Per coloro che vogliono comprendere a fondo il fenomeno del razzismo, e per chi vuole regale un libro sul razzismo a un ragazzo o a un bambino per sensibilizzarlo su questo tema, abbiamo raccolto tredici ottimi volumi tra quelli disponibili in Italia. Purtroppo la vile idea della discriminazione in base alla razza è viva e vegeta e ne sono prova i libri che continuano a essere pubblicati su questo fenomeno, che oggi trova, peraltro, nuove modalità di espressione tramite internet e i social network, e nuove eclatanti azioni di protesta come quelle messe in atto dal movimento Black Lives Matter negli Stati Uniti.
Purtroppo è una piaga che conosce diverse forme e si manifesta negli ambienti più disparati, dai banchi di scuola al settore lavorativo e professionale fino a giungere agli alti scranni della politica internazionale. Occorre lavorare a una società diversa dove vige l’integrazione e per farlo occorre partire dalle basi, ovvero dalla lotta al problema del razzismo, se si vuole giungere davvero, un giorno, a vivere in una società più equa e sicura.
Di seguito riportiamo prima i libri sul razzismo adatti agli adulti, poi quelli per ragazzi e infine quelli per bambini. Cliccando sulle copertine si accede alle schede complete dei libri su Amazon, con tutti i dettagli e le recensioni dei lettori.
Contenuti
Il razzismo spiegato a mia figlia (nuova edizione)
Lettera a un razzista del terzo millennio
Il razzismo in Europa. Dalle origini all’olocausto
Il razzismo. Pregiudizi, teorie, comportamenti
Classificare, separare, escludere. Razzismi e identità
Razzismi. Dalle crociate al XX secolo
Contro il razzismo. Quattro ragionamenti
Razzismi 2.0. Analisi socio-educativa dell’odio online
Non sono razzista, ma
Viki che voleva andare a scuola
Ammare. Vieni con me a Lampedusa
Io sono tu sei
Il razzismo spiegato ai bambini
Il termine “razzismo”
Il termine razzismo nella sua definizione più semplice si riferisce a un’idea, spesso preconcetta e comunque scientificamente errata, come dimostrato dalla genetica delle popolazioni e da molti altri approcci metodologici, che la specie umana (la cui variabilità fenotipica, l’insieme di tutte le caratteristiche osservabili di un vivente, è per lo più soggetta alla continuità di una variazione clinale) possa essere suddivisibile in razze biologicamente distinte, caratterizzate da diverse capacità intellettive, valoriali, etiche e/o morali, con la conseguente convinzione che sia possibile determinare una gerarchia secondo cui un particolare, ipotetico, raggruppamento razzialmente definito possa essere definito superiore o inferiore a un altro.
Nel 1950, il documento Dichiarazione sulla razza dell’UNESCO è stato il primo documento ad aver negato ufficialmente la correlazione tra la differenza fenotipica nelle razze umane e la differenza nelle caratteristiche psicologiche, intellettive e comportamentali.
Lascia un commento