Per tutti gli amanti dell’arte segnaliamo quali sono i migliori libri su Raffaello Sanzio e le sue opere attualmente disponibili in Italia, includendo nella lista molti (splendidi) volumi illustrati accompagnati da alcuni volumi di saggistica e critica d’arte, e a un paio di ottimi volumi biografici.
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I libri consigliati
La vita e le opere del grande protagonista del Rinascimento, dall’esordio ad Urbino fino ai trionfi romani e alla consacrazione quale massimo pittore della storia dell’arte di ogni tempo in questo bellissimo volume pubblicato da Scripta Manent. Il libro è corredato da un ampio apparato fotografico con numerose immagini rare e sconosciute, e racconta tramite testi e riproduzioni l’esordio nell’ambiente urbinate del Raffaello giovane, pittore religioso, poi l’arrivo a Firenze e quindi tutta la sfolgorante carriera artistica del grande pittore italiano. A cura di Claudio Strinati.
Nel 1508 papa Giulio II fa decorare la Cappella Sistina da Michelangelo e i suoi appartamenti privati da Raffaello, realizzando in pochi anni due delle maggiori opere dell’intera storia dell’arte. Mentre Michelangelo si concentra sulla creazione dell’uomo, Raffaello evoca la grande tradizione mediterranea, da Omero fino al suo tempo. Apre il ciclo degli affreschi con la Disputa del Santissimo Sacramento, ci accompagna sul Parnaso, e ci introduce nella Scuola di Atene, per concludere il ciclo con l’immagine del papa legislatore. Il volume ci accompagna in un avvincente percorso nelle Stanze che il restauro ha riportato al loro originario splendore. Capolavoro dopo capolavoro, svela gli intenti di opere che rispecchiano la cultura del Rinascimento e dei suoi papi.
Raffaello è il protagonista di questo catalogo, edito in occasione di un’importante mostra ospitata alla Venaria Reale. Il volume racconta la sua prodigiosa carriera artistica ripercorrendo le tappe della sua biografia, le diverse città in cui ha vissuto e le relazioni intessute con i contemporanei, dando in particolare conto dei rapporti con i maestri che hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua crescita, ovvero il padre Giovanni Santi, Perugino, Pinturicchio e Luca Signorelli. Il volume approfondisce anche un aspetto poco indagato, illustrando il suo impegno creativo nelle arti applicate, che nel corso del Cinque e Seicento costituirono il veicolo privilegiato per la diffusione e la conoscenza in Italia e nel resto d’Europa delle invenzioni figurative dell’Urbinate.
Catalogo della mostra 2019 a Urbino in occasione del cinquecentenario dalla morte di Raffaello. Le curatrici si propongono di rileggere l'attività di Raffaello nel rapporto con quella degli urbinati Timoteo Viti e Girolamo Genga. I tre amici muovono da Urbino, spinti da una volontà di aggiornamento che li accomuna, ma, pur incrociandosi più volte, le loro strade divergeranno conducendoli a esiti molto differenti. Raffaello si distingue, oltre che per il suo straordinario talento, per la eccezionale capacità di plasmare il proprio stile attingendo a una gamma continuamente aggiornata di modelli, secondo un meccanismo che Vasari individuerà come emblema della Maniera cinquecentesca.
Le Logge vaticane – al centro del triplice porticato ideato da Bramante per connettere gli appartamenti papali al resto del complesso edificato – sono considerate fra i lasciti più significativi di Raffaello, nonché il raggiungimento supremo prodotto dall’arte moderna nella stagione chiamata Rinascimento. Ammirate nel corso dei secoli e considerate da generazioni di artisti modello al quale ispirarsi, le Logge raccontano le storie della Bibbia, attraverso cinquantadue scene incastonate in una decorazione a stucco e ad affresco con un tripudio di fiori, di frutta, di uccelli e animali tra i più vari. Il volume propone una nuova lettura del capolavoro ideato da Raffaello, conducendo il lettore proprio dentro la flora e la fauna delle Logge.
