Quali sono i migliori libri su Van Gogh? Quali i volumi da sfogliare per ammirare al meglio le sue opere e quali quelli da leggere per conoscere la sua vita? Ecco una panoramica di ottimi testi riguardanti il grande artista olandese autore di ben 900 dipinti, mille disegni e moltissimi altri schizzi. La nostra panoramica dei migliori testi parte da alcuni splendidi libri illustrati dedicati alle sue opere per poi passare a biografie, lettere, saggi di grande interesse e, per finire, anche un paio di libri adatti ai bambini. La lista include alcuni volumi “classici” e altri molto recenti, pubblicati nel 2022.
Oltre a rappresentare delle grandi occasioni di scoperta, studio e approfondimento per gli appassionati del pittore olandese, questi libri, data l’immensa popolarità di Van Gogh, rappresentano anche delle ottime idee regalo per qualunque appassionato d’arte.
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Contenuti
I miei quadri raccontati da me
Follia? Vita di Vincent van Gogh
Van Gogh. Tutti i dipinti
Van Gogh. Il colore dell’anima
Lettere a Theo
Van Gogh. L’autobiografia mai scritta
Gli ultimi giorni di Van Gogh
Il mistero Van Gogh
Melanconia e creazione in Vincent van Gogh
Le opere disperse
Scrivere la vita. 265 lettere e 110 schizzi originali
I colori delle stelle. L’avventura di Van Gogh e Gauguin
Vincent Van Gogh e i colori del vento
Vincent Van Gogh. Ritratto d’artista
Cenni biografici
Vincent Willem Van Gogh (nato a Zundert nel 1853 e mort a Auvers-sur-Oise nel 1890), è considerato uno dei più grandi pittori di tutti i tempi. Produsse circa 900 quadri e oltre 1000 disegni. Come è noto l’artista soffrì di disturbi mentali e morì suicida ancora giovane, a 37 anni di età. Benché avesse iniziato a disegnare in tenera età, si dedicò alla pittura solo quando aveva compiuto 27 anni, con molti dei suoi capolavori realizzati nell’ultimo biennio della sua vita.
Il rapporto particolare e importantissimo con il fratello Theo è testimoniato dal libro riportato sopra, “Lettere a Theo”, dal quale è possibile comprendere molte delle sfumature assunte dalla vita di Van Gogh. Il padre del pittore era un pastore protestante di Zundert. Vincent ebbe modo di lavorare in diverse case d’arte all’Aja, a Londra e a Parigi, dove si trasferisce nel 1875. Il suo soggiorno nella capitale francese diede modo a Van Gogh di conoscere l’impressionismo, le stampe giapponesi e molti importanti pittori dell’epoca.
Nel 1880 l’artista abbandona il lavoro e gli studi religiosi per dedicarsi a tempo pieno alla pittura di poveri lavoratori. La sua salute mentale si deteriora progressivamente, ed è noto che Van Gogh soffrì di allucinazioni e di comportamenti ossessivi. La morte giunse dopo un’impressionante serie di vicissitudini, nel 1890, quando Vincent decise di togliersi la vita in un campo.
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