In questo articolo vi consigliamo 13 tra i migliori libri sull’autismo, il disturbo del neurosviluppo cui ci si riferisce, in tempi recenti (in particolare dopo l’uscita del DSM-V, la quinta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders – il manuale diagnostico più usato al mondo), come disturbo dello spettro autistico, o DSA.
Come è noto tra i tratti caratterizzanti di questo disturbio abbiamo dei deficit comunicativi con notevoli ripercussioni sull’interazione con gli altri, spesso accompagnati da forti interessi verso singoli aspetti del reale e atteggiamenti di tipo ripetitivo, con diagnosi che possono giungere con certezza entro i due anni e mezzo di vita del bambino.
Seppur la scienza sia arrivata a definirne il concetto solo nel 1900 (con alcuni studi di interesse nella seconda metà del 1800) negli ultimi decenni lo studio clinico ha fatto notevoli progressi, attestando che sebbene il disturbo segua un percorso costante gli individui che ne sono affetti possono risultare normali per alcuni ambiti e aspetti; inoltre le maggiori conoscenze odierne permettono, e questo è fondamentale, un approccio più cosciente e proficuo con le persone nello spettro, con conseguenze miglioramento della qualità della vita per le persone che ne sono affette e per i loro cari.
Nell’elenco di libri che segue abbiamo incluso alcuni recenti e validi testi di carattere scientifico (per capire l’autismo), alcuni volumi dedicati alle più diffuse tecniche di intervento e relazione con bambini autistici, testi dedicati all’insegnamento verso giovani con DSA e altri volumi divulgativi particolarmente meritevoli.
Cliccando su copertine e titoli si accede alle schede complete dei libri con tutti i dettagli e le opinioni dei lettori.
Contenuti
I disturbi dello spettro autistico in adolescenza e in età adulta
Questo testo viene a colmare un vuoto presente nella letteratura italiana relativa all’autismo: la diagnosi e le proposte di intervento per i disturbi dello spettro autistico in età adolescenziale e adulta. Troppo spesso assistiamo, con soggetti già in età adulta, alla mancanza di una corretta diagnosi e all’assenza di un intervento specifico per l’autismo; troppo spesso vediamo famiglie lasciate sole con la fatica di avere un figlio o un fratello autistico e la mancanza di progetti individualizzati specifici. Questo testo, nato con il contributo e la collaborazione di oltre cinquanta autori che si occupano da anni di questi disturbi, prende in esame la situazione dell’autismo in età adolescenziale e adulta nella sua complessità per affrontare con esaustività e visione d’insieme queste difficili situazioni, al di là di facili stereotipi e diagnosi improprie. Fondamentale nel volume è la prospettiva di un effettivo miglioramento della qualità della vita del soggetto, che tenga conto non solo delle sue problematiche cliniche, ma anche e soprattutto dei suoi fondamentali bisogni ed esigenze quotidiane.
Facilitare la comunicazione nell’autismo (con DVD)
Le strategie visive sono importanti per facilitare l’integrazione e la partecipazione sociale, nonché per potenziare le abilità cognitive e sociali e le autonomie dei bambini con disturbi dello spettro autistico o con altri disturbi dello sviluppo. Questa guida teorica e metodologica – scritta da uno dei massimi esperti italiani di autismo – spiega in modo chiaro e con esempi pratici come costruire relazioni, significati e abilità attraverso le immagini, in base alle caratteristiche specifiche del soggetto e del contesto. Le immagini contenute nel DVD-ROM possono essere stampate e modificate con gli strumenti di Paint o proposte singolarmente e assemblate in scene. Si possono inoltre inserire in griglie di sequenze logiche prestabilite oppure creare o integrare a piacere per un uso personalizzato. IL DVD-ROM Contiene 2600 immagini relative a situazioni quotidiane e comportamentali tipiche dell’ambiente domestico e scolastico
Prosodia e Spettro autistico. Interventi logopedici e psicoeducativi
La prosodia è la musica del parlare. È l’aspetto non verbale della comunicazione orale, che avviene attraverso la modulazione di volume, tono e ritmo della voce (compresi durata, pause e tempo). È necessaria per trasmettere emozioni e significato, ponendo l’accento su ciò che è importante e risolvendo le ambiguità nelle parole e nelle frasi. Quando si effettua la transizione all’età adulta, i giovani con disturbo dello Spettro Autistico possono avere minori opportunità di lavoro e socializzazione a causa delle loro difficoltà fonologiche e linguistiche. Spesso l’intervento precoce non si focalizza su questi aspetti, pertanto tra il 47 e il 57% delle persone nello Spettro arriva all’età adulta avendo ancora difficoltà linguistiche. Attraverso un programma di lezioni ed esercizi, questo libro aiuta a sviluppare competenze verbali e non verbali essenziali per la vita adulta, in particolare nel contesto di ricerca di un lavoro e delle relazioni sociali. Si tratta di un curriculum completo, che copre tutto, dall’uso auto-calmante della parola, alla fonetica, alla fluenza, alla capacità di conversazione.
