Tra i libri di Charles Bukowski troviamo romanzi, raccolte di racconti, raccolte di poesie, lettere e altro ancora. In Italia la maggior parte delle opere dello scrittore americano sono pubblicate da Feltrinelli e da TEA, ma non mancano alcuni volumi targati Guanda e SugarCo. Vediamo tutte le opere divise per categorie e ordinate, all’interno delle sezioni, in base all’ordine di pubblicazione.
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Contenuti
Romanzi
Edito da Tea nel 2017 • Pagine: 192 • Compra su Amazon
"Non potevo fare a meno di pensare. Dio mio, questi postini, non fanno altro che infilare le loro lettere nelle cassette e scopare. Questo è il lavoro che fa per me. oh. sì sì sì." Ma il paradiso sognato da Henry Chinaski, il leggendario e popolare alter ego di Bukowski, viene brutalmente smentito dalla realtà quando, assunto dall'amministrazione postale americana, si ritrova con la sacca di cuoio sulle spalle a girare in lungo e in largo attraverso la squallida periferia di Los Angeles. Profondamente deluso dalla monotona routine quotidiana e insofferente agli sterili e rigidi regolamenti della macchina burocratica. Chinaski si consola affogando le sue frustrazioni nell'alcol e trovando rifugio tra le morbide braccia di donne più sole di lui, come Betty, l'insaziabile Joyce e Fay, la contestatrice hippy che gli darà una figlia prima di sparire in una remota comunità.
Edito da Tea nel 2017 • Pagine: 180 • Compra su Amazon
Un romanzo avventuroso e osceno, divertito e disperato, sboccato e insieme lirico. Il protagonista è un vero factotum che attraversa l'America "on the road", vivendo alla giornata, pronto a seguire il primo richiamo. Ma inseparabili compagni di vita sono l'alcol, vero e proprio rito quotidiano; il sesso, intenso, sfrontato e spesso brutale; la miseria, costante; i lavori precari e sempre manuali. È un'esistenza disperata, amara, sgradevole e libera, descritta con un realismo sporco, inconfondibile.
Edito da Tea nel 2008 • Pagine: 302 • Compra su Amazon
Fin dall'inizio, e per tutte le sue trecento pagine, il romanzo è la confessione esplicita, quasi ostentata, di una passione stregante: le donne per Bukowski sono un'attrazione costante, un bisogno che non conosce pause e che non si arresta neppure di fronte alle situazioni più disagevoli, o riprovevoli, o disgustose. No, la ricerca del narrante non si arresta di fronte a nulla, forse perché l'amore, e la lotta, tra i sessi è per lo scrittore americano il mezzo più sicuro per tenersi in rapporto con la realtà. In questo, che è il suo romanzo più esplicitamente erotico, Bukowski racconta con strepitosa immediatezza le sue - vere o immaginarie - avventure d'amore. Storie tumultuose, incontri sguaiati e grotteschi, memorabili o miserabili prodezze, dialoghi sboccati sullo sfondo di un'esistenza randagia, segnata da maratone alcoliche e vissuta on the road.
Edito da Tea nel 2017 • Pagine: 335 • Compra su Amazon
In una Los Angeles periferica e prostrata dalla Grande Depressione, Henry Chinaski, adolescente ribelle, figlio di immigrati tedeschi, vive il suo apprendistato alla vita: la scuola, i piccoli furti, i giochi di strada, le risse, il baseball, l'iniziazione al sesso. Un apprendistato ruvido, duro, rabbioso, consumato all'insegna della disillusione e del rifiuto: dei valori del padre, delle amicizie fasulle, dei sogni giovanili. Ma allo stesso tempo Henry scopre la biblioteca pubblica e la compagnia impareggiabile dei libri, il conforto dell'alcol e la scrittura come unica strada verso l'autentica conoscenza di sé.
