In questo articolo scopriremo quali sono i migliori libri sul nichilismo visti sotto la lente di differenti filosofi.
Con la parola nichilismo “volontà del nulla” o nihilismo, dal latino classico “nihil” ovvero “nulla”, intendiamo quel movimento filosofico che nega l’esistenza dei valori comunemente accettati e delle istituzioni proprie della civiltà. Spesso si identifica con nichilismo anche quel sentire dell’individuo caratterizzato da un senso di generale disperazione, legato alla convinzione che l’esistenza non abbia alcuno scopo.
In relazione alla così detta civiltà postmoderna o postmodernità, Jean Baudrillard e Michel Onfray, ha accostato il nichilismo al concetto di postmodernismo definendola postmodernità come un’epoca profondamente ed intrinsecamente nichilista. Il cinismo contemporaneo, poi, che ha pervaso anche le istituzioni classiche, come la coppia e la famiglia, secondo tanti, è una manifestazione di aspetti nichilistici della società contemporanea in cui viviamo.
Storicamente parlando, la grande diffusione del termine nichilismo nella nostra cultura risale alla fine del Settecento, quando Jacobi definì nichilista la filosofia trascendentale di Kant. Per Jacobi, infatti, il sistema della ragione pura “annichila ogni cosa che sussista fuori di sé”. Altro grande tema associato al nichilismo è la conoscibilità e dell’essenza del reale, ripreso soprattutto da Schopenhauer. Il nesso tra nichilismo e cristianesimo è affrontato dal grande scrittore russo Dostoevskij che relazionava questo movimento filosofico alla perdita dei valori cristiani nella società sua contemporanea, “la morte di Dio”.
In questa nostra selezione dei migliori libri sul nichilismo andremo ad affrontare tutti gli aspetti che caratterizzano questo orientamento filosofico e i suoi grandi studiosi e sostenitori. Tra questi come non citare il Leopardi e Nietzsche. Il termine di nichilismo fu adoperato da quest’ultimo in relazione a tutti i sistemi etici, le religioni e le filosofie elaborate dall’Occidente come strumenti atti e creare sicurezza nelle persone che sono incapaci di accettare la natura imprevedibile della vita, bisognose di sperare in un mondo trascendentale. I valori dichiarati dalla religione, come pietà e mortificazione del corpo in vista della promessa di una vita ultraterrena, sono allora per Nietzsche definiti come una perversione dello spirito. Nietzsche nel corso della sua ricerca filosofica arrivò ad intendere il nichilismo con la morte di Dio: “Dio è morto”, quindi, e sarà l’atteggiamento dell’oltreuomo che ne accetta la morte che identificherà il vero nichilista. Nietzsche in questo contesto ha allora dichiarato di essere proprio lui il primo e vero nichilista.
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Contenuti
L’uomo che deve rimanere. La «smoralizzazione» del mondo
Il nichilismo
Il nichilismo europeo
L’anarca. La libertà del singolo tra anarchia e nichilismo
La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo
Leopardi. L’alba del nichilismo
Sul male assoluto. Nichilismo e idoli nel Novecento
Nichilismo digitale. L’altra faccia delle piattaforme
Attraverso il nichilismo. Saggi di teoria critica, estetica e critica letteraria
Nietzsche e il nichilismo
Reality art. L’epoca del nichilismo organizzato e la sua arte
Noi della redazione di LibriNews invitiamo i ragazzi a leggere i libri del nostro amato Umberto Galimberti che ha affrontato efficacemente il tema della generazione del “nichilismo attivo”: le nostre università e la formazione accademica in generale non prospettano più ai ragazzi la promessa di una professione certa, a cui i giovani si sentano chiamati. Molti ad esempio, si laureano in Filosofia ma non hanno più la certezza di diventare presto, dopo aver concluso il percorso formativo, dei Professori. E si ritrovano a fare tutt’altro tipo di lavoro nella vita. In questa atmosfera nichilista si notano però alcuni giovani dal Galimberti chiamati “nichilisti attivi”: questi ragazzi non negano il disagio di vivere in un’epoca nichilistica, ma non si arrendono.
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