Quali sono i migliori libri sulla storia d’Italia? Abbiamo raccolto in questo articolo 9 tra i più completi e interessanti volumi in commercio, includendo nella lista, oltre ad alcuni classici dell’editoria italiana (tra cui ovviamente la Storia d’Italia di Indro Montanelli), anche dei saggi di recente pubblicazione.
Comprendere la storia del nostro paese è fondamentale non solo per chi studia storia o ne è appassionato, ma anche per tutti coloro che vogliono comprendere la realtà italiana moderna e contemporanea, la sua politica, la sua società, le sue discrepanze e le sue problematiche. La selezione di libri sulla storia d’Italia che qui vi presentiamo è alquanto eterogenea e oltre a volumi generali comprende testi specifici, volti a indagare aspetti particolari della storia della nostra nazione, o dei periodi specifici particolarmente significativi.
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I migliori libri sulla storia d’Italia
La storia d’Italia di Montanelli #1
La caduta dell’Impero Romano è stato un processo lento e complicato, iniziato – ben prima del sacco di Roma – con l’avvicinarsi ai confini di quelle stesse tribù che avevano invaso la Cina, e proseguito attraverso gli anni di Costantino e Teodosio. Comincia così per l’Italia un lungo periodo oscuro: le città vengono abbandonate, eserciti barbari percorrono il Paese depredandolo, devastandolo e seminando terrore. Fino al fatidico Anno Mille si susseguono secoli di ferro e di sangue, di lutti e di invasioni. È il momento più difficile da raccontare nella storia italiana: le fonti sono poche e insicure, e gli avvenimenti “di casa nostra” non si possono isolare da quelli del resto d’Europa; come dicono gli autori: “Forse mai il nostro continente è stato così unito e interdipendente come in quest’epoca afflitta da mancanza di strade e di mezzi di trasporto e di comunicazione”. Indro Montanelli e Roberto Gervaso ci presentano i ritratti dei protagonisti nei quali cogliere i segni del costume, della civiltà e del suo evolvere: Attila, Alarico, Odoacre, Galla Placidia, Gregorio il Grande, Carlomagno e gli Ottoni, i Santi…
Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi
I momenti cruciali della Resistenza, la nascita della Repubblica sotto il dominio della Democrazia cristiana, il miracolo economico, il centrosinistra e il Sessantotto, le lotte politiche e sindacali degli anni Settanta, il terrorismo: un affresco storiografico ricco di suggestioni e spunti critici che sottolinea il drammatico passaggio da un Paese fascista distrutto dalla guerra a una grande e opulenta nazione democratica. Nella complessa architettura del libro fatti politici, dati economici e analisi della famiglia e della società si intersecano, dando vita a un quadro globale dell’Italia contemporanea. Attingendo a metodi e fonti diversificate – dalla storia orale, alle analisi sociologiche, alle commissioni parlamentari – Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi ricostruisce il tessuto più quotidiano della vita degli italiani in una narrazione di grande leggibilità e rigore storico.
Storia d’Italia dal 1861 al 1997
Storia d’Italia dal 1861 al 1997 è un saggio dello storico inglese Denis Mack Smith edito da Laterza che ripercorre e analizza i personaggi e gli eventi storici, politici e economici dall’Unità d’Italia al 1997, col Governo Prodi in carica. L’opera è l’ultima versione aumentata e rivista dall’autore della sua celebre e fortunata sintesi, apparsa originariamente in Italia nel 1959 col titolo Storia d’Italia 1861/1958 (Italy, a Modern History), pubblicata nella Collezione Storica di Laterza. Il primo capitolo del libro tratta dell’Italia prima del 1861, mentre l’ultimo narra gli eventi cruciali del 1996 e del 1997.