Edito da Feltrinelli nel 2013 • Pagine: 233 • Compra su Amazon
Che cosa succede al più famoso dissacratore del "sogno americano" quando un regista gli anticipa una bella somma per scrivere una sceneggiatura? Bene, dietro consiglio del suo consulente fiscale, Chinaski/Bukowski si compra una Bmw nera ("Le Bmw nere sono le macchine dei duri" dice) e una casa ("Se vi dicono altrimenti non credeteci. La vita comincia a 65 anni" spiega quando ne è in possesso). Una moglie molto più giovane di lui ce l'ha già ("Mandata dagli dei ad allungarmi di dieci anni la vita. Nel bene e nel male"). Sembrerebbe che anche il cantore e cronista degli emarginati e dei disadattati d'America si sia integrato. E che proprio come la maggior parte dei suoi lettori di vent'anni fa sia rientrato - anzi entrato per la prima volta - nel sistema. Ma non è detto.
Edito da Feltrinelli nel 2013 • Pagine: 186 • Compra su Amazon
Depresso, appesantito da una pancia ingombrante, il conto in rosso, i creditori sempre alle porte, tre matrimoni alle spalle, Nick Belane è un detective, "il più dritto detective di Los Angeles". Bukowski gioca con un vecchio stereotipo e vi aggiunge la sua filosofia di lucido beone, il suo esistenzialismo da taverna e un pizzico di cupa, autentica disperazione. I bar, le episodiche considerazioni sul destino, il cinismo, l'ormai sbiadito demone del sesso, il fallimento preofessionale ed esistenziale, insieme alle mere invenzioni narrative, diventano il "pulp" del titolo. Lontano dalle atmosfere tenebrose delle ordinarie follie, il testamento spirituale di uno scrittore che non ha mai esitato a immergersi nel degrado della società contemporanea.
Edito da Guanda nel 2017 • Pagine: 142 • Compra su Amazon
Le corse dei cavalli, gli incontri di boxe, le donne, le sbornie colossali, le interminabili giornate al bar, le avventure spesso sordide sullo sfondo di un'America povera ed emarginata: nel suo libro più celebre, un Bukowski più "arrabbiato" che mai ci restituisce con forza tutto il suo universo narrativo, giustapponendo alla crudezza di una resa realistica l'elemento ludico, la "vis comica", la capacità di sorridere davanti alla desolazione della vita.
Raccolte di racconti
Edito da Feltrinelli nel 2017 • Pagine: 396 • Compra su Amazon
La biografia di Bukowski include due tentativi di lavorare come impiegato, dimissioni dal "posto fisso" a cinquant'anni suonati, "per non uscire di senno del tutto" e vari divorzi. Questi scarsi elementi ricorrono con insistenza nella narrativa di Bukowski, più un romanzo a disordinate puntate che non racconti a sé, dove si alternano e si mischiano a personaggi ed eventi di fantasia. "Rispetto alla tradizione letteraria americana si sente che Bukowski realizza uno scarto, ed è uno scarto significativo", ha scritto Beniamino Placido su "La Repubblica", aggiungendo: "in questa scrittura molto "letteraria", ripetitiva, sostanzialmente prevedibile, Bukowski fa irruzione con una cosa nuova. La cosa nuova è lui stesso, Charles Bukowski. Lui che ha cinquant'anni, le tasche vuote, lo stomaco devastato, il sesso perennemente in furore; lui che soffre di emorragie e di insonnia...
Edito da Tea nel 2009 • Pagine: 218 • Compra su Amazon
Uno scommettitore raccoglie per strada un barbone che si rivela un beniamino della Fortuna: un uomo acquista un manichino femminile e se ne innamora perdutamente: uno scrittore alcolizzato e frustrato raggiunge il successo, ma non la libertà dalla bottiglia... i personaggi che popolano le pagine di questi racconti sono tutte vecchie conoscenze dell'inconfondibile mondo narrativo del grande Bukowski. Un mondo definito e ritratto con assoluta fedeltà, con spietata lucidità ma anche con profonda comprensione e simpatia: l'America delle strade, delle bische, dei bordelli, dei bar più squallidi e delle mense per i poveri. Quell'America che non ha conosciuto il Grande Sogno e di cui Bukowski è stato l'impareggiabile cantore e, forse, la voce più autentica.
