In questo articolo scopriremo quali sono i migliori libri e manuali sulla demenza e sull’Alzheimer, letture indispensabili sia per i familiari dei pazienti che ne sono affetti sia per i vari professionisti (medici, psicologi, infermieri etc…) che ogni giorno si relazionano con i malati e i loro caregivers.
Quando parliamo in generale di “demenza” indichiamo una vera e propria sindrome, cioè una costellazione di sintomi, legati tutti a un lento e purtroppo progressivo declino delle funzioni mentali.
Tutto ciò comporta alterazioni nel funzionamento della memoria, del ragionamento e del linguaggio, ma anche modifiche e deficit nella capacità di orientarsi, cambiamenti nella personalità e nel comportamento in generale nelle persone che ne sono colpite.
La medicina ad oggi ha individuato vari tipi di demenze, spesso classificate dividendole in demenze corticali e sottocorticali.
Le demenze corticali dipendono da atrofia corticale, ovvero dalla morte e dalla degenerazione dei neuroni della corteccia cerebrale. Il sintomo principale è l’alterazione della memoria: la più famosa forma di demenza corticale è la malattia di Alzheimer. Le persone affette dal morbo di Alzheimer, presentano danni alle cellule cerebrali dell’ippocampo, il “cuore” dell’apprendimento e della memoria nel cervello: è questo il motivo principale per cui i pazienti affetti da questa malattia soffrono di talvolta imponenti deficit mnèstici.
Le demenze sottocorticali, invece, implicano un generale rallentamento dei processi cognitivi e un deciso allentamento delle risposte motorie. Ma sono presenti anche importanti problematiche psicopatologiche come alterazioni della personalità, apatia e depressione. Questa tipologia di demenza solitamente non comporta, quindi, deficit di memoria: la demenza sottocorticale più conosciuta e diffusa è certamente quella associata alla malattia di Parkinson.
Questa classificazione clinica delle varie forme di demenza non è accettata da tutti gli esperti del settore.
Molti professionisti preferiscono, infatti, utilizzare una classificazione eziopatogenetica che individua tre macro-insiemi di demenze: quelle reversibili, quelle vascolari e quelle degenerative. Le demenze reversibili sono quelle da cui si può guarire una volta capita la causa della loro insorgenza. Tra queste ricordiamo le demenze relative a problemi tiroidei (come l’ipotiroidismo) e a patologie cerebrali. Le demenze vascolari possono avere varia eziologia come quelle che si presentano a seguito di un danno cerebrale ischemico o da altre patologie di natura cardiologica. Tra le demenze degenerative, invece, la più nota è la già citata Malattia di Alzheimer. Ma ricordiamo anche le demenze frontotemporali, la malattia di Pick e la malattia di Huntington.
Le demenze sono un enorme problema non solo di sanità pubblica, spesso finiscono per ammalarsi di problematiche psicologiche anche le persone che si prendono cura di familiari affetti da declino cognitivo. Spesso i malati non sono più autosufficienti e necessitano di assistenza continua. A tal riguardo nella nostra selezione sui migliori libri sulla demenza e sull’Alzheimer abbiamo inserito in coda una selezione di scritti destinati ad aiutare i caregivers che ogni giorno lottano e soffrono con i familiari portatori di queste malattie. Ad esempio, un ottimo volume è “Sostenere chi sostiene. Strumenti e indicazioni per supportare chi si occupa di persone con demenza” di Erika Borella e Silvia Faggian, con la prefazione di Michele Farina.
La cura dei vari tipi di demenza dipende dalla causa che ha innescato il declino cognitivo. Nei casi più seri, come con il morbo di Alzheimer, purtroppo ad oggi ancora non sono disponibili terapie in grado di rallentarne o fermarne la progressione. Per aiutare queste persone si ricorre a terapie farmacologiche che aiutano a contenerne temporaneamente i sintomi.
Negli ultimi tempi alla somministrazione di farmaci si sta affiancando l’utilizzo di terapie non farmacologiche, il testo “Manuale di metodologia per le terapie non farmacologiche con le persone affette da demenza” parla proprio di questo innovativo approccio alla malattia relativo alle cure centrate sulla persona.