Storia della Repubblica. L’Italia dalla Liberazione ad oggi
Settant’anni di storia: un percorso intenso e tormentato, intriso di speranze e di delusioni, di traumi profondi e di mutamenti inavvertiti. Un percorso cui attingere più che mai, questo è il senso del libro, nei disorientamenti dell’oggi. Nel disagio per il nostro presente. Nell’incombere di scenari internazionali che alimentano le inquietudini del nuovo millennio. Quanto siamo cambiati nei settant’anni della Repubblica? Come sono venuti a confliggere, nel loro scorrere, modi diversi di essere italiani? Come si è passati dalla società sofferente e vitale del dopoguerra, capace di risollevarsi dalle macerie di un regime e dalle devastazioni di un conflitto mondiale (e protagonista poi di uno sviluppo straordinario), all’Italia spaesata di oggi? In un unico sguardo tutte le stagioni della nostra vicenda repubblicana, nel succedersi di scenari sociali e politici, culture, generazioni: il dopoguerra, intenso e tormentato; le trasformazioni, le speranze e le disillusioni del “miracolo economico”; le tensioni e gli umori degli anni settanta…
La parola ‘Italia’ definisce uno spazio fisico molto particolare nel bacino del Mediterraneo. Un luogo che è stato nel tempo punto di intersezione tra Mediterraneo orientale e occidentale, piattaforma e base di un grande impero, area di massima espansione del mondo nordico e germanico e poi di relazione e di conflitto tra Islam e Cristianità. E così, via via, fino ai nostri giorni dove l’Italia è uno degli approdi dei grandi flussi migratori che muovono dai tanti Sud del mondo. Questa peculiare collocazione è la vera specificità italiana, ero che ci distingue dagli altri paesi europei, e ciò che caratterizza la nostra storia nel lungo, o meglio nel lunghissimo periodo. La nostra cultura, la nostra storia, quindi, possono e debbono essere indagate e, soprattutto, comprese anche in termini di relazione tra ciò che arriva e ciò che parte, tra popoli, culture, economie, simboli. La “Storia mondiale dell’Italia” vuole ripercorrere questo cammino lungo 5000 anni per tappe: ogni fermata corrisponde a una data e ogni data a un evento, noto o ignoto. Le scelte risulteranno spesso sorprendenti, provocheranno interrogativi, faranno discutere sul perché di molte presenze e di altrettante esclusioni.
Italia oscura. La storia che non c’è nei libri di storia
Nella storia d’Italia, le zone oscure sono presenti fin dalle origini, dall’Unità. A fronte di un Risorgimento celebrato retoricamente dalla storiografia ufficiale, i documenti raccontano degli aiuti dati a Garibaldi dalla massoneria, del ruolo delle potenze straniere, della “guerra sporca” combattuta dall’esercito piemontese contro le popolazioni meridionali. Altrettante ombre si allungano sulla morte di Cavour, l’assassinio di Umberto I, le bombe del 1922 che spianarono la strada alle Camicie nere. Con i due volumi qui riuniti, “1861” e “Intrighi d’Italia”, gli autori iniziano a demolire le leggende e le menzogne di Stato e a scrivere una cronistoria meno lacunosa e opaca.
L’Italia di oggi. Storia e cronaca di un ventennio 1992-2012
Con l’insediamento del governo Monti è giunto al termine un ventennio nella storia d’Italia: aperto e chiuso da una crisi di sistema e dallo smottamento dei partiti. Il libro mette l’accento su quello che sembra essere un declino inarrestabile, conseguenza non solo della crisi internazionale ma anche del fallimento di due progetti politici. Il primo, identificabile con il centro-sinistra, mirava a fare dell’Italia un “paese normale”, il secondo, incarnato da Silvio Berlusconi, prometteva una “rivoluzione liberale”. Una deriva da cui si potrà uscire solo con una classe politica nuova e un nuovo modello di sviluppo. Autore: Giuseppe Mammarella; edizioni Il Mulino.
