Presentiamo una selezione dei migliori libri su Picasso attualmente disponibili in commercio. In primo luogo, naturalmente, una selezione di volumi d’arte, seguiti da alcuni testi di saggistica e narrativa.
Contenuti
Picasso. Capolavori dal museo Picasso, Parigi
Dagli studi preparatori per Les Demoiselles d’Avignon fino alle opere tarde degli anni settanta, il volume ripercorre oltre mezzo secolo di sperimentazioni, documentando l’immensa varietà che caratterizza la pittura di Pablo Picasso. Al di là della loro diversità formale, tuttavia, queste opere sono accomunate da un elemento straordinario: provengono tutte dagli atelier dell’artista, che le ha tenute con sé fino alla morte avvenuta nel 1973. In ogni luogo della sua vita, Picasso si comporta con le sue stesse opere da vero e proprio collezionista. Esse adornano le pareti delle sue case, popolano i suoi numerosi atelier e lo seguono in tutti i traslochi. Costituiscono un laboratorio di forme che l’artista osserva e di cui si nutre ogni giorno. I dipinti di Picasso vengono analizzati in relazione al luogo in cui sono stati creati, ma anche per le diverse vite che l’artista ha donato loro, spostandoli da uno studio all’altro. Per tutto il Novecento, il rapporto di Pablo Picasso con l’arte ha oscillato tra la padronanza del mezzo pittorico e la lotta per raggiungere nuovi traguardi. Questo volume, suddiviso in nove sezioni, ripercorre questo faccia a faccia che Picasso riassume, dieci anni prima di morire, in poche parole scribacchiate su un taccuino da disegno: “La pittura è più forte di me, mi fa fare quello che vuole.” → RECENSIONI SU AMAZON
Picasso. Ediz. a Colori
“‘Quando ero bambino mia madre mi diceva: ‘Se farai il soldato diventerai generale. Se farai il monaco diventerai papa’. Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso.’ A ricordare questa orgogliosa affermazione dell’artista è Francoise Gilot ne ‘La mia vita con Picasso’, scritta con Carlton Lake e uscita nel 1965. Francoise, con altrettanta fierezza, dichiarava in un’intervista di essere ‘l’unica amante che si è salvata da Picasso’. Nata nel 1921, pittrice di fama ancora oggi, era riuscita a fuggire da un compagno ‘padrone’, scappando in America con i due bambini avuti da lui. Tra le compagne importanti di Picasso, più giovane di circa quarant’anni, lo aveva conosciuto nel 1943 e lasciato dieci anni dopo. Si era salvata, mentre le altre, tutte innamoratissime di Pablo, erano finite male, suicide o depresse. A parlare di un padre ‘padrone’ sono anche figli e nipoti, che del suo ricordo e della sua enorme attività vivono, scrivendo biografie o curando collezioni. Un’eccezionale eredità non solo per la famiglia, ma per il mondo intero perché il genio-Picasso ha aperto alla modernità con nuove forme d’arte e movimenti destinati a ulteriori sviluppi nel XX secolo.” (dal saggio di Maurizia Tazartes). → RECENSIONI SU AMAZON
Pablo Picasso. Figure (1906-1971)
Nel corso della sua carriera Pablo Picasso si è sempre diviso tra la raffigurazione delle “cose” – oggetti, nature morte – e quella delle “figure”. Nella sua produzione sono invece assai scarsi i paesaggi. Da pittore classico si è misurato con la grande tradizione della rappresentazione del corpo umano nata nel Rinascimento, finendo per reinventarla. Presentando ritratti che sfiorano la caricatura, corpi cubisti che si tramutano in cerchi e poliedri, uomini e donne che si trasformano in animali o piante, oppure rinunciano alla fisicità per divenire trasparenti, e corpi dominati dal desiderio, questo volume invita a compiere un’esplorazione della figura umana attraverso le creazioni picassiane. Oltre a soffermarsi su un’opera per ciascun anno della carriera