In tre volumi, il filosofo Giovanni Reale spiega gli affreschi di Raffaello nella Stanza della Segnatura: la Scuola di Atene, la Disputa del SS. Sacramento e il Parnaso. La Stanza della Segnatura, che probabilmente era lo studio-biblioteca personale del Pontefice, rappresenta l’accettazione, da parte della Santa Sede, del pensiero umanistico-rinascimentale. In essa infatti sono rappresentate le tre vie del sapere umanistico: l’arte, la filosofia e la religione. Giovanni Reale, con gli strumenti dell’ermeneutica filosofica, ce ne spiega i personaggi e tutti gli elementi significativi, illustrandoci il loro valore simbolico. Con i volumi di Reale, un film di Elisabetta Sgarbi.
Il volume raccoglie una selezione di contributi su Raffaello di John Shearman, storico dell’arte inglese scomparso nel 2003, unanimemente riconosciuto tra i più solidi e acuti studiosi del Rinascimento italiano e del Sanzio in particolare. Questa raccolta comprende articoli e saggi sull’argomento, apparsi tra 1959 e 1986 in varie sedi e sin qui mai tradotti: attraverso un esemplare approccio metodologico, che intreccia l’analisi del processo creativo dell’artista allo studio dei disegni e a una ricostruzione del contesto di cultura figurativa, l’autore illustra alcune tra le più celebri opere, e i principali aspetti dell’attività di Raffaello (come l’organizzazione della bottega, la committenza e il rapporto con i mecenati, la letteratura).
Al termine di quattro anni di intenso lavoro, si è completato il restauro del cartone preparatorio della Scuola di Atene di Raffaello Sanzio, che è riproposto al pubblico in un nuovo allestimento, progettato dallo Studio Boeri, all'interno di una teca espositiva sigillata da un unico vetro, il più grande d'Europa. Vera e propria rarità - in quanto abitualmente i cartoni preparatori erano eliminati - quest'opera fu acquistata dal Cardinal Borromeo per il suo progetto dell'Ambrosiana, diventandone uno dei pezzi di maggior prestigio. Il volume permette al lettore di immergersi nella visione del Cartone, accompagnato dall'apparato iconografico ricco di dettagli e supportato da testi agili e descrittivi che ne guidano la lettura.
Avido di piacere non meno che di conoscenza, Raffaello Sanzio intuisce molto presto che soltanto nella Roma libera di Giulio II e Leone X il suo talento potrà essere apprezzato. Vi arriva venticinquenne, la incarna e la seduce diventando la stella più brillante del suo firmamento intellettuale. La morte, a soli 37 anni, lascia la città nella disperazione. In una biografia avvincente come un racconto, Antonio Forcellino ripercorre la fulminante parabola di Raffaello rileggendo i documenti e le testimonianze e interpretando le opere d’arte con l’occhio dell’esperto restauratore. In pagine straordinarie e finalmente libere da pregiudizi, Raffaello si svincola dalle censure che hanno tentato di addomesticarne il mito, e torna a essere uomo e artista.
Raffaello Sanzio ha vissuto solo trentasette anni. Come ha fatto in così poco tempo a far sì che il suo nome divenisse uno dei simboli dell’arte italiana? Se il talento innato lo ha guidato fin da giovanissimo, gioca un ruolo fondamentale anche il carattere, frenetico e passionale, curioso e intraprendente: Sanzio non ha paura della maestosità dei nomi dei suoi contemporanei, e apprende da Perugino, ammira Leonardo, osserva Michelangelo. Il suo mondo, fatto di colori, nuove prospettive e pose dolci ed evocative, è in costante evoluzione, e non è mai la semplice somma delle lezioni imparate dai suoi maestri. Ma le opere di Raffaello non sono solo una mera rappresentazione: contengono dettagli dal significato sorprendente.
Raffaello Sanzio nacque a Urbino nel 1483 e morì a Roma nel 1520. È stato uno dei più grandi artisti del Rinascimento, pittore e architetto in grado di influenzare l’arte figurativa a venire per secoli e modello praticamente di ogni accademia fino alla prima parte del 1800. Nella sua formazione giocò un ruolo fondamentale l’ambiente di Urbino, all’epoca straordinario polo artistico, nonché la possibilità di visitare il Palazzo Ducale e lì studiare le opere di tanti grandi maestri, tra cui Piero della Francesca, Luciano Laurana e Antonio del Pollaiolo.
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