameriera. Ma guarda quanti nomi. Devo ripulire questo dannato elenco contatti. Non ne conosco la metà, e una bella fetta dell’altra metà non mi va a genio. Partì un altro messaggio implorante.
La bambina tornò al suo fianco e disse con decisione: «Mamma, guarda…».
«Ssh.»
Il nuovo romanzo rientra nel lungo e amato ciclo di Lincoln Rhyme, la saga iniziata con Il collezionista di ossa nel 1997 e giunta ormai, dopo venti anni di pubblicazioni, al tredicesimo volume.
Il penultimo libro della serie di Jeffery Deaver, intitolato Il bacio d’acciao, era stato pubblicato da Rizzoli nel 2016. Deaver è famoso inoltre per i cicli di John Pellam e di Kathryn Dance. Rimandiamo a Wikipedia per la bibliografia completa dello scrittore.
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L’atteso nuovo romanzo di Paula Hawkins, Dentro l’acqua (Into the Water), approderà sugli scaffali delle librerie italiane il 2 maggio 2017. Il precedente thriller della scrittrice nata in Zimbabwe e vissuta a Londra, intitolato La ragazza del treno, è stato uno dei maggiori casi editoriali degli ultimi anni, totalizzando diciotto milioni di copie vendute in tutto il mondo, di cui un milione solo in Italia. [Read more…]
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Una perfetta sconosciuta di Alafair Burke sarà pubblicato in Italia da Piemme il 14 marzo 2017. Il nuovo thriller della scrittrice americana autrice del bestseller La ragazza nel parco, di recente autrice anche di diversi libri scritti in collaborazione con Mary Higgins Clark, sarà venduto con un prezzo di copertina di 18,50 euro, mentre per la versione mobi, epub e pdf di Una perfetta sconosciuta saranno sufficienti 9,99 euro. Ecco il riassunto della trama e un estratto dal libro.
Alice riceve una visita della polizia che le presenta una fotografia in cui lei, indubitabilmente lei, è ritratta mentre bacia un uomo deceduto una trentina di ore prime. Alice non ha alcun ricordo di quel bacio. La vittima è il misterioso proprietario della galleria che Alice ha dapoco iniziato a gestire. Il lavoro dei suoi sogni sembra condurla dritto in un incubo: qualcuno sta cercando di incastrarla? Se sì, perché? Come fa questo qualcuno a sapere così tanto di Alice? Sull’onda delle sorprese e dello sfaldarsi delle certezze, Alice Humprey sarà costretta a mettere in dubbio ogni cosa, perfino la sua stessa innocenza.
Rimandiamo i lettori interessati alla trama ufficiale e a ulteriori dettagli sul testo alla scheda completa del libro su Amazon, dove peraltro è possibile preordinare il romanzo di Alafair Burke con il 15% di sconto.
Alice Humphrey capì subito che il bacio avrebbe rovinato tutto.
«Sa come si dice, signorina: un’immagine vale più di mille parole.
Alzò lo sguardo dalla foto verso il poliziotto che aveva parlato, che di cognome faceva Shannon – il nome non se lo ricordava. Era quello con i capelli di un biondo slavato e il colorito rossastro. Pancia prominente, da bevitore.
La guardava letteralmente dall’alto in basso, e la cosa non le piaceva. La faceva sentire piccola, in trappola. Ripensò a poco prima, quando i due erano entrati in casa sua, chiedendosi se non avessero scelto apposta dove sedersi in modo da ottenere esattamente quell’effetto.
Shannon e il suo collega – si chiamava Danes? – l’avevano aspettata davanti casa, infagottati in cappotti e sciarpe, con i caffè stretti tra le mani per scaldarsi. Lei, invece, era arrivata ancora accaldata nella felpa che aveva indossato in fretta dopo la lezione di spinning.
Erano rimasti per qualche minuto a chiacchierare in strada, lei con le braccia incrociate, come per trattenere il calore, sempre più consapevole del sudore che le inumidiva il viso, mentre Shannon non la smetteva di lanciare occhiate alle chiavi di casa, fino a quando non aveva dato voce al suo pensiero: «E se continuassimo dentro?».
Amichevole. Gentile. Rispettoso. Lo stesso tono che avevano usato la mattina precedente. Soltanto un giorno prima. Circa trentuno ore, per essere precisi. Avevano accennato al fatto che forse ci sarebbe stato bisogno di contattarla di nuovo in futuro, ma poi erano comparsi lì, davanti a casa sua, senza alcun preavviso. Alice non aveva avuto scelta.
«Certo. Salite pure.»
L’avevano seguita in casa. Si era versata un sorso d’acqua. Loro non avevano voluto nulla, ma si erano appollaiati sugli sgabelli sistemati intorno all’isola della cucina, mentre lei aveva optato per la sedia del tavolino da colazione, con lo schienale appoggiato al muro. Solo adesso si rendeva conto di essersi messa all’angolo da sola, letteralmente e metaforicamente. D’altronde era inevitabile: era l’unico posto nel suo piccolo appartamento in cui potesse sedersi senza dare le spalle agli ospiti.
Abbassò la cerniera della felpa, maledicendosi per non essersi fatta la doccia in palestra.
I due avevano avviato la conversazione con nonchalance. Qualche battuta lungo le scale sulla necessità di aumentare l’esercizio fisico.
Ancora un paio di domande, niente di più, le aveva detto Shannon.
Ma ora che erano in casa, Alice cominciava a notare qualcosa di strano nel suo tono. Non era più così amichevole, gentile e rispettoso.
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Ecco il riassunto della trama di La ragazza del treno di Paula Hawkins e un’anteprima dal libro. Il volume della scrittrice britannica nata in Zimbabwe ha conosciuto un’immensa fortuna in Italia come all’estero e, a molti mesi dall’uscita, continua a fare capolino nelle top ten dei libri più venduti nel nostro paese. Vediamo di cosa tratta il romanzo e un’ampia anteprima dal testo. [Read more…]
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Carve the Mark di Veronica Roth sarà pubblicato in Italia da Mondadori il 17 gennaio 2017. Il libro, della lunghezza di 503 pagine, sarà in vendita al costo di 15,90 euro (acquistabile online con il 15% di sconto fino al giorno dell’uscita). Le versioni mobi, epub e pdf di Carve the Mark saranno invece vendute al prezzo di 9,99 euro. Vediamo la trama del libro e un estratto dal romanzo, che costituisce il primo volume della saga I predestinati. [Read more…]
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La trama di Stockholm confidential di Hanna Lindberg ha tutti gli elementi giusti per attirare l’attenzione dei tanti appassionati di thriller nordici in Italia. Il libro uscirà per Longanesi il 2 gennaio 2017 con un prezzo di copertina di 16,90 euro (per le versioni mobi, epub e pdf di Stockholm confidential il costo sarà invece di 9,99 euro). [Read more…]
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Il libro L’angelo di Sandrone Dazieri riprende i personaggi Colomba e Dante già protagonisti del libro Uccidi il padre. Il romanzo uscirà il 15 novembre 2016 per Mondadori nella collana Omnibus con un prezzo di copertina di 19,50 euro e una lunghezza di 456 pagine. [Read more…]