Edito da Feltrinelli Editore nel 2018 • Pagine: 256 • Compra su Amazon
Musica per organi caldi raccoglie trentasei racconti di un Bukowski al suo meglio. In queste pagine, spregiudicate e persino feroci, il grande autore americano crea le sintesi più felici del proprio repertorio formale e contenutistico. Se da una parte, infatti, ci troviamo di fronte ai personaggi che tradizionalmente popolano queste storie di ordinaria follia, a un’umanità sbracata e litigiosa, sfrenata e beona, dall’altra Bukowski mette a fuoco con maggiore intensità ed essenzialità le gesta dei suoi eroi, che diventano tanto più straordinari quanto più si muovono nelle dimensioni di una ostentata banalità.
Edito da Tea nel 2018 • Pagine: 224 • Compra su Amazon
Scrivere è "uno dei modi più belli di passare la notte che sia mai stato inventato", specialmente se lo si completa con un paio di bicchieri di vino. Questa frase è contenuta in uno dei racconti di "Niente canzoni d'amore", dove lo scrittore fissa brandelli di tanti quadretti di una desolante vita americana. Le bevute colossali, la promiscuità sessuale, le provocazioni contro l'ambiente letterario, i lavori poco sicuri. Se c'è qualcosa di sicuro, in queste storie di ordinaria follia abitate da svariati personaggi, è che la vita appare sempre come una beffarda presa in giro dei desideri. Ma sarà sempre l'indolente azione del caso a decidere di ciascuno.
Edito da Tea nel 2018 • Pagine: 136 • Compra su Amazon
Due coniugi frustrati osservano il proprio fallimento in uno squallido alloggio; un patito dell'ippica trova la puntata vincente per una procace sconosciuta; un "duro" liquida in un bar un magnaccia venuto a vendicare un torto fatto alle sue protette... Una raccolta di 12 racconti che ripropongono le situazioni più tipiche della narrativa di Bukowski. Si ritrova l'America dei suoi romanzi, marginale, plebea, clandestina, fatta di vecchi bar mal frequentati, di squallidi motel, di tavole calde, ippodromi e autostrade deserte. Si ritrova quell'ironia beffarda, quella volgarità sfacciatamente provocatoria, quel gusto per l'eccesso che continua a stupire.
Edito da Feltrinelli Editore nel 2013 • Pagine: 272 • Compra su Amazon
Bukowski ritorna con una raccolta di scritti già pubblicati in vita ma che qui postulano una continuità, un’unità di tono, un preciso e vario dispiegarsi di temi. Che si tratti di arte, di musica, di politica, dei colleghi scrittori o di ripercorrere la propria vita, la penna del vecchio Buk non sorprende, ma illumina, lascia senza fiato. Azzeccare i cavalli vincenti va oltre il testamento letterario. In questa raccolta di riflessioni Bukowski innesca una personalissima, vitale ed esplosiva battaglia contro la fiacca mentalità borghese, con uno humour disincantato, dark e cinico che non può lasciare indifferenti.
Edito da Feltrinelli Editore nel 2014 • Pagine: 320 • Compra su Amazon
Una nuova antologia di inediti dedicata a uno dei personaggi più irriverenti del panorama letterario del XX secolo. Sfogliando le pagine si sente il ticchettio furioso e disperato della macchina da scrivere del vecchio Hank. L’intimità della scrittura ci catapulta nella sua stanza ammobiliata tra mozziconi di sigaretta, bicchieri rovesciati e donne folli. Trascorriamo cinquant’anni di storia americana con il maestro della trasgressione. Bieca oscenità, sarcasmo abrasivo, saggezza sboccata, sereno cinismo, poesia, alcol, sesso, musica classica come solo Bukowski sa mischiare. Gioiamo, Bukowski non può tornare perché non se n’è mai andato.
Edito da Feltrinelli Editore nel 2018 • Pagine: 240 • Compra su Amazon
La rubrica Taccuino di un vecchio sporcaccione debutta sulle riviste underground statunitensi nel maggio del 1967. Cronista di eccezione è Charles Bukowski, che in questa raccolta – estrapolata dalle sue migliori pagine – ci accompagna con la consueta lucidità dissacrante dai rivoluzionari anni sessanta ai disincantati anni ottanta. Gli scenari cambiano, ma Bukowski rimane sempre fedele e leale a se stesso.