Oggi, nel mondo, è afflitto da demenza circa il 5% della popolazione over 60, con il 30% dei malati che ha superato gli ottanta anni. Il maggiore fattore di rischio è legato all’età e a condizioni genetiche.
Si sta facendo molta compagna di prevenzione sulle demenze negli ultimi anni, ponendo l’attenzione sull’importanza di mantenere una buona salute cardiovascolare, eliminando il fumo e adottando uno stile di vita basato sull’attività fisica e sulla dieta. Il cibo è fondamentale per la salute del cervello e del cuore. L’ultimo libro presente nella nostra selezione dei migliori libri e manuali sulla demenza e sull’Alzheimer parla proprio di questo e consigliamo a tutti di leggerlo: il titolo è “La dieta anti Alzheimer. Consigli e ricette per prevenire la malattia del terzo millennio” e gli autori Cinzia Cuneo e Massimo Tabaton.
Cliccando sulle copertine si accede alle schede complete dei libri su Amazon, con tutti i dettagli e le recensioni dei lettori. Le edizioni qui riportate sono quelle più aggiornate disponibili.
Contenuti
Le Demenze: Manuale di diagnosi e trattamento
Malattia di alzheimer e altre demenze diagnosi e terapia integrata
Alzheimer e le altre malattie del cervello
Neuropsicologia delle demenze
Montessori abbraccia le demenze
Il Training cognitivo per le demenze e le cerebrolesioni acquisite. Guida pratica per la riabilitazione. Con risorse online – Manuale di metodologia per le terapie non farmacologiche con le persone affette da demenza
Alzheimer e riabilitazione cognitiva. Esercizi, attività e progetti per stimolare la memoria – Costruire la storia di vita con la persona con demenza. Attività pratiche per la stimolazione delle funzioni cognitive residuali
La fine dell’Alzheimer. Il primo programma per prevenire e combattere il declino cognitivo
Riconsiderare la demenza
Le demenze. Mente, persona, società
I migliori libri sulla demenza e sull’Alzheimer per caregivers e familiari
Sostenere chi sostiene. Strumenti e indicazioni per supportare chi si occupa di persone con demenza
Stare vicino a un malato di Alzheimer. Dubbi, domande, possibili risposte
Ricominciare con l’Alzheimer si può
La dieta anti Alzheimer. Consigli e ricette per prevenire la malattia del terzo millennio
Io sono l’Alzheimer
Alzheimer. Malato e familiari di fronte alla perdita del passato
La mente fragile. L’enigma dell’Alzheimer
Vivere con l’alzheimer. Consigli semplici per la vita quotidiana
Pathogenesis and Management of Alzheimer’s Disease
New Insights into Alzheimer’s Disease
Dei piccoli accorgimenti nella gestione quotidiana delle persone affette da demenza e dell’ambiente in cui queste vivono può aumentare di molto la qualità della vita dei malati.
Aiutare un familiare che soffre di declino cognitivo significa anche, ad esempio, farlo sentire in un ambiente “sicuro” e rassicurante. Quando la demenza comporta deficit della memoria si può aiutare il soggetto portatore di demenza appendendo in casa cartelli con scritto “ricordati di spegnere il gas!” e similari o installare dei rilevatori sulle porte per evitare episodi di vagabondaggio.
La casa in cui la persona vive deve risultare “nota” e “familiare” al malato, vanno quindi evitati i trasferimenti in nuove case, ma anche la ristrutturazione di quella in cui l’anziano già vive. Sono invece utili degli ausili come le luci notturne e grandi orologi per aiutare l’anziano a orientarsi sia nello spazio che nel tempo.
La routine giornaliera è anche essa molto importante per il portatore di demenza perché infonde in questa persona un senso di stabilità e protezione. Ma, ovviamente, la cosa più importante di tutte è l’affetto e lo stare vicini emotivamente a quei familiari che oggi soffrono, purtroppo, di tutte le varie forme di declino cognitivo.
Lascia un commento