Segnaliamo in questo articolo i migliori libri sugli armeni e sul genocidio perpetrato ai loro danni nel 1900, per tutti coloro che volessero saperne di più su questo popolo e sulla nerissima pagina della storia del XX secolo che li ha visti come vittime.
Abbiamo più volte aggiornato l’articolo anche in base ai consigli dei lettori (che ringraziamo). Ultima aggiunta alla nostra lista è il volume “Lontano da casa” di David Kherdian.
Cliccando sulle copertine si accede alle schede complete dei libri su Amazon, con tutti i dettagli e le recensioni dei lettori.
Contenuti
Gli armeni
Il genocidio degli armeni
La masseria delle allodole
Il martirio degli armeni
Survivors. Il genocidio degli armeni raccontato da chi allora era bambino
Metz Yeghérn. Breve storia del genocidio degli armeni
I quaranta giorni del Mussa Dagh
Il viaggio di una promessa. Attraverso la storia di un popolo dimenticato
Lontano da casa
La strage dei cristiani. Mardin, gli armeni e la fine di un mondo
Il “grande gioco” del genocidio
Il paese perduto. A cent’anni dal genocidio armeno
La marcia senza ritorno. Il genocidio armeno
Il viaggio di una promessa
Alcuni dati sugli armeni
Gli Armeni (in lingua armena: Հայեր, Hayer) sono un popolo storicamente stanziato nell’Anatolia orientale. Una larga concentrazione di Armeni si trova in Armenia, dove rappresentano il gruppo etnico di maggioranza, mentre molte altre comunità si trovano sparse per il globo, per un totale di circa 8 milioni di individui, di cui 1.130.491 in Russia. Gli Armeni hanno popolato l’Anatolia e il sud del Caucaso per oltre 3.500 anni.
Non è stato inserito il libro: Il viaggio di una promessa attraverso la storia di un popolo dimenticato: gli Armeni Nascosti dell’Anatolia. Questo libro è un documentario molto esauriente non solo sul Genocidio Armeno, ma anche sulle sue conseguenze. Trovo sia una grave mancanza che questo testo non sia stato inserito nell’elenco!
Grazie per l’elenco. Potreste anche aggiungere il romanzo storico “I quaranta giorni del Mussa Dagh” scritto da Franz Werfel. Lo scrittore austro-boemo si interessò alla triste vicenda durante un suo soggiorno a Damasco nel 1929, quattordici anni dopo l’accaduto. Questa opera, pubblicata nel 1933, si basa sulle testimonianze dei sopravvissuti che ha incontrato personalmente in Siria. Ripropone al lettore i sentimenti d’angoscia, disperazione e incertezza subito da questo nobile popolo alla ascesa dei giovani turchi al potere dell’impero ottomano, mantenendo accesa fino all’ultima pagina la speranza di salvezza.
Ne mancano tanti, comunque un piccolo grande capolavoro mancante è “Lontano da casa”, un racconto che non è cruento, bellissimo, sulle vicende vissute da una bambina dopo il suo rocambolesco salvataggio, insieme alla zia, dalla carovana della morte.