In questo articolo scopriremo quali sono i migliori libri su eutanasia, testamento biologico e suicidio assistito, tematiche assai attuali e al centro di forti controversie.
Quando parliamo di testamento biologico (biotestamento) ci riferiamo a quel documento legale con il quale la persona nel pieno delle proprie capacità di intendere e volere sceglie liberamente quali tipi di trattamenti sanitari vuole o non vuole accettare nel caso dovesse in futuro trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o meno alle cure proposte (per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti). Nella legislazione italiana è chiamato disposizione anticipata di trattamento (DAT).
L’eutanasia (termine che deriva dal greco “εὐθανασία”, letteralmente “buona morte”) è il procurare intenzionalmente e nel suo interesse la morte di un individuo tramite un intervento medico finalizzato ad abbreviare l’agonia solitamente di un malato terminale.
Utilizziamo i termini:
- eutanasia passiva quando il medico si astiene dal praticare cure per continuare a tenere in vita il malato;
- eutanasia attiva quando il medico causa direttamente la morte del paziente malato;
- eutanasia attiva volontaria quando il medico agisce su richiesta esplicita del malato.
Nella casistica si tende a includere il suicidio assistito, cioè la decisione del malato terminale di porre termine alla propria esistenza, mediante l’autosomministrazione di dosi letali di farmaci, in presenza e con questi mezzi forniti da un medico.
L’eutanasia si distingue dal suicidio assistito perché non necessita della partecipazione attiva del soggetto che decide di porre fine alla propria vita, mentre il suicidio assistito sì: il malato decide e assume da solo il farmaco letale; l’eutanasia prevede un’azione diretta del medico mentre nel suicidio assistito il ruolo di quest’ultimo è marginale e rivolto solo alla preparazione del farmaco che poi il paziente assumerà autonomamente.
Nella nostra selezione dei migliori libri su eutanasia, testamento biologico e suicidio assistito troverete i testi per approfondire queste tematiche di grande attualità e al centro di grandi dibattiti di bioetica e non solo.
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Contenuti
Andarsene al momento giusto. Culture dell’eutanasia nella storia europea
Indisponibilità e disponibilità della vita. Una difesa filosofico giuridica del suicidio assistito e dell’eutanasia volontaria
Il diritto di non soffrire. Cure palliative, testamento biologico, eutanasia
Eutanasia. Sofferenza e dignità al crepuscolo della vita
Saggi sull’eutanasia
La cultura della morte. Aborto, eutanasia e nuovo vangelo progressista
Quando la vita finisce. La sostenibilità morale dell’eutanasia
Dignità nel morire, eutanasia e cure palliative nella prospettiva costituzionale
Eutanasia e neuroni specchio
La legge n. 219/2017 su consenso informato e DAT fra libertà di cura e rischio di innesti eutanasici
Fine vita. Un problema di tutti. Riflessioni e proposte per una legge italiana condivisa sul suicidio assistito e l’eutanasia
Contro l’eutanasia. Un grande medico, laico e non credente, ci spiega perché non possiamo accettare l’eutanasia
Libertà fondamentali alla fine della vita. Riflessioni a margine dell’ordinanza 207 del 2018 della Corte Costituzionale
I migliori libri su Eluana Englaro e Piergiorgio Welby
La vita senza limiti. La morte di Eluana in uno Stato di diritto
L’ultimo gesto d’amore. Storia di Piergiorgio Welby
I due casi più famosi che hanno infuocato il dibattito sull’eutanasia in Italia sono quelli di Piergiorgio Welby (in foto) e di Eluana Englaro.
Nel 2006 Piergiorgio Welby, malato di distrofia muscolare e tenuto in vita da un respiratore, ha chiesto che questo gli venisse staccato.
Welby è morto il 20 dicembre 2006 per insufficienza respiratoria sopravvenuta a seguito del distacco del respiratore da parte del medico anestesista Mario Riccio.
Altro caso è quello di Eluana Englaro, una ragazza bellissima rimasta in stato vegetativo persistente dopo un grave incidente stradale avvenuto nel 1992. Dopo la richiesta del padre Beppino di sospendere ogni terapia, e un lungo iter giudiziario, un decreto della Corte di Appello di Milano, confermato in Cassazione, ha stabilito l’interruzione del trattamento di sostegno vitale artificiale e e ha stabilito le disposizioni accessorie circa il protocollo da eseguire nell’attuazione dell’interruzione del trattamento.
Tra queste modalità anche la somministrazione di sedativi ed è proprio in relazione al prescritto utilizzo di sedativi che nel caso di Eluana si è parlato di eutanasia. In fondo alla nostra selezione di libri trovate due testi su questi due casi così dolorosi.
Complimenti, attraverso questa tabella ho scelto per il momento il libro di Veronesi. Il tema è molto vasto e c’è bisogno di informarsi