Ci si attendono grandi, grandissime cose dalla blockchain. Se volete comprendere come funziona questa struttura di dati condivisa e immutabile, o esplorarne le potenzialità a oggi riconosciutele, vi consigliamo di leggere alcuni dei migliori libri sulla blockchain attualmente disponibili in italiano. Si tratta di un’innovazione tecnologica già all’opera in svariati campi, non solo nell’ambito delle criptovalute e della finanza centralizzata, ma anche nella sanità, nel videogaming, nel monitoraggio delle credenziali e nel campo delle votazioni.
Di seguito trovate i volumi più interessanti in circolazione (tra cui alcuni testi recenti di grande valore, ad esempio Conoscere la blockchain for dummies edito da Hoepli a giugno 2021).
Ad aprile 2022 abbiamo aggiornato la lista inserendo “Sviluppare applicazioni con Blockchain”, testo tecnico di sicuro interesse per alcuni lettori, e “Enterprise blockchain”, focalizzato sulle implicazioni business e legal tech. Cliccando sulle copertine si accede alle schede complete dei libri su Amazon, con tutti i dettagli e le recensioni dei lettori.
Contenuti
Blockchain. Tecnologia e applicazioni per il business
Capire blockchain: la guida in italiano
Tutto su Blockchain. Capire la tecnologia e le nuove opportunità
Conoscere la blockchain for dummies
Blockchain. Guida pratica tecnico giuridica all’uso
Dagli smart contract alle ICO: La blockchain non dorme mai
Blockchain: La guida definitiva
Sviluppare applicazioni blockchain
Enterprise blockchain
Diritto della blockchain, intelligenza artificiale e IoT
Blockchain. Guida all’Ecosistema
Crypto economy. Bitcoin, blockchain, ICO
Blockchain. Cyberwar e strumenti di intelligence
Distributed ledger technologies e sistemi di Blockchain
Storia della blockchain
Il primo lavoro che formulò il concetto di blockchain protetta da crittografia fu pubblicato nel 1991 da Stuart Haber e W. Scott Stornetta. Nel 1992, sempre Haber e Stornetta, assieme a Bayer, introdussero i merkle tree nella blockchain, per migliorarne l’efficienza e raccogliere più documenti in un unico blocco. La prima blockchain decentralizzata fu concettualizzata solo successivamente, nel 2008, ad opera di Satoshi Nakamoto (pseudonimo di un autore tutt’ora sconosciuto), e implementata l’anno seguente, con l’obiettivo di fungere da libro mastro (registro di tutte le transazioni di pagamento) della nascente valuta digitale Bitcoin. Satoshi Nakamoto usava le parole block e chain in modo separato nell’articolo originale del 2008.
Nell’agosto del 2014, col Bitcoin che già ebbe raggiunto una certa notorietà a livello globale, la dimensione della sua blockchain raggiunse la dimensione di 20 gigabyte, nel marzo 2018 superò quella di 162 gigabyte.
Nel 2014 si iniziò ad usare il termine “Blockchain 2.0” per riferirsi alla nuova versione distribuita della blockchain. Questa versione andò oltre alle normali transazioni permettendo lo scambio di valute senza l’intermediazione di organizzazioni che muovono i soldi. L’aspettativa è quella di permettere alle persone escluse dall’attuale monetizzazione di poter entrare in possesso di un deposito monetario affidabile e sicuro con la possibilità di proteggere la privacy e monetizzare le proprie informazioni.