Dieci libri su Ludwig van Beethoven per conoscere meglio il grandissimo compositore e pianista tedesco e le sue opere. L’influenza di Beethoven sul linguaggio musicale a lui successivo è enorme, e il suo mito di artista eroico ha avuto riflessi importanti sul Romanticismo. Le sue opere hanno fatto breccia in maniera spettacolare nella modernità e quindi nella contemporaneità, facendo di lui una delle icone del genio artistico a livello globale.
I libri che seguono (le cui edizioni che riportiamo sono le più aggiornate attualmente disponibili), danno la possibilità di scoprire molto della sua vita, dei suoi rapporti con altre figure artistiche, della ricezione e dell’influenza esercitata dalle sue opere, e, ovviamente, danno la possibilità di apprezzare ancor di più l’inestimabile patrimonio musicale da lui lasciato.
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I libri consigliati
Ancora oggi, a quasi due secoli di distanza, la vicenda umana e artistica di Ludwig van Beethoven non finisce di sorprendere. A partire dalla messe di aggettivi iperbolici con cui si è soliti definire il suo straordinario talento musicale e che non sembrano per nulla inappropriati. Geniale, rivoluzionario, visionario: sono queste le parole cui ci affidiamo per spiegare quello che in fondo rimane un enigma. Come è stato possibile che nel giro di pochi decenni il pronipote di un fornaio della provincia fiamminga sia riuscito a diventare una delle eminenti personalità della storia culturale europea? Come è arrivato a conquistare una fama immensa e a rivoluzionare i canoni musicali dell'epoca al punto che dopo di lui niente sarà più come prima?
"Autobiografia di un genio" è un'antologia originale di lettere e pensieri di Ludwig van Beethoven a cura di Michele Porzio, musicologo e docente presso il Conservatorio Statale Giuseppe Verdi di Torino. In questa raccolta originale sono presentati al lettore le ansie, i dolori provocati dalla sordità, i rivolgimenti rabbiosi, gli slanci geniali e i rapporti affettivi e di amicizia di uno dei massimi artisti di tutti i tempi. Sono infatti pochi in compositori in grado di accendere l'immaginazione e la memoria con la stessa rapidità e veemenza di Beethoven.
"La prima buona ragione per leggere questo libro è elementare: quasi non esistono in lingua italiana altri testi biografici dedicati a Beethoven. Ma questa non è semplicemente una biografia utile, esauriente, autorevole. È una biografia anomala, sì che al lettore l'indagine condotta da Solomon sembra a ogni passo custodire in filigrana una più generale riflessione sull'atto stesso dell'indagare, e su certe sue interessanti variabili. Una biografia che è in nuce un saggio sull'arte della biografia." (Alessandro Baricco, L'Indice)
Quali sono le scaturigini letterarie e filosofiche della Nona Sinfonia? Quali letture accompagnarono gli ultimi quindici anni di vita di Beethoven? In sostanza: quale fu il clima culturale ed emotivo in cui visse e operò il compositore tedesco nell'ultima fase della sua esistenza? Attraverso l'epistolario, i diari e i quaderni di conversazione del maestro di Bonn, Maynard Solomon ci guida alla scoperta di uno dei momenti più intensi ed enigmatici della produzione beethoveniana.
Questo libro è uno strumento prezioso per ascoltare Beethoven: Bietti racconta quali legami esistano tra Beethoven uomo e Beethoven compositore, ma spiega anche che cosa voglia dire forma-sonata, di quali elementi siano tessute le nove sinfonie. E poi i concerti per pianoforte e orchestra, fino agli ultimi quartetti, di potenza visionaria, che racchiudono le cellule che avrebbero nutrito la musica a venire. Corrado Augias, “Il Venerdì di Repubblica”
Romain Rolland fu tra l’altro scrittore eccelso di biografie, genere al quale lo inclinava l’ansia di penetrare i motivi del genio, di indagare l’animo dei grandi creatori. Tra tutte, emerge questa “Vita di Beethoven”, anche perché l’attenzione di Rolland per il grande musicista non fu mai superficiale o episodica, né d’altra parte può essere semplicemente ricondotta al suo generale interesse per la musica, testimoniato dall’insegnamento di storia della musica alla Sorbona: per tutta la vita, infatti, la figura di Beethoven costituì per lui una presenza costante e insieme un termine di confronto. E infatti, dopo quest’opera che, pubblicata nel 1903, riscosse un immediato, enorme successo, e che è ancora oggi una delle più penetranti letture della vita del grande musicista, Rolland tornò più volte sul genio beethoveniano con scritti ampi e tecnicamente agguerriti; ma nessuno dei suoi studi successivi poté raggiungere la potenza evocativa di questa pur breve biografia, non a caso considerata tra le opere più importanti dello scrittore francese.
