Vi sono alcuni ottimi libri e manuali sul make up professionale disponibili in italiano, e altri volumi di grande successo attualmente disponibili in inglese. Eccone alcuni dei migliori libri sul make up e la cosmesi decorativa a partire dal Manuale di make-up professionale di Rossano De Cesaris.
Per tutti coloro che vogliono scoprire tutti, ma proprio tutti i segreti del make up di livello professionale, sia per motivi di lavoro che per motivi personali, i libri sono un ottimo strumento di studio, perfetto per eseguire tutte le prove che si desiderano, per comprendere al meglio quali sono i materiali e i prodotti da utilizzare e naturalmente come farlo, un campo, quello dell’applicazione pratica, che spesso ma non necessariamente va a braccetto con le tendenze artistiche del momento.
Oltre ai grandi manuali generali, abbiamo inserito nella nostra lista dei testi specifici di cosmetologia e altri che torneranno utilissimi a chi è interessato ad alcune applicazioni specifiche, come per esempio quelle nell’industria cinematografica, come l’ottimo “Manuale di effetti speciali di trucco” di Donatella Mondani edito da BCM.
Ecco il nostro elenco di volumi consigliati nelle edizioni più aggiornate attualmente disponibili. Cliccando sulle copertine si accede alle schede complete dei libri su Amazon, con tutti i dettagli e le recensioni dei lettori.
Contenuti
Manuale di make-up professionale
Diventare esperti di make-up
Manuale di cosmetologia
Manuale di effetti speciali di trucco
Make-up: istruzioni per l’uso
L’arte del trucco
Storia del makeup
Bobbi Brown Makeup Manual: For Everyone from Beginner to Pro (in inglese)
Face paint: The Story of Makeup (in inglese)
Making Faces (in inglese)
Il make up nei tempi antichi
La prima prova dell’uso dei cosmetici è stata individuata nell’Antico Egitto attorno al 4000 a.C., dove erano considerati “fluidi divini” e pertanto entravano a far parte del corredo funerario delle loro tombe monumentali; questa usanza ci ha permesso di rinvenire in perfetta conservazione alcuni degli elementi che utilizzavano per dipingersi il volto, come polveri compatte verdi, rosse, bianche e blu, bastoncini di kohl nero, meglio conosciuto come kajal e persino creme e pomate.
Truccare gli occhi era una pratica in uso in tutta la Mesopotamia e nell’area del mare Mediterraneo, come dimostrano le statuette dei Sumeri scoperte nell’antica città di Ur, che avevano occhi pesantemente orlati di nero e sopracciglia congiunte al centro. Anche gli Antichi Greci e gli Antichi Romani facevano uso di cosmetici, in particolare antichi romani ed egiziani usavano cosmetici contenenti mercurio, un elemento tossico. Le donne greche ricorrevano alla biacca di colore bianco per coprire il volto, al rosso del minio da applicare sulle guance e alla polvere nera di antimonio da passare su ciglia e sopracciglia. Le donne romane, invece, tingevano le labbra con polvere di ocra, imbiancavano le braccia con il gesso e annerivano il contorno occhi con della fuliggine.
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