J.M. Coetzee è uno dei più grandi scrittori contemporanei, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 2003 e del Booker Prize due volte, nel 1983 e nel 1999. Nato a Città del Capo nel 1940, ha vissuto in Sudafrica fino al 2002, quando si è trasferito in Australia e ha ottenuto la cittadinanza australiana. La sua opera letteraria è caratterizzata da uno stile sobrio e incisivo, da una profonda riflessione etica e politica e da una forte ma al contempo sfaccettata critica al colonialismo e all’apartheid.
Tra i suoi numerosi libri, ne abbiamo selezionati cinque che rappresentano alcuni dei suoi temi e generi più significativi.
Contenuti
Terre al crepuscolo
Vita e tempi di Michael K
Vergogna
Elizabeth Costello
L’infanzia di Gesù
J.M. Coetzee (come firma i suoi libri) è uno scrittore estremamente eterogeneo, celebre per le sue opere di narrativa, critica e per le numerose attività accademiche che lo hanno visto impegnato come professore, linguista e traduttore. È uno dei maggiori esponenti del postmodernismo e postcolonialismo letterario del XX secolo.
Coetzee nasce a Città del Capo nel 1940 da una famiglia di origine olandese. Studia matematica e lingua inglese all’Università del Capo e poi si trasferisce in Inghilterra dove lavora come programmatore informatico per l’IBM. Nel 1965 si laurea in letteratura inglese all’Università del Texas ad Austin con una tesi su Samuel Beckett. Torna quindi in Sudafrica dove insegna letteratura all’Università del Capo fino al 1971.
Nel 1972 pubblica il suo primo romanzo Dusklands, seguito da In the Heart of the Country (1977) e Waiting for the Barbarians (1980). Questi tre romanzi sono ambientati in contesti storici diversi ma hanno tutti come tema comune la violenza del colonialismo bianco sulle popolazioni indigene.
Nel 1983 vince il suo primo Booker Prize con Life & Times of Michael K , un romanzo che racconta la storia di un uomo semplice che cerca di sopravvivere alla guerra civile sudafricana portando con sé le ceneri della madre.
Nel 1986 pubblica Foe , una riscrittura postmoderna del romanzo Robinson Crusoe di Daniel Defoe , in cui introduce il personaggio di Susan Barton, una donna naufragata sull’isola insieme a Crusoe e al suo schiavo Venerdì.
Nel 1990 esce Age of Iron , un romanzo epistolare che narra le ultime settimane di vita di una donna malata terminale che affronta il clima politico turbolento della fine dell’apartheid.
Nel 1994 pubblica The Master of Petersburg, un romanzo storico che immagina gli ultimi giorni dello scrittore russo Fëdor Dostoevskij a Pietroburgo dopo la morte del figliastro Pavel.
Nel 1997 esce Boyhood: Scenes from Provincial Life, il primo volume della sua autobiografia romanzata che ripercorre la sua infanzia a Città del Capo negli anni ’50.
Nel 1999 vince il suo secondo Booker Prize con Disgrace, Vergogna, un romanzo che racconta la caduta morale e professionale di un professore universitario bianco accusato di aver abusato sessualmente di una studentessa nera.
Nel 2002 pubblica Youth: Scenes from Provincial Life II, il secondo volume della sua autobiografia romanzata che copre il periodo della sua giovinezza tra il Sudafrica e l’Inghilterra.
Nel 2003 riceve il Premio Nobel per la Letteratura con la seguente motivazione: “per aver ritratto in numerose guise l’incredibile coinvolgimento dell’estraneo”.
Nel 2005 pubblica Slow Man, un romanzo che narra le vicende di un fotografo anziano che perde una gamba in un incidente e si innamora della sua infermiera croata.
Nel 2007 esce Diary of a Bad Year, un romanzo sperimentale che mescola tre livelli narrativi: le opinioni politiche e filosofiche di uno scrittore anziano, la storia della sua relazione con una giovane donna e le riflessioni sul processo creativo.
Nel 2009 pubblica Summertime: Scenes from Provincial Life III, il terzo volume della sua autobiografia romanzata che si presenta come una serie di interviste a persone che hanno conosciuto Coetzee negli anni ’70.
Nel 2013 esce The Childhood of Jesus, il primo romanzo di una trilogia allegorica ambientata in una terra immaginaria chiamata Novilla, dove un uomo e un bambino arrivano dopo aver attraversato il mare. Il romanzo esplora i temi dell’identità, dell’educazione e della spiritualità.
Nel 2016 pubblica The Schooldays of Jesus, il secondo romanzo della trilogia, in cui i protagonisti si trasferiscono in una nuova città dove il bambino frequenta una scuola basata sulla danza e sulla musica.
Nel 2019 pubblica The Death of Jesus, il terzo e ultimo romanzo della trilogia, in cui il bambino si ammala gravemente e cerca di capire il senso della sua vita e della sua morte.
Qualche dettaglio in più su alcuni dei più importanti libri dello scrittore sudafricano.
Vita e tempi di Michael K (1983). Questo è il primo libro che ha fatto vincere a Coetzee il Booker Prize. È un romanzo breve ma intenso che racconta la storia di Michael K, un uomo semplice e deforme che cerca di sopravvivere alla guerra civile sudafricana portando con sé le ceneri della madre. Lungo il suo viaggio incontra violenza, fame, solitudine e oppressione ma anche momenti di bellezza e libertà. Il romanzo è una parabola sulla condizione umana e sul potere dello spirito.
Vergogna (1999). Questo è il secondo libro che ha fatto vincere a Coetzee il Booker Prize. È un romanzo duro e provocatorio che racconta la caduta morale e professionale di David Lurie, un professore universitario bianco accusato di aver abusato sessualmente di una studentessa nera. Dopo aver perso il lavoro e la reputazione, David si rifugia nella fattoria della figlia Lucy nel Natal rurale dove subisce a sua volta violenze fisiche ed emotive da parte dei locali neri. Il romanzo è una critica all’apartheid e alla post-apartheid e una riflessione sull’etica e sulla vergogna.
Elizabeth Costello (2003). Questo è un romanzo sperimentale che si compone di otto lezioni tenute dalla protagonista, una scrittrice anziana e famosa. Ogni lezione affronta un tema diverso: il rapporto tra letteratura e filosofia, il ruolo degli scrittori, la questione animale, l’umanesimo, l’eroticismo, il male, la fede. Il romanzo è una sfida intellettuale e stilistica che mette in discussione le certezze del lettore.
L’infanzia di Gesù (2013). Questo è il primo romanzo di una trilogia allegorica ambientata in una terra immaginaria chiamata Novilla, dove un uomo e un bambino arrivano dopo aver attraversato il mare. Il romanzo esplora i temi dell’identità, dell’educazione e della spiritualità. Il titolo si riferisce al fatto che il bambino si chiama David e ha sei anni, come Gesù quando andò al tempio di Gerusalemme. Tuttavia non c’è nessun riferimento esplicito alla religione cristiana nel romanzo.
La morte di Gesù (2019). Questo è il terzo e ultimo romanzo della trilogia allegorica iniziata con L’infanzia di Gesù. Il romanzo narra le ultime settimane di vita del bambino David che si ammala gravemente e cerca di capire il senso della sua vita e della sua morte. Il romanzo è una meditazione sul mistero dell’esistenza e sul destino dell’uomo.
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