Edito da Tea nel 2019 • Pagine: 315 • Compra su Amazon
Le riviste underground hanno rappresentato per Bukowski un'eccellente palestra per acquisire una tecnica e una metodicità artigianali che, unite al suo genio, avrebbero formato l'ossatura della sua narrazione inconfondibile. Questo libro, che riunisce i racconti apparsi sulle riviste tra il 1948 e il 1985, ne è la prova. Ogni settimana Bukowski sfornava un pezzo attingendo alla sua corrosiva tavolozza di argomenti e stili: si spazia dalla satira contro la guerra e il razzismo alla fantascienza, dal racconto di formazione alla fiction vera e propria. Ma il nucleo del libro è costituito dalle celeberrime scorribande sessuali del vecchio sporcaccione...
Edito da Guanda nel 2019 • Pagine: 324 • Compra su Amazon
Il rituale di scrittura bukowskiano prevede musica classica, birra e pacchetto di sigarette. Oltre, ovviamente, all’eterno monito: mai mettersi alla macchina da scrivere se non si ha nulla da dire. E a giudicare da questa raccolta, inedita in Italia, il nostro Vecchio Sporcaccione ne ha ancora per tutti. In questi testi Charles Bukowski si dedica ai suoi temi più cari, diventati ormai un feticcio: le donne, il sesso, l’alcol, le corse dei cavalli, gli incontri di pugilato… Ma, a modo suo, stavolta l’autore esce dai vicoli e sale in cattedra, dispensando consigli a scrittori esordienti e non, con quella lucida, anarchica follia che non smette mai di stupire il lettore.
Poesie
Edito da Guanda nel 2017 • Pagine: 195 • Compra su Amazon
Ci sono innanzitutto i luoghi: i bar di terz'ordine, le logore stanze di logori motel, gli ippodromi, i vicoli. E poi ci sono gli uomini e le donne che popolano questi luoghi: e sono quasi tutti esseri umani sconfitti, abbattuti, lasciati in un angolo dal mondo che prima li ha illusi e poi tragicamente derisi. Ma più forte e intensa di ogni altro luogo e di ogni altro uomo, c'è la voce del poeta che li racconta: Bukowski non tradisce il suo mondo, non abbandona i disperati al loro destino; anzi, la sua voce suona sempre come la voce del loro riscatto. Non c'è poesia di questa raccolta in cui non si senta la feroce volontà di aderire al mondo degli ultimi.
Edito da Guanda nel 2017 • Pagine: 333 • Compra su Amazon
C'è qualcosa, nella poesia di Bukowski, che seduce e coinvolge immediatamente il lettore, immergendolo lentamente dentro il mondo che il poeta descrive. È un grido di dolore soffocato ma ben udibile, sono immagini di povertà ed emarginazione e di possibili riscatti; ma forse, più di tutto, è l'umanità che da questi versi traspare, sempre e comunque: nel suo ritmo in superficie prosastico, ma in realtà dettato da tempi interiori sempre rispettati e assecondati, quella di Bukowski è una poesia irrinunciabilmente "umana", contemporanea per eccellenza, sempre intrisa di realtà, di vita che pulsa sulla pagina, che apre le porte della letteratura e le sfonda.
Edito da Guanda nel 2018 • Pagine: 207 • Compra su Amazon
Vagabondi, falliti, pezzenti, ubriaconi, giocatori d'azzardo di terz'ordine, prostitute e naturalmente il poeta stesso, fallito tra i falliti e pezzente tra i pezzenti: è questo il mondo di cui si popolano i versi di Bukowski, un mondo osservato a volte con il distacco sarcastico di chi ne scorge con chiarezza e lucidità i limiti e le piccolezze, altre volte con la genuina e partecipata commozione di chi non può tirarsene fuori, di chi si sente in qualche modo parte di quell'umanità sconfitta e umiliata.