Il cervello autistico
Nel 1947, quando è nata Temple Grandin, l’autismo era stato appena battezzato e descritto da due psichiatri: Leo Kanner sembrava considerarlo un’irreparabile tragedia, mentre Hans Asperger era convinto che potesse essere compensato da qualche aspetto positivo, ad esempio una particolare originalità del pensiero e dell’esperienza, che con il tempo avrebbe magari condotto a conquiste eccezionali. Oggi, a distanza di settant’anni, il disturbo dello spettro autistico è più diffuso che mai, e viene diagnosticato a un bambino su ottantotto. Nel frattempo, tuttavia, gli studi si sono spostati dalla mente autistica al cervello autistico, dai reami della psicologia – che in passato colpevolizzava le “madri frigorifero” per carenza d’affettività – a quelli della neurologia e della genetica. Intessendo la sua esperienza personale con l’illustrazione delle ultime ricerche sulle cause e i trattamenti del disturbo, Temple Grandin, coadiuvata da Richard Panek, ci introduce agli avanzamenti del neuroimaging a risonanza magnetica e agli effetti trasformativi indotti dal nuovo approccio terapeutico mirato ai singoli sintomi che sta sostituendo le diagnosi “a taglia unica” di un tempo. Ma soprattutto ci aiuta a percepire l’autismo come modalità esistenziale alternativa…
Il bambino che parlava con la luce. Quattro storie di autismo
Silvio guarda il mondo racchiuso in un granello di polvere, Cecilia lo osserva attraverso il movimento di una corda. Matteo non gioca con gli altri bambini, ma conosce le radici quadrate. Elia, sommerso da voci, odori, suoni e colori, lotta per trovare la calma interiore. Un viaggio unico e commovente nelle vite di quattro pazienti autistici profondamente diversi fra loro, seguiti dall’infanzia all’età adulta. I drammi e le fatiche quotidiane delle loro famiglie. L’impegno, i dubbi, gli errori e i piccoli grandi successi compiuti nel tentativo di aiutarli.
Sconfiggere la depressione nello spettro autistico
Autismo e Sindrome di Asperger sono argomenti caldi all’interno del panorama italiano. I giovani diagnosticati stanno crescendo e molte persone ricevono diagnosi in età adulta. La frequenza della depressione in questa popolazione è di circa il 70% come reazione legittima ai molti eventi avversi di vita di coloro che sono nello Spettro. Il volume è diviso in due parti. Nella prima parte viene descritta la depressione e la sua relazione con la Sindrome di Asperger/Autismo lieve (AS). Viene esplorato in dettaglio come mai una persona AS diventa depressa, la natura della depressione e come si declina differentemente in questa popolazione. Segue un esame dei tipi di terapia disponibili, degli adattamenti necessari, un sommario del programma e test per verificarne l’efficacia. Nella seconda parte è descritto il programma vero e proprio basato su un approccio cognitivo-comportamentale (l’unico valido secondo le linee Guida per l’Autismo dell’Istituto Superiore di Sanità). Il programma si sviluppa in 10 sessioni, basate sulle procedure dell’educazione cognitivo-affettiva e a ognuna è dedicato un capitolo. Il libro si conclude con una ricca appendice contenente materiale utile per l’intervento e schede pratiche.