Storia sociale dell’Italia moderna
In questo affascinante viaggio nella vita quotidiana dell’Italia moderna a salire sul proscenio della storia l’uomo comune, che consegna alla narrazione la sua esistenza, dalla nascita alla morte. L’itinerario parte dall’evoluzione storica della popolazione italiana e dall’analisi delle condizioni di vita: abbigliamento, alimentazione, ambiente, malattie, salute, strutture abitative. In età moderna, alla fragilità dell’esistenza umana concorrono le grandi epidemie del passato (dalla peste al colera) alle quali, a più riprese, la popolazione italiana paga un alto tributo in termini di vite umane. Nella parte centrale del volume, il viaggio prosegue all’interno della storia della famiglia, del matrimonio, della dote. Particolare attenzione è dedicata all’infanzia, un soggetto storico a lungo taciuto e, nello specifico, all’infanzia abbandonata e agli orfani. In ultimo, i margini della società, dove masse anonime di individui vivono in una situazione di costante vulnerabilità con il loro bagaglio di solitudine, intolleranza e disperazione.
Storia politica della Repubblica. Partiti, movimenti e istituzioni 1943-2006
Da garanti del nuovo ordine democratico, costruito dopo la tempesta della guerra e i vent’anni di dittatura fascista, i partiti hanno svolto a lungo una funzione cardine, fino a identificarsi con lo stesso Stato e ad accreditare un’equazione distorta, come estrema difesa di un ceto politico sempre più delegittimato: democrazia uguale regime partitico. Con la fine della prima Repubblica, la nascita di nuovi soggetti politici e l’affermarsi del bipolarismo, inizia in Italia una fase di transizione complessa e ancora incompiuta. La cesura intervenuta nei primi anni Novanta impone una rilettura dell’intera parabola dei partiti, per spiegare le ragioni del loro dissolvimento, le loro identità e le loro culture in una scena politica profondamente cambiata, così come profondamente cambiata è la cornice internazionale alla quale per mezzo secolo il vecchio sistema ha fatto riferimento.
Tempi antichi: l’Italia nella preistoria
Durante l’ultimo periodo glaciale, causa l’abbassamento del livello del mare la penisola italiana aveva una morfologia differente da quella attuale: l’isola d’Elba e la Sicilia erano collegate alla terraferma e la Corsica e la Sardegna erano una cosa sola. Il mare Adriatico era meno esteso a nord per cui la Laguna di Venezia era una pianura fertile e umida.
L’Italia è stata abitata dall’uomo almeno a partire dal Paleolitico inferiore; la scoperta di strumenti di selce a Pirro Nord in Puglia dimostra che gli uomini erano presenti da 1,5 milioni di anni. La presenza dell’Uomo di Neanderthal è indicata da reperti vecchi di 50mila anni. L’Homo Sapiens è apparso durante il Paleolitico superiore, con resti in diversi siti archeologici, tra i quali si ricordano quello di Arene Candide presso Albenga, quello di Monte Poggiolo, vicino Forlì, di Isernia La Pineta, uno dei più antichi siti dove siano stati trovati segni del possesso e utilizzo del fuoco, e la Grotta dell’Addaura, vicino a Palermo, dove si trova un ampio complesso d’incisioni. Nel sito archeologico di Valcamonica in Lombardia si ritrovano tracce databili in un arco di tempo di 8000 anni, con quasi 140mila opere e incisioni.
Uno studio del 2011 su quelli che si pensa fossero denti da latte di Homo Neanderthalensis, ritrovati nel 1964 nella Grotta del Cavallo, in provincia di Lecce, indica che sono i più antichi resti umani mai scoperti in Europa, risalenti a 45mila anni fa.
Per ulteriori informazioni sull’Italia preistorica e antica rimandiamo all’articolo di Wikipedia dedicato alla storia d’Italia.
8/10 sono libri pregevoli di storici VERI (alcuni li ho letti, di altri ho letto altre opere), ma Montanelli e Gervaso, ci stanno come lettura distensiva, ma non certo come testo “scientifico”; quanto all’ “Italia oscura”, a prima vista sembra uno di quei libelli scandalistici che impazzano oggi, per cui prima di metterlo in certe compagnie lo leggerei perbene.