Edito da Minimum Fax nel 1999 • Pagine: 241 • Compra su Amazon
Bukowski, pensionato sessantacinquenne, si mette a scrivere poesie straripanti di vita, di lettrici innamorate, di tenerezze domestiche, di grandi musicisti e scrittori. Le sbronze e le puttane sono ormai quasi solo un ricordo, ma Bukowski continua ad arrabbiarsi e a gridare: è ancora innamorato della poesia e non riesce ad allontanarsi dalla sua maccchina da scrivere. L'edizione Minimum Fax presenta il testo a fronte e una traduzione di Tiziano Scarpa, che considera il volume "non un libro, ma un'arma contundente".
Edito da SugarCo nel 1993 • Pagine: 263 • Compra su Amazon
Notte imbecille raccoglie la prima parte del volume Madrigali da una camera in affitto, una scelta delle poesie giovanili di Charles Bukowski scritte fra il 1946 e il 1966.
Edito da SugarCo nel 1996 • Pagine: 160 • Compra su Amazon
Un omaggio al mondo, alla vita, ai sentimenti. Un Charles Bukowski inedito e sorprendente. Lo stile è quello di sempre: crudo, sincero, spesso ironico, qualche volta imbarazzante. Ma anche attento, come non mai, al cuore, alle sofferenze dell’anima. Non c’è niente da ridere raccoglie la seconda parte del volume The Roominghouse Madrigals (Madrigali da una camera in affitto).
Edito da SugarCo nel 1997 • Pagine: 160 • Compra su Amazon
Con "Nato per rubare rose" si esaurisce la pubblicazione di tutte le poesie del testo originale "The Roominghouse Madrigals". Iniziata con "Notte imbecille", proseguita con "Non c’è niente da ridere" e quindi con "Nato per rubare rose". Tutti e tre i volumi, pubblicati da Sugarco, riportano come sottotitolo comune "Madrigali da una camera in affitto".
Edito da Guanda nel 2006 • Pagine: 220 • Compra su Amazon
L'autore ha sempre affiancato l'attività di narratore quella di poeta. La sua è una poesia squisitamente narrativa, dove ogni testo è una storia che obbedisce alla vocazione prima di Bukowski, quella del racconto. Il mondo descritto in questa antologia è lo stesso che abbiamo conosciuto nei suoi romanzi: un mondo popolato di barboni e alcolizzati, scrittori falliti e prostitute, bari e vagabondi. Ritroviamo anche i ricordi dell'infanzia e della giovinezza, i vagabondaggi e la miseria dei primi anni, il tardivo successo accolto con incredulo e divertito cinismo.
Edito da Guanda nel 2016 • Pagine: 228 • Compra su Amazon
Una donna sulla strada è uno spietato, lucido lascito di Charles Bukowski alle giovani generazioni che ancora oggi leggono i suoi libri. Questi versi puntano dritto al cuore, risvegliando il ricordo delle volte in cui è successo anche a noi, come a lui, di fallire: nel lavoro, nelle relazioni amorose, nel rapporto con gli amici. Ma poi arriva il momento del riscatto, e allora riesci a puntare sul cavallo vincente, a conquistare una donna bellissima, magari addirittura a pubblicare le tue storie.
Edito da Feltrinelli nel 2015 • Pagine: 201 • Compra su Amazon
"Quando eravamo giovani", primo di tre volumi dedicati alle poesie di Bukowski, è nel suo insieme un poema sulla giovinezza o, meglio ancora, su quell'età incerta, drammatica, misteriosa compresa fra adolescenza e prima maturità. Ecco allora l'epopea degli amici che conoscono e interrogano il mondo, ecco la scoperta delle donne e del sesso, ecco i bar e le albe ubriache, ecco il popolo dei perdenti. Sono versi, questi, che portano con sé il sapore di episodi di vita sbalzati via dalla realtà come schegge, schizzi, reperti.
Edito da Feltrinelli nel 2015 • Pagine: 307 • Compra su Amazon
Prosegue la biografia in versi di Charles Bukowski. Dopo le intemperanze della prima giovinezza, Buk ci conduce per mano in stanze d'hotel, alle corse dei cavalli, davanti ai quadri erotici di un pittore francese, ai primi reading di poesia. Entrano nel suo universo amici insinuanti, profili di donne, voci che danno forma a improvvisi dialoghi esistenziali, che risalgono il fiume del passato, che sono a volte pruriti comici a volte insulti a volte parole di pietà.
