In questo articolo scopriremo quali sono i migliori libri di psicologia delle folle e delle masse per comprendere pienamente l’influsso dei fenomeni collettivi sul comportamento individuale.
La psicologia delle folle e delle masse sono tematiche di stretta attualità e che da sempre suscitano l’interesse di psicologi, sociologi e filosofi. La psicologia delle folle e delle masse sono argomenti pertinenti la psicologia sociale: il cambiamento della personalità e del comportamento dei singoli soggetti cambia quando questi vengono inglobati in fenomeni di tipo collettivo. Ma quali sono i meccanismi che portano a questo? Come funziona la manipolazione di massa? Questi sono solo alcuni dei quesiti a cui tentano di rispondere gli studiosi del settore.
Il più importante pensatore e precursore degli studi sui fenomeni collettivi è stato senza dubbio Gustave Le Bon, etnologo e psicologo, che nel 1895 nel testo “Psicologia delle folle”, che apre la nostra selezione dei migliori libri di psicologia delle folle e delle masse, descrive quest’ultime come fenomeni potenzialmente pericolosi in virtù del prevalere all’interno degli stessi di sentimenti di autorità, aggressività ed intolleranza.
Nelle folle, secondo Le Bon, nasce quella da lui chiamata ‘mente di gruppo’: la psiche del singolo si annulla e viene assimilata a quella del gruppo che fa sentire, pensare e agire in un modo completamente differente da quello in cui ogni persona si sentirebbe, penserebbe e agirebbe se si trovasse da sola.
La mente di gruppo non è la semplice somma delle menti di tutti i singoli membri che lo compongono ma è una volontà autonoma che agisce influenzata prevalentemente su emozioni forti e slogan a discapito della logica e della razionalità, diventa facilmente eccitabile e agisce in modo ipnotico.
Nelle folle, insomma, si crea una sorta di inconscio collettivo che annulla il senso di responsabilità e di autocontrollo dei singoli e spinge verso comportamenti distrutti e autodistruttivi: le masse sono facilmente manipolabili e possono essere spinte a compiere atti atroci sotto una leadership efficace, azioni che i singoli individui non sarebbero mai stati in grado di compiere soli.
Non a caso gli scritti di Le Bon, che analizzano i comportamenti collettivi e le tecniche utilizzate per controllare le folle, questi ultimi furono letti e studiati attentamente dai più grandi dittatori del Novecento come Hitler e Mussolini.
“Les foule humaine est un troupeau qui ne saurait se passer de maître.”
“La folla è un gregge che non può fare a meno di un padrone.”
Gustave Le Bon – 1895
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