10 cose che un bambino con autismo vorrebbe che tu sapessi
Se fino a non molto tempo fa si riteneva che l’autismo fosse una “malattia incurabile”, oggi, grazie ai progressi della ricerca, la credenza che chi ne è affetto debba rinunciare a una vita significativa e produttiva non ha più ragion d’essere. Ogni giorno, gli individui con autismo ci mostrano che sono in grado di superare, compensare e gestire in modi alternativi molti degli aspetti più difficoltosi della loro condizione e avere una vita realizzata e dinamica. Scrittrice e madre di un bambino con autismo, l’autrice si mette nei panni e nella testa di coloro che soffrono di questo disturbo, immaginando che siano loro stessi a dire agli adulti le “10 cose” essenziali da tenere a mente: 1. lo sono un bambino; 2. I miei sensi non si sincronizzano; 3. Distingui fra ciò che non voglio fare e non posso fare; 4. Interpreto il linguaggio letteralmente; 5. Fai attenzione a tutti i modi in cui cerco di comunicare; 6. Fammi vedere! lo ho un pensiero visivo; 7. Concentrati su ciò che posso fare e non su ciò che non posso fare; 8. Aiutami nelle interazioni sociali; 9. Identifica che cos’è che innesca le mie crisi 10. Amami incondizionatamente. Il libro guiderà genitori, familiari, insegnanti e educatori lungo un viaggio di conoscenza e di scoperta, alla fine del quale l’autismo farà meno paura e grazie a cui si disporrà di informazioni e strumenti maggiori e più efficaci per poter rendere un bambino con autismo un adulto indipendente.
Gioco e interazione sociale nell’autismo
Questo lavoro è una raccolta di attività pratiche per insegnare a giocare e a rapportarsi con un bambino con difficoltà nella interazione sociale, nella comunicazione e nella capacità di estendere e variare interessi e attività. Queste attività sono particolarmente necessarie per un bambino con disturbo generalizzato dello sviluppo, autismo, oppure con altri disturbi come il ritardo mentale o le disabilità motorie e sensoriali che comportano limitazioni e difficoltà anche nella socialità e nella comunicazione. Nel tentativo di comprendere queste difficoltà, le ricerche hanno dapprima considerato come primario il deficit sociale, poi quello del linguaggio, quindi è emerso il ruolo dei deficit cognitivi. La scoperta dell’importanza dei componenti base dell’intersoggettività come l’imitazione, l’attenzione cognitiva, lo scambio di turni nello sviluppo della capacità di interazioni sociali reciproche ha richiamato di nuovo l’attenzione sul ruolo della difficoltà sociale. Questo lavoro, centrato sulle difficoltà interpersonali nell’autismo e nei disturbi simili, si basa sulla convinzione che le tre aree di deficit si compenetrano l’una nell’altra in modo circolare. Scopo del lavoro è suggerire idee, specialmente appropriate per i bambini in età tra i due e i dieci anni.
Autismo come e cosa fare con bambini e ragazzi a scuola
Il kit illustra metodi e strategie per una didattica inclusiva di qualità, dalla scuola dell’infanzia a quella secondaria di primo grado, per offrire una risposta concreta ai bisogni educativi di bambini e ragazzi con Disturbo dello Spettro Autistico a bassa e medio-alta funzionalità. È destinato a insegnanti di sostegno e curricolari, educatori, psicologi e quanti operano dentro e fuori la scuola. La GUIDA fornisce i principi metodologici sui quali fondare l’intervento educativo, affrontando i molteplici aspetti relativi alla conoscenza degli allievi con autismo. I DUE WORKBOOK contengono schede per l’allievo, con attività e strumenti pronti all’uso, corredate da schede e materiali per l’insegnante con le indicazioni sugli obiettivi delle attività, su come condurre le proposte didattiche e su quali strategie adottare. Le ESPANSIONI ONLINE comprendono: FAQ di approfondimento; strumenti di valutazione e strategie di intervento; analisi di caso sui problemi comportamentali; un esempio di PEI; tutte le schede allievo e i materiali per l’insegnante presenti nei Workbook; schede allievo aggiuntive per proseguire il lavoro.
Macchia, autobiografia di un autistico
Pier Carlo Morello è un autistico severo. Non parla, ma in compenso riesce a scrivere, grazie a un percorso di Comunicazione Facilitata che gli ha permesso, tra tante altre cose, di concludere gli studi con una Laurea magistrale in Scienze umane e pedagogiche. L’argomento della sua tesi di laurea è lui stesso: perché, secondo le sue parole, «il mio sogno sarebbe ridestare il mondo scientifico da torpore di pregiudizio su ritardo mentale mio e nell’autismo». Questo libro è il contributo di Pier Carlo a quel risveglio, ed è stupendo – poiché desta stupore e meraviglia. È scritto in una lingua tanto più complessa e imperfetta quanto più sono vivide ed emozionanti le immagini che evoca; una lingua che sovrappone, impasta, torce e strappa la sintassi per restituire a chi legge contenuti di forte impatto emotivo. Ma soprattutto una lingua che incanta e contagia, che fa venire voglia di studiarla, di impararla, come se fosse un idioma straniero. Ogni parola è come ‘slogata’, staccata dall’uso convenzionale, riempita di significato… Questo libro in cui Pier Carlo racconta se stesso, sfondando il muro che lo separa dal nostro mondo e guidando il lettore alla scoperta del suo, è una sfida per tutti, non solo per gli addetti ai lavori: chi c’è dietro quel muro?