Edito da Feltrinelli Editore nel 2017 • Pagine: 272 • Compra su Amazon
Bukowski si guarda intorno – i giovani, il computer, gli alcolici – e riflette sulla sua età; non ha ancora scritto abbastanza per andarsene, eppure sente già che si parla della sua morte. Ecco dunque da queste riflessioni l’ultima raccolta delle sue poesie. La poesia prudente e gli uomini prudenti durano solo lo stretto necessario per morire tranquilli. "Il grande" è la personificazione della morte, altera, corteggiata, sbeffeggiata, nel terzo e ultimo volume delle poesie di Charles Bukowski. Testo originale a fronte Nuova traduzione
Edito da Guanda nel 2007 • Pagine: 180 • Compra su Amazon
Il lettore troverà nella poesia che da il titolo al libro l'idea che ha Bukowski della scrittura e del proprio mestiere. "E così vorresti fare lo scrittore?" La voce dell'autore inaugura il registro rude ed eccessivo, ironico e provocatorio per cui tanti lettori lo amano. Se l'impulso a scrivere non esplode all'interno di te, se non ti viene da mente, cuore, bocca, viscere, se non è come un sole che ti brucia dentro, meglio lasciar perdere.
Edito da Guanda nel 2008 • Pagine: 231 • Compra su Amazon
Una raccolta postuma di poesie dalla forte valenza narrativa, in cui si ritrovano i temi che Charles Bukowski ha trattato in modo mirabile in tutta la sua opera, e soprattutto quell'America sotterranea miserabile, clandestina, pezzente considerata il leit-motiv della produzione bukowskiana. Sono tutti componimenti fortemente autobiografici, dal momento che il loro protagonista è la classica controfigura di Bukowski, quell'Henry Chinaski ubriacone, scommettitore, gran frequentatore di prostitute spesso presente nei suoi lavori.
Edito da Guanda nel 2019 • Pagine: 336 • Compra su Amazon
In "Cena a sbafo" Bukowski ci parla del suo mondo di ippodromi, di bar di quart'ordine e di bevute, di camere in affitto e rapporti occasionali; e lo fa con il graffiante umorismo di sempre, ipnotizzando il lettore con il ritmo dei suoi versi, con la sua ironia, costringendolo a proseguire parola dopo parola; ne esce il ritratto di un'America perduta, con i suoi emarginati cronici, i suoi vigliacchi e i suoi vinti. Ma anche, e soprattutto, Bukowski racconta di sé, delle sue sconfitte e della sua fama crescente di scrittore, che non di rado vive come una condanna.
Edito da Guanda nel 2018 • Pagine: 320 • Compra su Amazon
Bukowski travolge e seduce il lettore, facendolo prigioniero nel suo mondo senza lasciargli via di fuga. Nella sua voce si sentono echi di un dolore soffocato ma ben percepibile, si vedono immagini di povertà ed emarginazione sullo sfondo di un'America in ginocchio ma non ancora al tappeto. Soprattutto, però, si riverbera, potente, l'umanità dell'autore.
Edito da Guanda nel 2013 • Pagine: 169 • Compra su Amazon
Senza retorica né autocommiserazione, Bukowski ci concede ancora una volta il privilegio di partecipare alle sue riflessioni, lucide e taglienti come una lama che penetra nel senso più profondo e autentico delle cose.
Edito da Guanda nel 2013 • Pagine: 175 • Compra su Amazon
Una raccolta inedita del cantore dell'altra America, quella dei disperati e degli emarginati, degli "ultimi", operai senza volto distrutti dalla fatica, artisti falliti che non hanno mai conosciuto gloria, prostitute e alcolizzati. E vecchi abbandonati sulle panchine dei parchi, storia ormai passata, mentre i giovani si affacciano alla vita pieni di energia e speranze. Proprio le cose che il vecchio e stanco poeta sente scivolare tra le dita: le ragazze, le feste, le macchine, le scommesse incominciano a diventare ricordi da affogare in una sbronza.
