La settima arte può diventare ancora più interessante con l’aiuto di alcuni ottimi libri sul cinema, che permettono di comprendere più a fondo la storia del cinema e l’evoluzione e il significato delle tecniche di ripresa, nonché di scoprire alcuni grandi film dei quali ignoravamo del tutto l’esistenza. In questo articolo includiamo anche dei volumi dedicati a specifici generi e alle produzioni cinematografiche nazionali, con libri sul cinema horror e noir e sul cinema italiano, asiatico, americano e francese.
Col passare del tempo il cinema si è consolidato sempre più come la forma d’arte più popolare dei nostri tempi. Le serie televisive, che non sono un ritrovato degli ultimi anni, ma che negli ultimi anni hanno conosciuto una fortuna incredibile, che ha portato questa nuova forma di produzione cinematografica ad accompagnare con costanza le giornate di miliardi di persone, hanno dimostrato la vivacità di quest’arte, la sua capacità di innovarsi arrivando sempre e comunque alle persone. Per tutti coloro che amano il cinema, what a time to be alive, direbbero gli inglesi. Dai capolavori dell’intimismo fino ai più avvincenti film a vocazione spudoratamente commerciale, dalle serie tv storiche a quelle profonde e sperimentali dal punto di vista tecnico e narrativo, ciò che abbiamo oggi a disposizione è un catalogo di capolavori vastissimo, in cui è facile, senza un’adeguata informazione, perdersi delle opere importanti.
Per gli amanti della settima arte, i libri rappresentano un aiuto straordinario alla comprensione, allo studio e alla scoperta delle meraviglie cinematografiche prodotte dagli albori a oggi, non possiamo quindi che consigliare l’acquisto di alcuni dei migliori libri sul cinema attualmente disponibili.
Cliccando sulle copertine si accede alle schede complete su Amazon con i dettagli sui libri e le recensioni dei lettori. Tra i primi volumi il lettore può trovare l’edizione 2023 del famoso Dizionario dei film di Mereghetti; in apertura l’altrettanto famoso manuale UTET di Rondolino e Tomasi, da tempo punto di riferimento per lo studio universitario della storia della settima arte. Per chi è interessato di più agli aspetti tecnici consigliamo senz’altro il “Manuale del film”, sempre edito da UTET e firmato da Rondolino e Tomasi, di cui è da poco disponibile una nuova edizione.
Contenuti
Manuale di storia del cinema
Dai primi film dei Lumière ai capolavori dei giorni nostri, passando per l’indimenticabile stagione del muto, le esperienze russe, le inquietudini dell’espressionismo tedesco, la Hollywood degli anni d’oro e la rivoluzione del neorealismo. Gli autori ci guidano in un viaggio nel mondo delle immagini in movimento tra gli autori, i registi, gli attori, le correnti estetiche e storiche che hanno accompagnato l’evento artistico e culturale più importante del XX secolo. Attraverso l’uso di obiettivi di inizio capitolo, l’analisi di oltre 40 film della storia del cinema e una bibliografia completa e aggiornata, questo Manuale di storia del cinema si conferma essere uno strumento per una completa preparazione universitaria. Ulteriore materiale è disponibile sul portale di cinema Cineclick.
Il Mereghetti. Dizionario dei film 2023
Da oltre venticinque anni il più noto e apprezzato Dizionario dei Film, enciclopedico nel rigore e nella quantità di dati, efficace, divertente e rapido nella lettura. Le schede, con questa edizione, sono arrivate a quasi 33.000. Alla fine del secondo volume sono segnalati i film divisi per regista che si sono guadagnati le 4 stelle del Mereghetti. Uno strumento unico, completo e imprescindibile, punto di riferimento per gli studenti, i professionisti del settore e i tantissimi appassionati italiani della settima arte.