del pittore, il catalogo dà modo di ascoltare la voce dei testimoni – amici e scrittori – della sua continua evoluzione e prende infine in esame il movimento delle “figure” picassiane tra l’atelier dell’artista e gli spazi espositivi, rievocando inoltre l’accoglienza riservata a suo tempo in Italia all’opera del maestro spagnolo. Introdotto dal saggio di Emilie Bouvard, la monografia presenta i contributi di Macha Paquis, Hiromi Matsui, Emilia Philippot, Marie Bonnafé, Camille Chenais, Nathalie Leleu. Seguono il catalogo delle opere suddiviso in sei sezioni (Costruzione e decostruzione cubista; Reinventare la linea classica; Metamorfosi surrealiste; Figure di guerra; Ritorno alle origini; Il pittore e la modella), la cronologia e la bibliografia.→ RECENSIONI SU AMAZON
Picasso. Tra cubismo e classicismo 1915-1925
Nel febbraio del 1917, mentre in Europa infuria la Grande Guerra, Pablo Picasso arriva per la prima volta in Italia, al seguito dell’amico Jean Cocteau. All’età di trentasei anni è già l’artista affermato che ha guidato la rivoluzione cubista. Durante il suo soggiorno a Roma e Napoli, rimane fortemente impressionato dalle rovine romane della capitale e dall’arte popolare partenopea. Lontano dai campi di battaglia, insieme a Cocteau, Djagilev, Massine e Stravinskij, Picasso cerca di individuare una propria via verso il modernismo, capace di coltivare il paradigma classico, non tanto come tradimento dell’arte moderna sotto la pressione del nazionalismo, ma come mezzo per sfruttare gli impulsi primitivisti e modernisti. La prima pietra fu posata a Roma, quando Picasso ideò i costumi, le scene e il sipario di Parade (su musica di Satie), che qualche mese più tardi debuttò a Parigi, diventando un vero e proprio caso. Un secolo dopo il viaggio di Picasso in Italia questa retrospettiva esplora le sperimentazioni stilistiche dell’artista: dalle giocose superfici decorative dei collage eseguiti durante la guerra al realismo stilizzato degli anni di Djagilev, dalle nature morte d’ispirazione cubista alle opere classiche, contraddistinte da una grandiosità che si richiama all’antico. → RECENSIONI SU AMAZON
Picasso Primitivo
Il rapporto tra Picasso e le arti dell’Africa e dell’Oceania risale al 1907, quando egli acquista la prima opera della sua collezione, un Tiki delle isole Marchesi. In quell’anno Picasso visita per la prima volta il Museo etnografico del Trocadéro. Ne rimane colpito al punto da rimettere mano a Les Demoiselles d’Avignon e finire il quadro che rivoluzionerà la pittura del Novecento. Questo volume illustra come Picasso e gli artisti non occidentali si sono incontrati nell’espressione di arcaismi universali, come hanno esplorato il potere delle immagini e le forze dell’inconscio.→ RECENSIONI SU AMAZON
Picasso. Catalogo della Mostra di Milano 2012-2013
Nato a Malaga nel 1881, Pablo Picasso è ampiamente acclamato come il più grande e influente maestro della scena artistica novecentesca. Questo volume e la mostra a cui è affiancato – offre una visione unica di oltre 150 tra le creazioni dell’artista spagnolo, e una ricostruzione del suo camaleontico percorso: non solo tele, ma disegni, sculture, stampe e poi film e fotografie, tutti provenienti dalle ricchissime collezioni del Museo Picasso di Parigi e reduci da un viaggio tra le più prestigiose gallerie d’arte del mondo. Analizzando tutti i momenti chiave della creativa complessità di Picasso e i multiformi mezzi espressivi e mediatici tramite cui egli espresse il suo genio, questa raccolta di opere diventa testimonianza delle maggiori atmosfere artistiche della Modernità intera: il Periodo Blu e quello Rosa, gli anni della ricerca “africana” o proto-cubista, il Cubismo sintetico e il Cubismo classico, le pitture espressioniste e surrealiste, la fase del coinvolgimento politico e della lacerante esperienza bellica, l’interludio Pop e le riflessioni ammirate sui grandi maestri dell’arte rinascimentale e moderna. → RECENSIONI SU AMAZON