Edito da Guanda nel 2014 • Pagine: 159 • Compra su Amazon
Vitale e disperata, ironica, amara, disincantata, spietata nella sua assoluta sincerità, ma anche capace di momenti di dolcezza infinita, la poesia di Charles Bukowski contiene un mondo intero, il suo, ma anche quello di un'America di emarginati, che rifiutano il sogno americano ma che non fanno meno parte di questo immenso, contradditorio Paese. Una voce fuori dal coro, quella di Bukowski, icona e punto di riferimento imprescindibile per le generazioni di poeti che sono venute dopo di lui.
Edito da Guanda nel 2015 • Pagine: 131 • Compra su Amazon
Lucido a costo di essere spietato, con lo sguardo cinico e disincantato di chi non ha nessuna intenzione di negare la bruttezza del mondo, e nemmeno la propria, Charles Bukowski ci accompagna lungo le strade dell' America dimenticata, fatta di poveri, di emarginati, di sconfitti dalla vita e di donne perdute. E quando la vita picchia duro e non si parte certo con i favori del pronostico, ci si rifugia nei soliti, cari, vecchi amici: una bottiglia di vino, un libro, della buona musica, i gatti e, soprattutto, la macchina da scrivere.
Edito da Guanda nel 2016 • Pagine: 146 • Compra su Amazon
Charles Bukowski ha amato molto: le donne, l'alcol, i libri e la scrittura, il gioco d'azzardo... In queste pagine scopriamo un'altra passione del cantore del lato oscuro dell'America: i gatti. Maestose e bellissime, le "piccole tigri" hanno sempre affascinato Bukowski, che con i gatti ha scelto di condividere l'esistenza, lasciando che camminassero sui tasti della macchina da scrivere e che fossero testimoni compiaciuti delle sue sbronze e delle sue scorribande - letterarie e non.
Edito da Guanda nel 2017 • Pagine: 304 • Compra su Amazon
Questa raccolta inedita attraversa tutte le sfaccettature dell’amore secondo Charles Bukowski: l’amicizia, la riconoscenza verso il suo editore, l’affetto per la sua unica figlia, la devozione per i maestri; e, ovviamente, il sesso. E poi l’amore per i libri, la musica classica, i cavalli, l’alcol… Sono versi che raccontano relazioni reali, quotidiane, senza nascondere il narcisismo, l’egoismo e le miserie che a volte contraddistinguono questo sentimento, ma riscattandolo così da quella patina di retorica che troppo spesso lo circonda.
Edito da Guanda nel 2018 • Pagine: 320 • Compra su Amazon
Pochi scrittori come Bukowski hanno raccontato in maniera brillante e autentica la disperazione e la follia dell’ordinario, del quotidiano. E, ancor più che nella narrativa, nelle poesie la sua voce potente risuona oggi con la stessa forza di allora, di quando batteva sui tasti della macchina da scrivere.Amore, morte, sesso, letteratura, musica, alcol, cavalli… questa antologia raccoglie il meglio di un autore unico, che con la sua carica trasgressiva e lo stile pungente e ironico ha lasciato un segno indelebile nella cultura contemporanea.
Ricordiamo inoltre i volumi pubblicati alcuni anni fa da Minimum Fax e al momento difficili da reperire:
- Si prega di allegare dieci dollari per ogni poesia inviata
- Evita lo specchio e non guardare quando tiri la catena
- Seduto sul bordo del letto mi finisco una birra nel buio
- Spegni la luce e aspetta
- Il primo bicchiere, come sempre, è il migliore
- Santo cielo, perché porti la cravatta?
- Quando mi hai lasciato, mi hai lasciato tre mutande
- I cavalli non scommettono sugli uomini (e neanche io)
- Sotto un sole di sigarette e cetrioli
Altro
Edito da Feltrinelli nel 2013 • Pagine: 120 • Compra su Amazon
Scritto nel 1979, "Shakespeare non l'ha mai fatto" è il resoconto del viaggio che lo scrittore e la sua compagna Linda Lee intraprendono in Europa. Rivediamo Parigi e Nizza con gli occhi di Bukowski, gonfi per il poco sonno e frequentemente di malumore per le continue sbronze, ma soprattutto la provincia tedesca che gli aveva dato i natali.