Il Morandini. Dizionario dei film e delle serie TV
Il Morandini 2022 – Dizionario dei film e delle serie televisive comprende 16.000 film usciti sul mercato italiano dal 1902 all’estate 2021 e una scelta di circa 1400 serie televisive. Nella versione digitale trovano posto altri 10.000 film, 950 cortometraggi e 7000 immagini di scena o locandine. Di ogni film, oltre al titolo italiano, l’opera dà: titolo originale, Paese di produzione, anno d’uscita, regista, interpreti principali, una sintesi della trama, una concisa analisi critica, durata, suggerimenti sull’opportunità di visione per i ragazzi, indicazione grafica sul giudizio della critica (da 1 a 5 stellette) e, unico nel panorama editoriale, sul successo di pubblico (da 1 a 5 pallini).
Storia del cinema. Un’introduzione
Cconosciuto e tradotto in tutto il mondo, il Thompson Bordwell presenta uno dei racconti della storia del cinema. Rispetto all’edizione anglosassone, è stato ridotto il numero di pagine, pur mantenendo inalterato lo spirito dell’originale e rispettando il pensiero degli autori. A un sensibile ridimensionamento delle introduzioni di carattere storico-economico ha fatto da contraltare l’inserimento nell’edizione italiana di box dedicati ad alcuni film, di schede sull’analisi audiovisiva del film o dedicate a questioni di rilievo, nell’ottica di fornire al lettore elementi interpretativi di base. Un’ulteriore variazione ha riguardato il documentario e l’animazione, non di rado oggetto di dibattito e di studi specifici, che sono stati affrontati negli ultimi due capitoli del volume e l’introduzione di un’appendice dedicata al linguaggio cinematografico, che ha l’obiettivo di fornire al lettore gli strumenti per familiarizzare con la terminologia specifica.
Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi
Il “Manuale del film” è divenuto negli anni un punto di riferimento per l’insegnamento del linguaggio cinematografico nei corsi universitari e una guida per tutti coloro che, amando il cinema, cercano con i film un rapporto che vada di là della loro semplice visione. Attraverso ampie analisi di scene e sequenze tratte da film che appartengono a diversi momenti della storia del cinema, a differenti generi, stili e autori, il libro studia il linguaggio cinematografico in tutte le sue componenti: dalla sceneggiatura alla scenografia, dal punto di vista della macchina da presa a quello dei personaggi, dal fuori campo ai movimenti di macchina, dal montaggio al rapporto fra suono e immagine. Questa nuova edizione del “Manuale del film” nasce dal bisogno di rendere conto dei grandi cambiamenti avvenuti in questi anni sia nel cinema in quanto tale, sia negli studi a esso dedicati. Sono stati quindi aggiunti, da un lato, argomenti che erano stati omessi o poco sviluppati nella prima edizione. Dall’altro lato, sono stati inseriti quegli elementi che il cinema contemporaneo, postmoderno e digitale hanno introdotto nella rappresentazione e comunicazione filmica.
Guida alla storia del cinema italiano (1905-2003)
La storia del cinema italiano è una storia di storie che, in più momenti, ha orientato e modificato il corso del cinema mondiale e che oggi va studiata collocandola all’interno di un campo di forze internazionali. Una storia che ha cambiato in maniera profonda i modi narrativi, stilistici, espressivi e produttivi di molte cinematografie e da affrontare in una nuova ottica comparatistica, potendo contare su fonti filmiche e sulla loro facile accessibilità in una misura inimmaginabile solo qualche anno fa. Il percorso del volume di Brunetta tiene conto della micro e macrostoria, delle riscoperte e dell’opera di restauro e valorizzazione del patrimonio del cinema muto e di quello tra le due guerre.
