Vi consigliamo i migliori libri per scoprire o ripercorrere la straordinaria storia del blues. Si tratta di libri che raccontano la nascita, l’ambiente, i grandi protagonisti e i grandi album del genere musicale le cui radici affondano nei canti delle comunità di schiavi afroamericani nelle piantagioni del sud degli Stati Uniti.
Come è noto il blues ha avuto origine nelle piantagioni statunitensi nel corso del 1800, dai canti levati dai lavoratori afroamericani nelle piantagioni, da una base canti spiritual africani e altre melodie da lavoro, con alcuni legami alle tradizioni musicali proprie dell’Africa ovest rappresentati dalla struttura antifonale e dall’utilizzo delle cosiddette blue note. L’influenza che questa musica ha avuto sulla successiva è enorme, con fortissimi influssi su rock and roll e hip hop.
La storia dei primi grandi musicisti blues è estremamente avvincente e carica di pathos. Per tutti coloro che vogliono sapere di più sulla storia di questo genere, sui suoi grandi protagonisti e le canzoni che ne hanno segnato il corso non possiamo che consigliare alcuni dei migliori libri sul blues attualmente disponibili.
Cliccando sulle copertine si accede alle schede complete dei libri su Amazon, con tutti i dettagli e le recensioni dei lettori. L’articolo è aggiornato al mese di febbraio 2023. Il volume inserito più di recente è “Delta blues. I grandi musicisti del Mississippi che hanno rivoluzionato la musica” di Ted Gioia pubblicato da EDT.
Contenuti
La storia del blues
Deep Blues. Una storia musicale e culturale
Blues highway. Da Chicago a New Orleans
Il blues
Il blues. La musica del diavolo
Storia segreta del Mississippi Blues
Delta blues. I grandi musicisti del Mississippi che hanno rivoluzionato la musica
Il blues del Delta
100 dischi ideali per capire il blues
Storia del blues di Francesco Piccolo
Soul to soul
Rock blues
Perché si chiama blues?
Il nome del genere musicale deriva dall’espressione “to have the blue devils”, avere i diavoli blu, che significa essere depresso, agitato, malinconico, ed era un’espressione in genere riferita allo stato allucinato che fa seguito alle crisi di astinenza da alcol. Lo stesso termine “blue” al tempo veniva usato per indicare gli ubriachi. In seguito le forme “to be blue” o “to have the blues” cominciarono a essere utilizzate per definire forme di sofferenza e tristezza più in generale.
A quel punto i due significati (extramusicale e musicale) si fusero, e divenne comune dire il musicista blues o cantava per “liberarsi dei blues”. Questa associazione tra il sentimento blues (“blues feeling”) e il genere musicale assunse grande importanza, e l’idea che l’espressione del sentimento blues – al di sopra del mezzo tecnico – costituisca l’essenza della musica è fortemente radicata nella comunità blues.