Nelle religioni e filosofie religiose originarie dell’India, il termine karma indica il generico agire volto a un fine, nel contesto della legge di “causa-effetto” e delle conseguenze morali che ne conseguono, che collega inoltre gli esseri al saṃsāra, il ciclo di morti e rinascite in genere raffigurato come una ruota.
In Italia troviamo in commercio diversi ottimi libri sul karma per tutti coloro che vogliono saperne di più; di seguito vi riportiamo una selezione dei migliori volumi sull’argomento nelle edizioni più aggiornate attualmente disponibili. Abbiamo aggiunto a questa lista, in tempi recenti, due interessanti volumi che hanno riscontrato un buon successo. Si tratta di “Karma. Il percorso per creare il tuo destino” di Sadhguru, pubblicato da Corbaccio, e da “La legge del karma” di Marco Cesati Cassin, pubblicato da Pickwick.
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Contenuti
Manuale del karma. Verso una vita più felice
Il karma e il significato della rinascita
No time for karma. Uscire dalla ruota del dolore e del conflitto
La legge del karma
Karma. Il percorso per creare il tuo destino
Karma: la legge universale di armonia
Karma e reincarnazione
Reincarnazione e Karma
La reincarnazione e la legge del karma
Capire l’induismo
Karma e reincarnazione
Le nostre vite anteriori
La dottrina del karman origina dalle speculazioni religiose delle Upaniṣad vediche; essa è oggi centrale nell’Induismo, nel Buddhismo, nel Sikhismo e nel Giainismo. Così in ambito induista è comunemente considerata la parte non-materiale delle azioni, ed è la causa del destino degli esseri viventi. In Occidente si diffuse nel corso del XIX secolo, divulgato dalla Società Teosofica, ed è al centro anche di molte dottrine New Age.
Il termine sanscrito karman ha origine dalla radice verbale sanscrita kṛ avente il significato di “fare” o “causare”, presupponendo la condizione di “creare qualcosa agendo”, corrispondente al greco antico kraínō (“realizzare”) e al latino creo-are (“creare”). La sua radice indoeuropea corrisponde a *kwer (atto sacro, atto prescritto) e la si riscontra nel latino caerimonia da cui, ad esempio, l’italiano “cerimonia” o l’inglese ceremony.
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