Il cinema asiatico
II cinema asiatico, e in particolare quello dell’Estremo oriente, ha conquistato in questi ultimi trent’anni un posto di primo piano anche sugli schermi occidentali, rivelando una ricchezza non inferiore a quella del cinema europeo e americano. Dai problemi di linguaggio a quelli relativi alla storia e all’ideologia, dal rapporto coi generi a quello con altre forme artistiche e culturali, dalla nascita del cosiddetto nuovo cinema alla capacità di testimoniare le contraddizioni della società contemporanea, l’itinerario di Dario Tomasi segue un percorso cronologico che va dagli inizi degli anni Trenta sino al primo decennio del Duemila. Dopo una prima riflessione sullo stile dei grandi autori del cinema giapponese negli ultimi anni del muto, prende in esame il periodo che va dalla fine degli anni Trenta a quella del decennio successivo analizzando come il Giappone, la Corea del Sud negli anni dell’occupazione giapponese e la Cina dei primissimi anni della Repubblica Popolare, hanno rappresentato, da prospettive ideologiche diverse, la guerra in Asia. Si dedica poi alla cinematografia dagli anni 60 e 70 fino ai giorni nostri, stilando una panoramica del cinema cinese e del modo in cui alcuni suoi autori, fra i più amati dai festival occidentali, hanno dato vita a uno straordinario quadro degli sconvolgimenti attraversati dal loro paese in questi ultimi vent’anni.
Il cinema americano contemporaneo
Da Coppola a Martin Scorsese, da Steven Spielberg a George Lucas, dai fratelli Coen a Tarantino e Wes Anderson. Un percorso attraverso le trasformazioni, i protagonisti, i film – come “Taxi Driver”, “Le iene,” “La 25 ora”, “Harry ti presento Sally”, “Eyes Wide Shut”, “Matrix” – che individua le questioni chiave del cinema contemporaneo degli Stati Uniti, dalla fine degli anni Sessanta ai giorni nostri.
Il cinema americano classico
Il cinema americano classico, la cosiddetta ‘età dell’oro di Hollywood’, ha avuto un impatto enorme sulla vita sociale e culturale del Novecento. Dalle star americane intere generazioni hanno imparato come pettinarsi, come baciare, come fumare. Questo libro offre un’introduzione alla storia di quella stagione irripetibile e ne studia i nodi di fondo, dall’assetto industriale al sistema dei generi, dal modello linguistico-formale al divismo. Un percorso affascinante che si snoda attraverso l’analisi in profondità di alcuni film particolarmente significativi.
Il cinema francese attraverso i film
Il cinema – si sa – è nato in Francia e lì si sono anticipate le sue linee di sviluppo, quella della riproduzione (Lumière) e quella dell’immaginazione (Méliès), ora separate ora originalmente interferenti. Questo iniziale atto di nascita ha rappresentato una spinta, per il cinema francese, a essere spesso in sintonia con i grandi cambiamenti: dalle avanguardie storiche al “realismo poetico” degli anni trenta fino alla nouvelle vague degli anni sessanta e all’uso odierno delle nuove tecnologie. È un percorso complesso e sinuoso, che questo libro si propone di affrontare secondo un’ottica parziale: una storia in dodici film, un piccolo azzardo, ma anche un’affascinante avventura interpretativa.
Il cinema muto italiano
Il cinematografo arriva da noi nel 1896, a pochi mesi dall’invenzione dei fratelli Lumière, ma bisogna attendere il 1905 – con la proiezione romana del film che, in dieci minuti e sette quadri, ricostruisce la Presa di Porta Pia per festeggiare la nascita ufficiale del cinema italiano. Le nostrane “fabbriche delle films”, come vengono chiamate, sono piccole imprese a conduzione familiare che cullano tuttavia ambizioni industriali. Nella scelta dei soggetti si attinge al meglio della letteratura, dell’arte e del teatro, e grandi nomi della cultura del tempo – uno su tutti, Gabriele D’Annunzio vengono coinvolti nell’ideazione di trame e musiche, o nella riduzione delle proprie opere. Le produzioni sono grandiose: “Quo Vadis?”, “Marcantonio e Cleopatra” e “Cabiria”. Il cinema fa sognare, infiamma il patriottismo popolare alla vigilia della Grande Guerra, conquista il pubblico americano. Per le star italiane esplode l’età d’oro dell’adorazione universale.