Edito da SugarCo nel 1997 • Pagine: 156 • Compra su Amazon
La sceneggiatura del film scritto da Charles Bukowski e diretto dal regista francese Barbet Schroeder del 1987, in cui Mickey Rourke interpreta Harry Chinaski. Edizioni SugarCo.
Edito da Feltrinelli nel 2013 • Pagine: 138 • Compra su Amazon
Un diario di vita che si snoda tra l'estate del 1991 e l'inverno del 1993, poco prima che Capitan Bukowski venga meno. Il tema è la morte, attesa senza rimorsi e con irriverenza perché la cosa terribile non è la morte, ma la vita che la gente non vive. Eppure c'è qualche rammarico: lasciare il mondo, lasciare la scrittura. Nei pensieri del suo diario di bordo, il Capitano ne ha per tutti: filosofi, poeti giornalisti, fotografi, musicisti, poliziotti e Hollywood intera. Salva la moglie che lo assiste, la musica di Mahler, il computer, le corse di cavalli.
Edito da Feltrinelli Editore nel 2015 • Pagine: 336 • Compra su Amazon
“Molti dicono che Charles Bukowski non esista. Una leggenda metropolitana, che dura ormai da anni, afferma che tutte le poesie turbolente da lui firmate in realtà siano state scritte da una vecchia scorbutica dall’ascella cespugliosa.” Così scriveva un giornalista del “Literary Times”. Poeta di culto in ambienti underground, Bukowski era ancora ben lontano dalla fama che avrebbe raggiunto in seguito. Quel giornalista non solo scoprì che Bukowski esisteva davvero. Ma verificò di persona che le sue poesie non mentivano, e così i suoi romanzi e racconti. Questo libro raccoglie i migliori pezzi giornalistici (e non) in cui la viva voce di Bukowski parla di sé.
Purtroppo al momento risultano fuori commercio i due volumi di lettere pubblicati da Minimum Fax, che possono comunque essere acquistati usati. In italiano sono stati tradotti come: “Urla dal balcone. Lettere, Volume primo (1959-1969)”, e “Birra, fagioli, crackers e sigarette. Lettere, Volume secondo (1970-1979)”.
Ricordiamo anche “Quello che mi importa è grattarmi sotto le ascelle”, il volume con l’intervista di Fernanda Pivano pubblicato da SugarCo e oggi difficile da reperire, e “Pensieri e aforismi”, volume edito tempo fa da Stampa Alternativa.
La morte di Charles Bukowski
Nel 1988 Charles Bukowski si ammala di tubercolosi, ma continua a scrivere e pubblicare libri fino a quando, il 9 marzo 1994, all’età di 73 anni, muore stroncato da una leucemia fulminante, a San Pedro, poco dopo aver completato il suo ultimo romanzo, Pulp. I funerali furono officiati da monaci buddisti, alla cui disciplina spirituale si era avvicinato negli ultimi anni.
La sua lapide recita: “Henry Charles Bukowski – Hank – Don’t Try – 1920-1994”, e sotto appare l’incisione raffigurante un pugile. La scritta “Don’t Try” (Non provare) è una frase che usa in una delle sue poesie, consigliando gli aspiranti scrittori e poeti riguardo l’ispirazione e la creatività. Bukowski spiega la frase in una lettera del 1963: «Qualcuno in uno di questi posti… mi chiese: “Cosa fai? Come scrivi, come crei?” Non lo fai, gli dissi. Non provi. È molto importante: non provare, né per le Cadillac, né per la creazione o per l’immortalità. Aspetti, e se non succede niente, aspetti ancora un po’. È come un insetto in cima al muro. Aspetti che venga verso di te. Quando si avvicina abbastanza, lo raggiungi, lo schiacci e lo uccidi. O se ti piace il suo aspetto ne fai un animale domestico.»
Molto interessante
affascinante