Composte sia per l'esecuzione privata, sia per le sale da concerto, le trentadue sonate per pianoforte costituiscono uno dei più importanti corpus di opere dell'intera storia della musica. Attingendo alle stupefacenti risorse della sua cultura, musicale e non, della sua esperienza e del suo acume critico, Rosen ha costruito una guida pratica che si rivolge all'ascoltatore appassionato come anche al pianista, amatoriale o professionista, pur trattando aspetti tecnici quali la forma, il fraseggio, il tempo, l'impiego del pedale, gli abbellimenti.
Le Sinfonie di Beethoven rappresentano un vertice incomparabile della storia della musica: nove capolavori ciascuno dei quali possiede un distinto e inconfondibile carattere, e al tempo stesso nove capitoli di un vasto progetto artistico che il compositore coltivò lungo l'intero arco della propria vita. Per comprendere più a fondo questa straordinaria avventura creativa e umana abbiamo a disposizione uno strumento tale da consentirci uno sguardo di inedita importanza nel laboratorio artistico del compositore, e cioè quel vasto repertorio di idee, abbozzi e frammenti musicali racchiuso nei grossi quaderni per appunti e negli album tascabili che Beethoven portava sempre con sé.
Beethoven genio compositivo. Beethoven campione dell'universalità del linguaggio musicale. Beethoven artista assoluto, creatore di capolavori immortali nei quali il Romanticismo riconobbe i propri ideali metafisici. Ma esiste anche un Beethoven nascosto, spesso taciuto o messo in secondo piano: il Beethoven virtuoso del pianoforte, interprete di impareggiabile spettacolarità, improvvisatore capace di avvincere le platee. Luca Chiantore dimostra invece che i suoi appunti di lavoro rappresentano una tappa di irripetibile creatività nella storia della musica europea.
Durante un concerto, l’attenzione di Sebastian, un giovane amante della musica e dell’arte, è catturata dal profilo severo del suo vicino. Nello sguardo profondo che comincia ad osservarlo, Sebastian riconosce un volto familiare, l’espressione inconfondibile di Ludwig van Beethoven. Inizia così il dialogo sorprendente tra il più leggendario compositore della storia e un ragazzo dei nostri tempi, due spiriti affini uniti dall’inquieta ricerca del bello.
Analisi completa, dettagliata e facilmente accessibile, arricchita da costanti riferimenti ai documenti dell'epoca: vademecum indispensabile per uno fra i repertori piú importanti della musica occidentale. I trii e i quartetti, le sonate e le variazioni, i Lieder, tutta la musica da camera e per pianoforte del geniale compositore tedesco attraverso le parole di uno studioso che, per la consuetudine di una vita, accompagna il lettore attraverso i tratti ora spigolosi, ora lineari di un "amico comune": Ludwig van Beethoven.
Ludwig van Beethoven nacque a Bonn nel 1770 (da una famiglia di umili origini) e morì a Vienna nel 1827. Dopo aver patito un lungo logoramento fisico dovuto alla polmonite, morì per quella che il dottor Andras Wawruch indicò come cirrosi epatica. Nonostante abbia sofferto di sordità (ipoacusia, per essere più precisi) fin da prima dei suoi trent’anni, continuò a comporre e dirigere arricchendo il suo lascito di altri capolavori musicali.
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