In questo articolo presentiamo una definizione di sinestesia e illustriamo le possibilità di questa figura retorica attraverso una lunga serie di esempi.
Contenuti
Definizione
La sinestesia è una figura retorica, più specificamente una tipologia di metafora detta metafora sinestetica, basata sull’associazione di due parole appartenenti a due sfere sensoriali differenti.
Esempi
- Nel cantare l’uccellino emetteva un suono molto dolce (suono → udito, dolce → gusto)
- L’uomo incappucciato parlò con una voce oscura (voce → udito, oscura → vista)
- Le pareti della villa erano dipinte con colori caldi (colori → vista, caldi → tatto)
- Si tratta di foto scottanti (foto → vista, scottanti → tatto)
- Mi rivolse uno sguardo bollente (sguardo → vista, bollente → tatto)
- Sul suo volto comparve un sorriso amaro (sorriso → vista, amaro → gusto)
- Ero terrorizzato dalla sua voce gelida (voce → udito, gelida → tatto)
- Un cartone animato per bambini ricco di colori chiassosi (colori → vista, chiassosi → udito)
- La luce fredda del neon (luce → vista, freddo → tatto)
- Ha un sapore rotondo (sapore → gusto, rotondo → vista)
- Il dolce rumore dell’acqua che scorre (dolce → gusto, rumore → udito)
- Quella mattina gli fu riferita un’amara notizia (amara → gusto, notizia → udito
Esempi poetici
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- L’odore di fragole rosse (Gelsomino notturno, Giovanni Pascoli)
- Voci di tenebra azzurra (La mia sera, Giovanni Pascoli)
- Soffi di lampi (L’assiuolo, Giovanni Pascoli)
- Fresche le mie parole (Sera fiesolana, Gabriele D’annunzio)
- Le trombe d’oro della solarità (I limoni, Eugenio Montale)
- “Dolcezza si rispecchia ampio e quieto / Il divino del pian silenzio verde” (Il bove, Giosuè Carducci)
- “Va l’aspro odor de i vini / l’anime a rallegrar…” (San Martino, Giosuè Carducci)
- “all’urlo nero / della madre che andava incontro al figlio / crocifisso sul palo del telegrafo” (Alle fronde dei salici, Salvatore Quasimodo)
La figura retorica della sinestesia, già conosciuta alle letterature classiche, fu ampiamente adoperata dalla poesia simbolista e decadente. Oltre ai poteti citati, utilizzi famosi ne sono stati fatti da poeti francesi quali Charles Baudelaire e Arthur Rimbaud.
Etimologia
Il termine sinestesia deriva dal greco syn, ‘insieme’, e aisthánomai, ‘percepisco’.
Non tutti sanno che la sinestesia è anche un fenomeno fisico-psicologico che in una piccola percentuale di persone produce, con l’arrivo di una sensazione tramite un canale sensoriale, oltre alla percezione relativa al canale in questione anche stimoli relativi ad altre sfere sensoriali. Si parla per esempio di audizione colorata, nel caso in cui un suono stimola in un soggetto anche un’impressione visiva.
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chiaro e corretto