La mia vita con Picasso
Una donna bellissima procede spedita sulla spiaggia, il volto ha un’espressione decisa e divertita. Un passo dietro di lei, un uomo più anziano la segue facendole ombra. La foto ritrae Pablo Picasso insieme a Françoise Gilot, la pittrice che per quasi dieci anni condivise il mondo e la vita del grande artista, diventando la sua musa, la sua più stretta collaboratrice e la madre dei suoi figli. Quando, nel 1964, anni dopo la fine della loro relazione, Françoise Gilot decise di raccontare la loro storia, Picasso fece di tutto per impedirlo: le fece causa tre volte, perdendo ogni volta perché lei riuscì a dimostrare che tutto ciò che aveva scritto non era altro che la verità. Dopo l’ultima sconfitta in tribunale – racconta oggi la pittrice – lui la chiamò per complimentarsi: “Congratulazioni, hai vinto. Sai che a me piacciono i vincitori”. Era il suo lato più bello, commenta Françoise, “combatteva contro di te fino alla morte, ma quando era tutto finito sapeva accettare il risultato”. Pagina dopo pagina, il lettore ripercorre le vicende della coppia dal primo incontro in un ristorante a Parigi nel 1943, quando lei aveva solo 21 anni e lui 61, fino a quando, una decina di anni dopo, Françoise lo lasciò. → RECENSIONI SU AMAZON
Picasso di Gertrude Stein
Questo piccolo libro di Gertrude Stein su Picasso, pubblicato per la prima volta nel 1938, è a tutt’oggi la più vivace presentazione, insieme narrativa e critica, del personaggio dominante dell’arte del nostro secolo. E non è un caso che a scriverla sia stata Gertrude Stein, il grande mostro sacro dell’avanguardia, la testimone per eccellenza, che ebbe modo di seguire la vita di Picasso a partire dal primo periodo di Parigi, e introdusse instancabilmente gli amici del nuovo alle rivelazioni che si preparavano nell’atelier del pittore spagnolo. Per la Stein, Picasso fu fin dall’inizio ciò che oggi tutti riconoscono, e così essa osservò tutte le sue fasi stilistiche – dal periodo rosa alla scoperta dell’arte negra, al cubismo nei suoi vari momenti, al neoclassico monumentale – con una attenzione penetrante, con devozione quasi infantile e insieme con una autonomia e forza di giudizio di cui queste pagine sono una splendida prova. E sono pagine, poi, che possono anche essere considerate un esempio di quella singolare arte della scrittura – paratattica, insistente, falso-primitiva, nostalgicamente legata a un ideale parlato americano – che nell’opera della Stein si è manifestata poche altre volte in una forma altrettanto perfetta. → RECENSIONI SU AMAZON
Picasso: cenni biografici
Pablo Ruiz y Picasso, semplicemente noto come Pablo Picasso (nato a Malaga il 25 ottobre 1881 e morto a Mougins l’8 aprile 1973) è stato un pittore, scultore e litografo spagnolo di fama mondiale, considerato uno dei protagonisti assoluti della pittura del XX secolo.
Snodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l’arte contemporanea, Picasso è stato un artista innovatore e poliedrico, che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte mondiale per esser stato il fondatore, insieme con Georges Braque, del cubismo. Dopo aver trascorso una gioventù burrascosa, ben espressa nei quadri dei cosiddetti periodi blu e rosa, a partire dagli anni venti del Novecento conobbe una rapidissima fama: tra le sue opere universalmente conosciute Les demoiselles d’Avignon (1907) e Guernica (1937).
Esposizione chiara e profonda