Per tutti coloro che hanno vissuto il periodo, e per chi invece ne ha solo sentito parlare e vuole capire cosa è stato e cosa ha rappresentato il movimento, ecco i migliori libri sugli hippie, sul pensiero, lo stile di vita e più in generale la cultura del fenomeno che, originatosi negli Stati Uniti negli anni Sessanta, si è poi diffuso in tutto il mondo, Italia compresa.
Il fenomeno è estremamente interessante non solo perché è ancora parte dell’immaginario collettivo, ma perché ha rappresentato e ancora rappresenta la ricerca di libertà e amore, valori fondanti ed eterni, ed è fortemente connesso a tematiche di grande attualità come l’uso di sostanze psicotrope, la volontà di viaggiare superando barriere tanto fisiche quanto psicologiche.
Per tutti coloro che vogliono capire cosa ha davvero rappresentato il movimento hippie e cosa ha da dire ancora oggi, abbiamo selezionato una serie di ottimi volumi tra quelli attualmente disponibili in italiano. Nel 2023 abbiamo arricchito il ventaglio di libri proposti con il bel volume “Hippie Trail. Una generazione in viaggio. 1957-78” di Sgarif Gemie e Brian Ireland, edito di recente da Odoya. Cliccando sulle copertine si accede alle schede complete dei libri su Amazon, con tutti i dettagli e le recensioni dei lettori.
Contenuti
E l’America creò gli hippie
Hippie. La rivoluzione mancata
Rivoluzione psichedelica
Gioventù ribelle a San Francisco. Tra beat generation e hippie
Beat hippie yippie
Hippie
Barbonia city. Una storia di hippies italiani
Hippie Trail. Una generazione in viaggio
Le voci degli hippies
Il sogno di un hippie
L’origine del termine
La cultura hippie (o hippy) era in origine un movimento giovanile che ha avuto inizio negli Stati Uniti d’America nel corso degli anni sessanta e si è diffuso in tanti altri Paesi del mondo. La parola «hippie» deriva da «hipster», ed era stato inizialmente utilizzato per descrivere i beatnik che si erano trasferiti nel distretto di Haight-Ashbury di San Francisco. Queste persone avevano ereditato i valori sottoculturali della Beat Generation, creando una controcultura con proprie comunità che ascoltavano rock psichedelico, abbracciavano la rivoluzione sessuale e l’uso di stupefacenti come gli allucinogeni e la cannabis, al fine di esplorare e allargare lo stato di coscienza.