Che cosa è il cinema?
Questo libro raccoglie gran parte degli articoli e dei saggi che Bazin ha dedicato al cinema, mettendo a fuoco alcuni nodi che ancora oggi – a quarant’anni di distanza – sono al centro della riflessione teorica. La prima parte del volume è dedicata al problema della rappresentazione, a spiegare il magico potere che ha il cinema di dare attraverso ombre e luci un “senso di realtà” (“ontologico” dice Bazin). Seguono una serie di scritti che approfondiscono i rapporti del cinema con le altre forme di espressione. Infine sono affrontati con ottica sociologica alcuni aspetti particolari, dall’infanzia all’erotismo, dalle figure di Bogart e Chaplin al western. Il libro si conclude con i saggi dedicati al neorealismo.
Lo schermo oscuro. Cinema noir e dintorni
Il noir non è solamente un “genere” cinematografico, è anche e soprattutto uno stile, una dimensione psicologica, un modo di sentire la vita (oltre che il cinema): è il trionfo del chiaroscuro, dell’ambiguità, la percezione di un destino tanto crudele quanto ineluttabile. Silvio Raffo, cultore del giallo e del fantastico-visionario, propone in questo singolare libro una cronistoria “affettiva” ed estetica dell’universo noir, senza perdere mai di vista i riferimenti letterari e di costume, nella convinzione squisitamente “antimoderna” che un certo gusto e una certa bellezza abbiano davvero e definitivamente lasciato l’Olimpo.
Il cinema giallo-thriller italiano
Frutto di anni di ricerca, catalogazione e scrittura, questo volume costituisce la prima mappatura completa della produzione giallo-thriller italiana dal 1963 – anno di distribuzione del capostipite La ragazza che sapeva troppo di Mario Bava – al 2017. Insieme è però anche un’approfondita analisi verticale – a carattere produttivo, storiografico, stilistico e aneddotico – di ognuno degli oltre 400 titoli che compongono il catalogo del genere. Dai capisaldi firmati Dario Argento, Mario Bava, Lucio Fulci, Sergio Martino o Umberto Lenzi alle affermazioni autoriali di Michelangelo Antonioni, Elio Petri, Luigi Comencini o Tinto Brass, dalle incursioni eccentriche di Francesco Barilli, Pupi Avati, Nelo Risi o Luigi Bazzoni alle varianti di filoni come il thriller d’alta moda, il rape & revenge, il boat thriller o il torture movie; dagli anni ’60 del sexy giallo ai cangianti ’70 delle sperimentazioni pop, dai patinati ’80 ai mercati straight-to-video dei ’90, fino all’attualità di un cinema che ancora sopravvive grazie soprattutto alle produzioni indipendenti, nulla è stato tralasciato.
Guida al cinema horror
Un ritorno alle origini, una riscoperta del cinema horror dei primordi, attraverso l’analisi di stili, storie, temi e personaggi di un genere ancora fecondo e seguitissimo da ogni generazione di spettatori alla ricerca dell’incubo “innocuo”, dello spavento catartico, della paura senza un effettivo rischio personale, quella pulsione che, come evidenziava lo scrittore H.P. Lovecraft, “ci fa sentire veramente vivi”.
Cos’è la cinematografia
Il cinema è l’insieme delle arti, delle tecniche e delle attività industriali e distributive che producono come risultato commerciale un film. Nella sua accezione più ampia la cinematografia è l’insieme dei film che, nel loro complesso, rappresentano un’espressione artistica che spazia dalla fantasia, all’informazione, alla divulgazione del sapere.
La cinematografia viene anche definita come la settima arte, secondo la definizione coniata dal critico Ricciotto Canudo nel 1921, quando pubblicò il manifesto La nascita della settima arte, prevedendo che la cinematografia avrebbe unito in sintesi l’estensione dello spazio e la dimensione del tempo. Fin dalle origini, la cinematografia ha abbracciato il filone della narrativa, diventando la forma più diffusa e seguita di racconto.