Una notte ho sognato che parlavi
Queste pagine narrano la storia quotidianamente e banalmente vera di Tommy, un simpatico e riccioluto adolescente autistico. E del suo straordinario rapporto con il padre, Gianluca Nicoletti. Di un bambino che a tre anni era tanto buono e silenzioso – forse persino troppo – e di suo padre che, quando un neuropsichiatra sentenziò: “Suo figlio è attratto più dagli oggetti che dalle persone”, non trovò tutto ciò affatto strano. (In fondo, era stato così anche per lui: aveva cominciato a parlare tardissimo e ora si guadagnava da vivere proprio parlando; quindi, prima o poi, pure Tommy avrebbe iniziato a farsi sentire.) In seguito, con l’arrivo dell’adolescenza, le cose in famiglia improvvisamente cambiarono: quel bambino taciturno diventa un gigante con i peli, forzuto, talvolta aggressivo, spesso incontrollabile, e Gianluca, chiamato in causa dalla moglie sconfortata, si scopre – suo malgrado – un genitore felicemente indispensabile. “Il padre di un autistico di solito fugge. Quando non fugge, nel tempo lui e il figlio diventano gemelli inseparabili. Tommy è la mia ombra silenziosa” scrive Nicoletti.
Il bambino irraggiungibile. Storia di un ragazzo autistico non verbale ma pensante
Manuel, sedici anni, vive a Catanzaro e sta per finire la quarta ginnasio. Non possiede le parole parlate, ma quelle scritte sì: ha trovato attraverso la scrittura il suo modo di mettersi in comunicazione col mondo. È lui, con grande consapevolezza, a raccontare la sua storia e quella della sua famiglia, e il loro lento aprirsi verso gli altri, anche quando non capiscono o non sanno. Fino a nove anni non ha parlato: semplicemente, urlava il suo malessere al mondo, come faceva la scienziata autistica Temple Grandin da bambina, sognando di liberarsi del silenzio che lo opprimeva. Poi grazie ai genitori e a un percorso attento ha scoperto la comunicazione facilitata e ben presto ha cominciato a scrivere. Da allora scrive sempre, con grande passione e precisione, e col gusto di chi ama le parole e le possibilità che offrono, per raccontare quello che non riesce a dire, per smentire chi pensa che “il quoziente intellettivo sia proporzionale alla quantità di parole emesse nell’aria”.
Autismo e attenzione congiunta
Questo libro edito a fine 2019 è stato sviluppato per chi si occupa dei disturbi dello spettro autistico (DSA), inclusi ricercatori, genitori, insegnanti e professionisti, così come le persone che fanno direttamente esperienza dell’autismo. Perciò il testo è stato pensato per lettori con diversi interessi e livelli di esperienza. In tutti i capitoli è possibile ritrovare dati empirici derivanti dalla ricerca in diversi ambiti (evolutivo, clinico, neurocognitivo, genetico/molecolare) a sostegno dell’ipotesi che l’attenzione congiunta sia una dimensione fondamentale del fenotipo e dell’endofenotipo dei DSA.
Classificazione dell’autismo nel DSM-V
A livello di classificazione nosografica, nel DSM-IV l’autismo è considerato rientrare nella categoria clinica dei disturbi pervasivi dello sviluppo, cui appartengono, fra le varie altre sindromi, anche la sindrome di Asperger, la sindrome di Rett e il disturbo disintegrativo dell’infanzia.
Con l’uscita del DSM-V, la categoria dei disturbi pervasivi dello sviluppo e tutti i disturbi in essa compresi (con l’eccezione della sindrome di Rett) è stata sostituita da un unico disturbo che li comprende tutti: il disturbo dello spettro dell’autismo o comunemente detto Disturbo dello spettro autistico. L’asse a cui il disturbo fa riferimento è, nella classificazione del DSM-V, quello dei disturbi del neurosviluppo.
Grazie.
Ottima bibliografia.
Mi permetterei di aggiungere: “Il bambino che parlava con la luce” di Maurizio Arduino.
Grazie dell’ottimo suggerimento, Marco, abbiamo aggiunto il libro alla lista.
Bibliografia molto preziosa. Grazie.
Mi permetto i segnalarvi anche un libro che ho trovato appassionante: Se ti abbraccio, non aver paura. Di Fulvio Ervas.
Grazie
Grazie della segnalazione!